2031

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Erano le 7.43 e il direttore era appena arrivato, giusto in tempo per vedere il suo nuovo guardiano notturno morire.

Quanti ne avevamo uccisi? Una decina, minimo.

Ma lui non capiva, il direttore era solo un pelatone ciccione con la camicia sempre sporca di qualche salsa non identificata.

Non poteva capire, eravamo nel 2031 ed era sempre la stessa storia, chiudevano e poi riaprivano, gli umani così idioti da riportare i loro bambini in questo posto.

Noi eravamo sempre gli stessi, solo rinnovati, ora avevamo una forma umanoide, per attirare anche ragazzi più grandi, anche la pizzeria era stata rinnovata, colori più tenui riempivano le camere, ormai tutto più moderno, e anche nuove misure di sicurezza, ma sempre facili da manovrare.

-PERCHÈ CAZZO UCCIDETE SEMPRE IL MIO PERSONALE?! VI FACCIO ROTTAMARE, SE CONTINUATE COSÌ!- ci minacciò, urlando come un assatanato.

Noi ridacchiammo, non ci avrebbe mai fatto rottamare, eravamo noi a fruttargli i soldi, si manderebbe alla rovina da solo, e lui amava i soldi.

Si fecero le 12.00 e la pizzeria aprii definitivamente, così un'ora di bambini assalì il locale.

I genitori che sbraitavano dicendo di non correre, quando i bambini se ne fregavano.

Noi iniziammo a recitare sempre lo stesso copione.

Io ero Toy Bonnie, il coniglio che avrebbe dovuto sostituire Bonnie.

Ma ormai anche gli Old Animatronics si esibivano, con noi.

Noi Toy avevamo le sembianze di quindicenni, mentre i Toy sembravano essere ventenni.

Oggi poi, era il compleanno di una bambina di 10 anni, una pestifera che veniva sempre a disturbarci.

Stavamo facendo un concerto tutti insieme, come aveva ordinato il direttore il mattino stesso.

Eravamo quasi arrivati alla fine quando mi si avvicinò Bonnie, lui era vestito come un cameriere, però molto più sexy.

Si mise dietro di me, mettendo la testa nell'incavo del mio collo, iniziando a lasciare piccoli baci, io non ci facevo caso, anche se dentro di me avevo un calore che si estendeva in tutto il corpo.

Sembravo uno alle prime armi, anche se, in fin dei conti, lo ero.

Iniziò a mordicchiare per poi succhiare, e far passare la sua lingua sul punto ormai divenuto rosso.

Mi fece un sorrisino malizioso, che a vederlo da lontano sembrava proprio un sorriso di incoraggiamento a buttarti nelle fauci di uno squalo, oppure uno dei suoi soliti sorrisi, che i bambini interpretavano come un sorriso giocoso, ma di giocoso non c'era nulla.

Mi girai verso agli altri per vedere cosa facevano.

Toy Chica era intenta a fissare un ragazzo, dell'età degli Old, o almeno così sembrava.

Old Freddy era occupato a guardare timidamente il sedere del suo stesso Toy.

Foxy e The Mangle erano dietro le quinte a parlare, e Chica era intenta ad aiutare le cameriere a consegnare i piatti.

Alla fine del concerto, scendemmo per interagire con gli invitati.

Io andai verso il tavolo di quelli più della mia età, c'erano tre ragazze e due ragazzi.

Due ragazze piene di trucco e delle magliette così corte che si potevano considerare invisibili.

Dei pantaloncini che sembravano delle mutande, e si muovevano in modo strano, si atteggiavano.

Invece l'altra ragazza era vestita con un normale maglione color panna, dei blue jeans, e senza trucco.

Era messa in disparte come se fosse invisibile.

-Hey amici!- li salutai nel modo più gentile che potevo.

-amici sto cazzo- disse uno dei due ragazzi, feci finta di non aver sentito, anche perché non sapevo cosa volevano dire le parole 'sto cazzo'.

-perché sei tutta sola? Ti sei fatta male in qualche modo?- chiesi alla ragazzina che stava sempre sola.

-..n-no..- rispose timidamente, mentre le sue guance diventavano rosse.

-Le tue guance stanno diventando rosse, chiamo la mamma? Chiamo il capo?- mi preoccupai, non sapevo perché la sua faccia avesse preso colore.

-sii, chiama la mammina, mi sto eccitando, uuh, che sfigato! Un coso come te non dovrebbe neanche vivere, ah si giusto, tu non sei vivo! Ahaha- mi derise l'altro ragazzo.

Non sapevo il perchè delle mie azioni, ma mi misi a piangere.

-ooh sta piangendo, poverino ti sei fatto la bua al cuoricino? Piccolo! Hahah- squittì un ragazza.

-lasci-lasciatelo stare!- disse la ragazza timida, almeno lei non mi prendeva in giro.

-oh la sta proteggendo la sfigata, giusto, gli sfigati si proteggono tra di loro, mi sto commuovendo, sei venuta con noi solo perché tua madre ci ha obbligati, tu non sei nessuno, lo zero assoluto, dopo la morte di tuo fratello poi, peggio dello zero sei!- disse lo stesso ragazzo di prima.

Presi la torta e gliela buttai in faccia.

Lui si alzò, con la faccia rossa, e le mani ferme in pugni.

Mi prese per il colletto della camicia e mi buttó a terra, sbattei la testa contro il pizzo di un tavolo.

Faceva malissimo.

Mi toccai dietro la testa e vidi la mano piena di un liquido nero, la testa mi girava tantissimo, non sapevo cosa stava succedendo.

-Hey Toy, ti stanno asp- OH MIO DIO- Bonnie corse da me, chiamando subito a Freddy, che mi mise una mano dietro la schiena per farmi alzare.

Tutte le persone stavano di là per vedere lo spettacolo delle volpi, perciò di qua non c'era nessuno.

-B-Bonnie, m-mi f-fa ma-male la t-testa- singhiozzai.

-Chi è stato?- mi chiese Freddy, io risposi indicando il ragazzo.

Intanto che Freddy mi mise su un tavolo, la ragazza col maglione mi venne vicino, abbracciandomi leggermente.

-mi dispiace, sono degli stu-stupidi- mi disse, piangendo.

Le sorrisi, chiudendo gli occhi.

CEH MA IO SONO UN GENIO!

Ok, no.

Ma pensiamo al fatto che vi avevo proposto di dirmi quale tipo di storia volevate, o Yaoi o su FNAF, beh, chi mi ha mandato messaggi privati&Co, ed ho detto.

Se siamo alla pari allora:

FACCIAMO UNO FNAF YAOI!

Sono troppo genio, e poi dicono che non sono modesta, eh!

Beh ditemi se vi piace come idea!

FIVE NIGHTS AT FREDDY'S 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora