8. IL RAGAZZO DELLA PORTA ACCANTO

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Sharon's Pov

Per ognuno di noi c'è la possibilità di un grande cambiamento nella nostra vita, essa equivale più o meno ad una rinascita. Ad una seconda vita, più ricca, più entusiasmante, più reale.

Tutto ciò che non hai mai avuto il coraggio di fare in passato, sale a galla e con prepotenza esce fuori cercando di liberare il tuo cuore ormai troppo pesante, troppo ferito.

Tutti noi dovremmo avere la consapevolezza di potercela fare.

È vero, ci sono attimi nella vita in cui ti fermi a pensare, ti siedi e guardando le stelle dici: "Sono stanco. Ho paura e se sbagliassi? Se sbagliassi ancora?" e così, girando le spalle, ancora una volta ad un tuo possibile successo, fallisci miseramente per paura di voltare pagina.

Siamo uomini, siamo mortali, ma questo non significa dovere affrontare la vita, la nostra unica vita con paura. La paura di tentare, di mollare una strada per intraprenderne una nuova o lasciare andare le persone, impedisce noi di vivere ciò che realmente vogliamo. È vero, alcune volte non lo sappiano neppure noi cosa il nostro cuore desidera, ma sapete cosa? Se non si lascia mai il vecchio per il nuovo, il noto per l'ignoto, non lo scopriremo mai.

Bisogna mollare la presa con il passato e alcune volte anche con il presente per poter andare avanti.

Non bisogna sentirsi in colpa per qualcosa che ci fa stare bene. Non bisogna soffrire per ciò che ci fa stare male.

Il segreto è andare avanti senza paura, sperando che la scelta intrapresa sia quella giusta ma anche in questo caso, anche se si sbagliasse ancora e ancora, l'unica cosa da fare è rialzarsi, rimboccarsi le maniche e correre ancora una volta verso la direzione che si pensa sia giusta per noi.

In quest'ultimi anni ho corso talmente tanto, che se volessi ricordare quanta strada ho fatto, penso che non riuscirei a farlo. Quando pensavo che tutto fosse finito a causa del mio dolore, mi sono rialzata e più forte e coraggiosa di prima mi sono costruita una corazza. Una corazza che mi ha protetta per tanti anni e che ancora oggi continua a farlo portandomi il più lontana possibile dal mio punto di partenza. È vero, nella mia vita ho avuto sia alti che bassi, ma è normale. La vita è così, bisogna combattere per ciò che si ama. Io dopo anni ho imparato ad amare me stessa. Ho imparato a lottare per me stessa e così se oggi sono qui a New York, non è per nessun altro se non per me.

New York è una città fantastica. Una città che non va mai a dormire anche quando è notte. Una città che sta in piedi frenetica e caotica che il più delle volte non ti fa mai pesare il tuo essere da sola e lontana da casa.

Vivo qui da poco più di una settimana e il tutto sembra ormai appartenermi. Non importa se non sei nato qui, la routine e i modi di fare dei newyorkesi in un modo o in un altro ti coinvolgono e anche se non sai pensare in modo veloce, se non sai correre così veloce, o non sai agire in modo veloce, anche tu vieni travolto da New York e senza che tu te ne accorga cambi, immedesimandoti con tutti i suoi cittadini.

Sono ormai sette o otto giorni che sono qui, conosco molto bene la zona vicino al mio luogo di lavoro ma non posso dire lo stesso per le stradine vicine a casa mia.

In questi giorni, mentre correvo per non perdere l'autobus e andare a lavoro, mi sono accorta di una biblioteca all'angolo della strada. Non ho mai avuto la possibilità di poter visitare il suo interno ma oggi che è il mio primo giorno libero, farò un bel giro per la città!

Sono felice.

Sono felice per svariati motivi oggi.

Primo, dopo giorni interi passati tra la folla di persone sopra gli autobus, tra la gente che uscendo dai grandi ascensori ti pesta i piedi senza neanche chiederti scusa e stare sotto gli occhi attenti del mio capo, un giorno di vacanza mi rincuora. Mi dà la forza per potere affrontare un'altra settimana di lavoro.

Il migliore amico di mio fratello 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora