23 dicembre 2016
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POV ARIANNA:
Era la mattina del 23 dicembre, finalmente ero a casa per le vacanze natalizie dopo un lungo periodo di stanchezza scolastica, mi alzai dal letto con un sorriso stampato sul volto, risistemai le coperte del mio letto e decisi di aprire un po' la finestra per fare circolare l'aria, osservai il cielo ed era stupendo stamani, colore blu oltre mare, e questo significava soltanto una cosa, che quella sarebbe stata una bellissima giornata!
Scesi giù dalle scale per dirigermi verso la cucina per fare colazione, però vidi che non c'era nessuno ma trovai un biglietto posto al lato della mia colazione, brioches al cioccolato al latte e un bicchiere di thè al limone proprio come piace a me! Nel biglietto, scritto da mia mamma lessi che era andata a fare la spesa per prendere le ultime prelibatezze che dovevano essere gustate soltanto al pranzo di natale e che pranzo signori! Ahhaha.
Comunque tralasciando i dettagli, la mattina passò velocemente tra una telefonata e l'altra per fare gli auguri di Natale a tutti i miei amici che non sono riuscita a vedere nei giorni precedenti, e anche a causa della videochiamata durata ben 3 ore da parte della mia migliore amica Aurora, bhe che dire io e lei ci conosciamo dalle medie e ora andiamo assieme alle superiori, senza di lei non saprei che fare visto che c'è sempre stata, nonostante gli alti e bassi del nostro rapporto, ma non contava nulla perché dopo che si litigava ritornava sempre quella pace che di creava in poco tempo tra noi, in questa videochiamata non fece altro che raccontarmi di una festa che si sarebbe tenuta presso una villetta a Torino di un nostro amico per capodanno, diciamo che nonostante tutto pure io ero eccitata per quella festa perché tra l'altro la villetta era anche vicina all'Allianz Stadium, proprio lo stadio della Juventus, la squadra indiscussa del mio cuore e assolutamente non vedevo l'ora.
Dopo qualche ora che intanto i miei genitori erano tornati a casa dal supermercato e che mio fratello era in pausa pranzo da lavoro pranzammo tutti quanti assieme, tra una risata e un boccone finimmo tutto quello che c'era da mangiare, quindi sistemai la tavola aiutando mia mamma e salii in camera mia per impacchettare gli ultimi regali che dovevo dare ai miei cugini e quello di Aurora, a lei le avevo regalato un ciondolo con incisa la sua iniziale, che tra l'altro pure io avevo la stessa collana, fatta in oro bianco finissimo con qualche perlina posta intorno alla iniziale, inoltre le regalai anche la maglia di Bonucci, nonché il suo calciatore preferito da sempre ed ero convinta che le sarebbe piaciuto moltissimo il regalo! In quanto a me pensavo di auto regalarmi la maglietta di Dybala, ossia il calciatore alla quale ho una cotta da quando giocava al Palermo, visto che mio zio tifa codesta squadra, un giorno mentre ero a casa sua, vidi questo ragazzo che era entrato nel secondo tempo di una partita svolta dal Palermo e rimasi impalata a contemplare la bellezza di quel ragazzo che al tempo aveva 23 anni e quando vidi che era stato preso dalla Juventus nel 2014-2015 rimasi impalata a leggere e rileggere quella notizia su skysport per vedere se era veramente vero perché non potevo credere ai miei occhi.
Quindi non ci pensai due volte a prendere oltre alla maglia di Bonucci per auri anche la maglia di Paulo Dybala..
passarono almeno 4 ore, che si era già fatta ora di cena, così cenai assieme alla mia famiglia e dopo due orette passate a leggere qualche pagina del mio libro preferito,andai letto, pronta per la vigilia di Natale che mi aspettava!.
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=𝑆𝑃𝐴𝑍𝐼𝑂 𝐴𝑈𝑇𝑅𝐼𝐶𝐸=
eii ciao a tutti! Dopo tanto tempo rieccomi ad aggiornare la storia sul nostro paulino! Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo!
Se vi é piaciuto questo capitolo lasciatemi una stellina, invece se avete qualche idea su come fare proseguire la storia scrivetemi sotto nei commenti! E nulla alla prossima!<33-ari-
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𝚏𝚘𝚛𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚊𝚜 𝚒𝚗 𝚏𝚊𝚒𝚛𝚢 𝚝𝚊𝚕𝚎𝚜 - 𝕻𝖆𝖚𝖑𝖔 𝕯𝖞𝖇𝖆𝖑𝖆
Fanfiction~𝑐𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑖~ Eravamo lì, io e lui e nessun'altro ad ammirare il cielo stellato, mentre ad un certo punto l'unica cosa che mi uscì dalla bocca...