Corro. Ho paura. Corro troppo velocemente. Non so quale essere mi stia seguendo. Vuole solo me, lo sento. Sono per strada e l'unica fonte di luce proviene dal lampione in mezzo alla strada che va ad intermittenza. Inquetante!
Devo assolutamente darmela a gambe; trovando un riparo dovrei essere fuori dai pericoli.
Visto che ero sulla strada per casa mia mi diressi verso di essa.
Sbucato l'angolo intravidi casa mia e mi fiondai nel giardino spalancando il cancelletto; dovevo entrare dal retro visto che avevo solo quelle di chiavi.
Finalmente dentro! Dissi spaventato e agitato. Corsi in camera e mi tuffai sul letto. Un attimo dopo cadette dal comodino un biglietto con scritto sopra: "so che hai paura; sarai mio!". Pensai fosse stata mia madre a scrivermi questo dannato messaggio; chiamai mia madre chiedendole se fosse stata lei a scrivermi questo, lei rispose con convinzione di no. Chiesi a mio padre, lui lo stesso. I miei non erano a casa in quel momento, li ho dovuti chiamare.
Iniziai a spaventarmi sul serio, pensai che qualcuno seriamente mi stesse cercando. Tornai indietro con o ricordo per capire se avevo fatto qualche azione sbagliata o avevo menato qualcuno; ricordai che avevo picchiato un ragazzo piu grande di me per il semplice fatto che la sera prima mi aveva rubato 10€. Ora lui é morto. Si chiamava Jack.
passato l'attimo di panico e ansia andai a dormire lasciando la porta del retro sbadatamente aperta.
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Smiles & Eyes
HorrorUn ragazzo che parla della propria esperienza che ha avuto incontrando un ragazzo di cui si sa solo il nome ma non le origini. Un esperienza davvero unica, raccontata in prima persona che attira i fanatici degli Horror