T/n's pov
- Andiamo, Shota! Non può essersela presa per una cosa simile! -
- Esca immediatamente da questa accademia! -
Sbuffo.
- Che ne direbbe se passiamo alla parte in cui dice di amarmi e ci baciamo appassionatamente sotto la pioggia? Sa, non vado matta per gli enemies to lov- -
- Fuori da qui! - tuona feroce.
Accidenti se è arrabbiato...
Mentre vengo strattonata con potenza verso l'uscita di questo posto sfarzoso non posso fare a meno di notare quanto grandi siano le mani di Shota che mi cingono il polso in una stretta ferma e risoluta.
È la prima volta che entriamo in contatto, e mi piace.
Il calore del suo palmo è droga per la mia pelle e il fatto che mi stia obbligando a seguirlo mi rende felice.E se volesse rispettare il copione degli enemies to lovers?
Dove la protagonista e il suo interesse romantico vanno molto in contrasto?
Ma a guardarlo bene, Shota non possiede affatto lo charme di un bad boy, e io non ho l'aspetto della brava ragazza.
Mi mordo le labbra per evitare di ridere, ma non ci riesco.
Ah, Shota... Perché sei così strano?- Cos'è che ti diverte? - digrigna lui i denti chiaramente frustrato mentre mi strattona verso l'uscita dell'edificio.
Ci metto un po' a rispondere, tentando di tenere il ritmo delle falcate di Shota.
Il sensei ha delle gambe lunghe e un fisico asciutto.
Riesco a vederlo al di sotto di quei suoi abiti trasandati.
Ma perché non si prende cura di sé? - è il primo quesito che mi pongo, tuttavia non mi dispiace questo suo modo eccentrico di "badare" a se stesso.- È lei che mi fa ridere, Shota! -
- Dove sono i tuoi genitori? Lasciano girovagare una ragazzina per strada invece di assicurarsi che prenda parte alle lezioni? -
- Ehi! Guarda che mia mamma sa che sono a scuola! -
- Non mentire! Tu non frequenti questa accademia! -
- Appunto! Io le ho detto che sarei andata a scuola, non ho mai specificato quale! -
- Ma tu che problemi hai? - mi lancia un'occhiata infastidita a cui rispondo con un sorriso.
- Lo vede? Stiamo già litigando come una coppia! Diventa stupido con me! -
- Adesso chiamerò la polizia. - mi ignora fino a raggiungere l'uscita della UA.
- Che cosa? La... Polizia? -
- Sì. Ti riaccompagneranno a casa. -
- Con lei? -
- Da sola. - tira fuori il cellulare, componendo il numero delle forze dell'ordine.
Allora fa sul serio?
Ma io non voglio andarmene.
Sono appena arrivata.Fisso il suo torso snello e muscoloso mentre finisce di dialogare con chi é nell'altro campo del telefono.
Il sensei è davvero attraente.
Avrà la ragazza?
O magari ne ha più di una...
Oppure è dell'altra sponda?
Spero di no.
Come faccio a farlo innamorare di me altrimenti?
Sospiro, grattandomi il collo.
In questi giorni avrei fatto meglio ad osservarlo più attentamente, ma non mi lamento, ho fatto ciò che ho potuto.Incrocio le dita dietro la schiena, avvicinandomi a lui per godere al meglio della sua figura.
Più scavo a fondo nelle sue iridi di pietra, più mi convinco della loro graduazione grigia anziché nera.
Ma perché non apre di più le palpebre?
So io cosa gli ci vorrebbe per mettere in evidenza la vera tinta di quei due occhietti tristi e annoiati.
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INCURABILE! // (Aizawa x Reader)
FanfictionT/n è una semplice ragazza di diciotto anni. L'incontro di uomo da lei reputato interessante, la porterà a forzare una relazione per scappare da una realtà definita da lei noiosa. Fin dove sarà disposta ad arrivare per dare un senso più divertente a...