'Non è vero, guarda che non me la dai a bere. Oramai ti conosco troppo bene.'
Ero in seria difficoltà, mi vergognavo che una cosa tanto stupida m'avesse colpita così tanto.
'Oh, ora hai anche il potere della telepatia?'
Tono sarcastico. L'unico modo per cercare di non rispondere a domande fastidiose.
'Certo!'
Un sorriso malizioso nasce sul suo volto di pietra.
Quando ero piccola credevo che lui fosse un robot o roba simile; non mostra mai ciò che prova. Mi ricordo che, dopo essere stata adottata da sua mamma, quando gli succedeva qualcosa di spiacevole, scappava in camera, mentre io gli andavo dietro, si sdraiava sul letto a pancia in su e guardava il soffitto; non versava MAI una lacrima. Io mi sedevo in terra con la schiena appoggiata ad un lato del letto ed aspettavo. Alcune volte ci volevano dieci minuti, alle volte mezz'ora ed altre addirittura un'ora, poi cominciava a parlarmi. Era sempre lui che cominciava i discorsi, fantasticavamo sul nostro futuro nel quale c'era una sola certezza: quando lui sarebbe diventato maggiorenne avremmo vissuto assieme, niente più genitori rompiscatole a giro; io e lui, fratelli per scelta.
'Oh, beh allora non c'è bisogno che ti spieghi nulla...visto che sai già tutto' alcune volte era troppo insistente
'Sei andata a sbattere un'altra volta contro un palo mentre cercavi di farti notare da Marco, guarda dove vai, sciocca! Ahaha'
Era venuto vicino alla tavola, dove mi ero appena seduta e mangiavo una fetta di pizza al salamino piccante nella speranza di fargli capire che avevo di meglio da fare.
Le sue mani si appoggiano sul tavolo prendendo entrambi gli angoli opposti.
Silenzio.
Si siede e mi dice con la faccia di nuovo seria 'Dai dimmi tutto'
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Io ero un disastro e lui un opera d'arte
Romance•Aveva gli occhi di chi ha visto l'inferno e si è salvato comunque• Ginevra, 17anni, così giovane ma con un tragico passato alle spalle. Convive con il suo cugino-alla-lontana Lorenzo di 20anni. Innamorata? Sicuro. Lei è la classica ragazza adolesc...