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Quanto è maligno il destino, pensa Amy mentre guarda dormire serenamente Sirius, accanto a lui. La notte più bella ed emozionante della sua vita, è l'ultima cosa bella che potrà provare da adesso fino alla sua fine. Non riesce a dormire, le immagini della sua morte sono imprese nella sua mente, anche senza dormire. Lo doveva fare. Lo poteva fare. Questo è il suo compito dentro questa storia e non può essere egoista solo per paura.
Sono appena scoccate le due e mezza di notte, il cuore di Amy smise per un secondo di battere, è arrivato il momento. Con delicatezza esce dal letto e va dalla parte di Sirius. Prima, quando vedeva il suo viso, provava solo amore, speranza ed emozione, ma adesso è solo una mancanza. Le lacrime escono senza sosta, che lo fanno quasi svegliare.
"Avrei voluto fare molte altre cose...mi dispiace...ma devo farlo..."
Si allontana, lo bacia a fior di labbra e a pochi passi dal letto, si smaterializza verso la sua morte.
Hogwarts di notte è spettacolare, quanti ricordi ci sono dentro quelle mura, quanti segreti, quanti amori sono nati, finiti e continuati fuori di queste. Amy si immagina come sarebbe stato studiare e vivere insieme ai Malandrini, Lilly e gli altri. Invece si ritrova per fare l'atto di coraggio più grande che avrebbe mai pensato.
Le porte, al suo arrivo, si apro, mostrando dall'altra parte il professor Silente.
"Mi sta accompagnando alla mia morte?"
"Se la morte serve per salvare delle persone, non lo considero morte, ma una dimostrazione grande di affetto"
"Neanche lei sa come aiutarmi vero?"
"L'unica cosa che posso fare per te, è accompagnarti al tuo destino"
Il loro passo è molto lento, ogni passo è più pensate di quello prima, e la malinconia e la mancanza di Sirius si sente maggiormente. Tutto in quella scuola gli ricorda lui, si immagina come sarebbe stato vivere insieme a lui. Da quello che mi raccontava Remus e Lilly, non c'era un giorno che non facevano perdere punti a Grifondoro per colpa dei loro scherzi. I loro professori si disperavano perché non riuscivano a contenerli, ma tutti loro si sono affezionati, quando hanno lasciato la scuola. Amy non guarda dove sta andando, è concentrata a guardare le sue scarpe, cercando di dimenticare dei possibili ricordi dannosi che potrebbero influenzare la sua scelta.
"Perché è qui?"
"Avevo delle cose da fare"
"E non si è accorto che uno dei suoi più grandi nemici è dentro alla sua scuola?"
"Alcune volte, la verità non è un bene"
"Non ho mai chiesto una verità, ma delle spiegazioni. Da quando ci siamo incontrati la prima volta, ho ascoltato tutto dietro un angolo senza lamentarmi. Ho scoperto lo scopo della mia vita, leggendo solo libri. Sto andando a morire per salvare delle persone che conosco solo da un anno e non mi sto tirando dietro. Ma lei non riesce a dirmi perché ci sono degli assassini dentro alla sua scuola?"
"Ho questo brutto carattere...di trattare i miei studenti come dei nipoti..."
"Allora per quale motivo ha creato l'Ordine"
"Non l'ho creato io...lo volevo, ma sono stato preceduto dai miei alunni. Forse è da quel momento che sono diventato un nonno che un preside"
"Alunni? Intende Sirius, James..."
"Sono tutt'ora dei ragazzi brillanti e si stanno dimostrando sopra alle mie aspettative"
Inconsciamente, si immagina i Maladrini, che in un qualsiasi giorno di scuola, si presentano nell'ufficio di Silente, mettendo in atto uno dei più grande ordine della storia della magia. Si immagina, come la McGrannit, si preoccupi di loro anche se delle ore prima li avrebbe uccisi per colpa del casino che creavano in classe. Un'altra ricordo gli passa per la mete, quando Lilly gli ha mostrato le foto del suo ultimo anno di scuola. In una foto, c'erano Sirius e James che stanno sul lago seduti sull'erba, probabilmente stavano organizzando un scherzo a qualcuno, accanto a loro Lupin che legge un libro di scuola e Peter che, con la faccia sconvolta, prova a seguire la lettura. Come ogni foto magica che si rispetti, tutto si muove, rendo i movimenti ancora più veri. Forse è per questo che ci ricorda molto quella foto, i loro sorrisi sinceri e spensierati sono quelli che ha mai visto da quando li ha conosciuti. Adesso, che si trova nel luogo dove sono nati quei sorrisi, rende la situazione ancora più malinconica.
"Scusami, non voleva farti ricordare delle belle emozioni" interrompe Silente
"In questo momento vorrei tornare indietro nel tempo per studiare ad Hogwarts"
"Non pensare a quello che avresti voluto fare, a pensa a quello che sta facendo adesso"
"Sono arrivata?"

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