CAPITOLO 3: IL GIOCO HA INIZIO!

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strange_marty

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(A)

Ero sicuro che l'avrei trovata qui. Ho portato una sedia con me e dopo averla sistemata sulla sabbia, mi sistemo e i miei occhi indugiano sul suo corpo nudo quando si immerge dandomi le spalle e il culo, incorniciato da quel minuscolo perizoma che le strapperò di dosso quando avrò vinto a Caccia al Regalo. Sono tentato di unirmi a lei, ma immagino la sua reazione. E poi ho paura di cedere alla tentazione di fare sesso nell'acqua, battezzando quel mare limpido e immacolato con i fluidi dei nostri corpi che si cercano costantemente. Non so quanto tempo passo a contemplare la mia seducente Gattina, ma ad un certo punto la vedo avviarsi verso la riva.

Quando Yelena esce dall'acqua, la vista del suo corpo risveglia il mio cazzo e maledico quei pantaloni attillati. La sua pelle color caffè coperta da goccioline d'acqua, il perizoma bagnato che aderisce come una seconda pelle al suo sesso facendola sembrare nuda, i seni che si muovono liberi mentre i capezzoli si saranno induriti a causa dell'aria fresca del primo mattino. Mi ha visto, i nostri sguardi non si sono lasciati per più di un minuto, ma adesso i suoi occhi cercano qualcosa ed io sollevo la mano che stringe il suo completino in raso.

«Ohh ohh buongiorno bambina! Perché non vieni sulle ginocchia di Ded Natalek? Così mentre ti rivesti ti faccio due carezze dove vuoi tu.»

Il mio sguardo è in mezzo alle gambe della Gattina che ora si trova davanti a me e sembra soppesare la proposta, immaginando un trucco ai suoi danni e ha ragione. Se accetta, le mie dita si insinueranno sotto il perizoma e lei miagolerà di piacere, ma la lascerò insoddisfatta. Alla fine Yelena si piega tirando giù le mutandine e me le tira in faccia come fossero un guanto di sfida.

«Il vero Babbo Natale sa che non ho problemi a girare nuda. Sei solo un impostore e presto anche un perdente.»

Non mi dà il tempo di rispondere alla sua provocazione, perché si allontana nuda e gocciolante verso la casa, mentre io annuso l'odore di salsedine mischiato a quello della sua eccitazione. Yelena, chissà come reagirà quando finalmente si accorgerà di cosa le ho messo addosso mentre dormiva sul jet. Nadja si è meritata il regalo di Natale che le ho lasciato prima di partire.

Un'ora dopo siamo sul retro della casa, Jakovc e Yorik hanno sistemato un tavolo con l'equipaggiamento e quest'ultimo ha ultimato il volo di prova del drone. Manca solo la Gattina, che non si è più vista in giro da quando eravamo sulla spiaggia. Ho il costume di Ded Natalek addosso, l'auricolare nell'orecchio, il fucile da paintball a tracolla. Ho sistemato i colpi di riserva in un marsupio che porto legato alla cintura. Sul display del mio orologio sono ben visibili le otto faccine di renna col cappello di Babbo Natale, i miei punti vita.

«Perché ho di nuovo quello strumento di tortura sul clitoride?»

Yelena spunta dal retro della frase pronunciando quella frase ad alta voce, visibilmente irritata Gli sguardi di Jakovc e Yorik si calamitano sul suo corpo quasi nudo e anche per me è difficile concentrarmi sulla risposta alla sua domanda.

Il Gioco di Ded Natalek  || SpecialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora