Amavo viaggiare.
Era una delle mie più grande passioni, insieme alla mia migliore amica.
Alexandra.
Lei mi era sempre stata accanto, dopo che fosse nato Tyler. Mi aveva dato la forza di andare avanti, lasciando dietro il passato, lasciando dietro Harry.'Hannah siamo arrivati, tu prendi le vostre cose, io prendo Tyler'
Fu la mia migliore amica e distogliermi dai pensieri. Mi mancava Holmes Chapel, devo ammetterlo, ma Londra mi affascina tantissimo.'Sì, Ale, arrivo subito.' Dissi sorridendole.
Scendemmo dall'aereo mentre Tyler piangeva. Aveva sonno probabilmente.'Hannah tieni, prendilo tu mentre chiamo un taxi.'
'Va bene, cerca di fare presto.' Dissi vedendola allontanarsi verso la strada.
Guardai mio figlio mentre chiudeva gli occhi per il troppo sonno, e non feci altro che sorridere.
Mi ricordava troppo suo padre, erano identici. Stessi occhi, stesso sorriso, stessi lineamenti. Di mio aveva solo il carattere, e ne fui molto grata per questo. Ero il contrario di mio figlio. Lui occhi verdi, io castani, lui capelli castano chiaro, io castano scuro.ALE POV.
Cercai in tutti i modi di chiamare un taxi, dato che erano tutti impegnati, ma finalmente ci riuscì. Chiamai Hannah, e salimmo sul taxi dando l'indirizzo di casa nostra al taxista.
Attraversammo Londra, era stupenda, proprio come la immaginavo.
Arrivammo finalmente davanti casa nostra. Scendemmo dal taxi dopo che lo pagammo e ci aiutò a scendere le valigie.
La casa, se così si poteva definire, sembrava più che altro una villa, era stupenda.
Era colorata di un azzurro chiarissimo e la porta con le finestre erano di legno bianco.'Wau, è..è stupenda' Dissi squadrando ogni minimo particolare.
'Già, è bellissima' Hannah sgranó gli occhi alla vista di quella casa/villa enorme, ma cercó di mantenere l'entusiasmo dato che il figlio dormiva beatamente tra le sue braccia.
Entrammo dentro e rimanemmo scioccate il doppio. Era in perfetto stile americano, con un salotto gigante, e la cucina altrettanto.'Wau, i nostri genitori si sono dati da fare, pensavo molto peggio' Ridemmo insieme per la battuta da lei fatta, senza svegliare il piccolo Tyler.
'Allora Hannah, sono le 4 e tra mezz'ora mi aspettano all'accademia di ballo. Tu vieni o resti qui?'
'Resterò qui dato che Tyler ancora dorme. Ma se si sveglierà in tempo passeremo da lì'
'Va bene, allora ci vediamo lì.'
Le dissi per poi darle un bacio nella guancia, e uscire di casa.HANNAH POV.
Bene. Adesso ero da sola in una villa enorme e non sapevo cosa fare dato che mio figlio dormiva beatamente. Decisi di portare la mia valigia e quella del piccolo di sopra. Aprì una porta a caso, ma sbagliai dato che era il bagno. Allora aprì quella successiva. Era enorme anche quella. Aveva un letto matrimoniale al centro della stanza, e una cabina armadio immensa.
Non feci nemmeno in tempo e guardare quella stanza che Tyler iniziò a piangere.
Scesi di sotto, e lo presi in braccio.
'Hei amore, vuoi mangiare?'
Annuì con la sua piccola testolina, e presi dalla borsa la sua merendina.
Finì la sua merendina e andammo a lavarci.
'Amore, andiamo dalla zia, forza'
Dissi guardando mio figlio che giocava beatamente con una piccola macchina.
'Tiiii' Risi a quella parola pronunciata in quel modo. Era adorabile.
L'Accademia non distava molto dalla casa quindi chiusi la porta e andammo a piedi. Tyler ancora per avere un anno e mezzo non camminava benissimo quindi lo presi in braccio e ci incamminammo.
Arrivammo all'accademia, entrai e arrivai alla stanza dove ballava Ale. Guardai come ballavano.
Stavano ballando classic degli mkto.
Mi mancava ballare. E anche tanto. Ma avevo troppi ricordi e non volevo riaffiorare tutto in un solo momento.
Mi distrasse dai miei pensieri Tyler che stava ballando a ritmo di musica seduto sulla mia gamba. Lo guardai ridendo, mentre si formò un piccolo sorriso sulle labbra di mio figlio.
Ecco; quel sorriso era la mia morte.
Cercai di non pensarci e guardai una bambina entrare insieme ad una ragazza. La bambina era bellissima; occhi verdi e capelli biondo cenere ondulati. Era uguale alla madre, di cui quest'ultima mi sembrava già conoscerla.
Ed ecco il mio incubo. Me ne andai dalla mia città per non avere ricordi di lui, e tutte le mie speranze crollano come se niente fosse. Era lì che guardava sorridendo quella bambina che probabilmente era sua figlia. Era lì, era lui, era Harry.Hello guys, lo so adesso sono le 3 e 10 di notte ma non sapevamo cosa fare quindi abbiamo scritto questo capitolo. Intanto Buona Pasqua, spero che la passiate per bene, e poi vedo che ci sono ben 45 visualizzazioni, quindi io e Anto siamo contente, love u.
Sappiamo che il capitolo è un pó corto ma ci rifaremo nel prossimo. Goodnight
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Impossible. //h.s.
Fanfiction'Magari non sei qui fisicamente, ma nel mio cuore ci sei sempre.'