Capitolo 1

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"Caro diario, è l'alba di un nuovo giorno nella non sempre tranquilla cittadina di Mystic Falls, da quando Elena Gilbert è diventata un vampiro e i suoi sentimenti per mio fratello si sono amplificati, come il resto delle sue emozioni, io sono solo.
Ormai è passato tanto tempo da la sua trasformazione, e penso di aver capito che Elena Gilbert sia entrata nella mia vita non per essere la mia anima gemella, ma bensì per restituirmi il fratello che avevo perduto da circa 160 anni. A quanto pare era di lui che io avevo bisogno, e non sarò mai abbastanza grato ad Elena per averci riavvicinato. Tuttavia con la sua assenza ho potuto notare una mancanza nella mia persistente vita che non trova mai fine, l'amore.
Per quanto io ami la piccola famiglia che ci siamo costruiti qui, sento la necessità di un diverso tipo di amore, quel tipo di amore che ti consuma, che non ti fa dormire la notte, che ti fa venire la pelle d'oca al solo pensare all'altra persona. Credo quindi che per quanto io voglia bene alla mia famiglia, sia tempo per me di andarmene da Mystic Falls, per scoprire posti nuovi, viaggiare, e magari trovare una persona con cui condividere la mia immortalità".
Con quelle parole scritte a mano sul suo diario iniziò un altra giornata per Stefan Salvatore, si alzò, fece una doccia e come al solito dopo essersi cambiato andò in cucina a fare colazione, pancakes, frutta fresca, e perché no, una buona sacca di sangue zero negativo. Stefan era abbastanza stufo della sua solita routine, per questo motivo e altri a cui pensava da svariato tempo decise che quello sarebbe stato il giorno in cui sarebbe riuscito a dire a tutti della sua decisione di partire. La mattina passò tranquilla con un libro dalla trama molto misteriosa, un po' come lui. Si era fatto pomeriggio, Stefan era deciso a parlare a tutti per cui prese coraggio e mando un messaggio con testo: ~Venite tutti alla vecchia pensione dei Salvatore, devo parlarvi~ così nel giro di una decina di minuti tutti piombarono da Stefan preoccupati. Caroline, Bonnie, Demon, Elena e Matt, c'erano tutti. < Vedrete che ci avrà convocato tutti per raccontarci di un suo nuovo tormentato pensiero da fratello buono o qualcosa del genere > disse Damon per prenderlo in giro come al solito, < Damon!! > rispose Elena dandogli un colpo dietro la spalla. A quel punto Stefan entrò nella stanza, < Stefan cos'era quel messaggio che ci hai mandato, siamo tutti qui cosa aspetti a parlare >, disse Caroline con il suo solito tono un po' eccessivo, Stefan stava andando nel panico, non sapeva come gli amici avrebbero reagito, pensava che lo avrebbero odiato per aver rovinato con la sua partenza un bel periodo che finalmente non veniva distrutto da qualche maniaco omicida. Prese coraggio pensando che se gli volevano davvero bene avrebbero capito, inspirò profondamente pronto al suo monologo, quando all'improvviso la porta di casa venne distrutta, tutti scattarono di colpo, sorpresi da quel boato improvviso, Stefan si coprì la testa con le mani anche se non era così vicino alla porta da venire colpito da i detriti di legno, qualche secondo dopo tutti si girarono rapidamente verso l'ormai vuota entrata della casa, sgranarono gli occhi, per un istante non ci credettero, finché la polvere dovuta alla distruzione della porta non sparì, e la figura misteriosa che aveva fatto quel casino no fu più chiara. Era Klaus Mikaelson.
Tutti rimasero immobili scioccati da quel volto che speravano di non rivedere mai più, a quel punto Demon ruppe il silenzio dicendo: < Che spiacevole sorpresa, che possiamo fare per te Klaus? >, a quelle parole Klaus sogghignò, e iniziò a parlare: < Ciao tesoro > si rivolse lui a Caroline, lei ruoto gli occhi al cielo prima di dire: < Cosa vuoi Klaus? >, lui rispose: < Mi servirebbe  un doppelgänger... >.
Tutti si ammutolirono per un secondo, prima di guardare Elena come fosse l'oggetto del desiderio di tutti, pronti a difenderla a qualunque costo gli amici allungarono le braccia verso di lei per proteggerla, lui li interruppe < Tranquilli, potete tenervi la giovane Elena se è questo che volete, io ho solo detto che mi serve un doppelgänger... > ghignò lui. A quel punto tutti gli sguardi si spostarono su Stefan, < Te lo scordi > disse Elena con tono spaventato < Prendi me, verrò io >, Damon a quel punto ebbe uno dei sui soliti attacchi d'ira, e si scagliò su Klaus con la sua velocità da vampiro, ma finì per farsi spezzare il collo, allora Stefan fermò tutti gli altri dal tentare di fare qualche stupido gesto, e disse: < Andiamo >.
< Noo Stefan!! > si sovrapposero le voci di tutti, ma non fecero in tempo a finire la frase che Klaus lo afferò per poi sparire nel nulla.

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