18.

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Harry si era trasferito nella camera di Louis e non si era più avvicinato a Nick, a meno che non fosse strettamente necessario, ogni tanto il ragazzo provava ad avvicinarsi e gli poggiava una mano sul ginocchio o sul fianco e lui iniziava a tremare; aveva anche smesso di mettere le tute.

Louis era andato a prendere tutte le cose del minore in camera di Nick senza fare domande.

Insieme avevano convinto Eleanor e Olivia a prendere una camera insieme con una scusa

"vedere lo sposo i giorni prima del matrimonio porta sfortuna" aveva detto Louis alle ragazze.

Harry avrebbe voluto aggiungere qualcosa ma nella sua testa continuava a ripetersi quella parola, sposo, l'unico problema era che non era riferito a lui ma a Louis e Eleanor, e se solo avesse aperto bocca sarebbe scoppiato a piangere come un bambino a cui hanno appena tolto il pupazzo preferito e non era il caso davanti a quelle due.

Per sua fortuna Eleanor e Olivia erano d'accordo.

In quel momento erano nel loro letto, nella loro camera, a godersi la loro tranquillità.

Erano sotto le lenzuola, entrambi solo in boxer, Harry era appoggiato al petto del maggiore, la tv accesa a un volume bassissimo, stavano parlando del più e del meno, scambiandosi ogni tanto dei semplici baci; non erano ancora andati oltre, Harry aveva troppa paura e Louis non voleva rovinare tutto.

"come faremo dopo?" chiese a un certo punto il liscio

"dopo cosa?" domandò confuso Harry

"io domani mi sposo, sai che dovrò passare la notte con lei no? dopo come faremo a stare a camera insieme? tu dovrai tornare da Nick"

"v-vuoi farmi tornare da lui?" chiese Harry sull'orlo delle lacrime.

"no piccolo, non so cosa sia successo tra di voi, ma se non vuoi stare con lui non ci starai, puoi andare con Niall e Liam"

Harry annuì e abbracciò Louis, iniziarono a baciarsi lentamente e il maggiore lo prese per i fianchi facendolo sistemare sulle sue gambe.

Louis gemette sulle labbra del riccio muovendo le mani fino a farle arrivare ai boxer di Harry, li spostò ma prima che potesse fare qualsiasi altra cosa il minore lo spinse via e tremante corse in bagno, iniziando a piangere.

Louis rimase sul letto confuso, ma poi si alzò per andare verso il bagno.

"Harry... apri la porta" sussurrò il maggiore

Ma il piccolo non rispose, cercò solamente di fare silenzio, si era seduto sul pavimento e aveva portato le gambe al petto, per appoggiarsi le testa sopra

"Harry... io pensavo... non so, l'abbiamo fatto anche altre volte, pensavo fosse ok per te, scusa" continuò allora Louis.

Sentì solo un singhiozzo e la serratura della porta del bagno che si apriva, corse dentro e trovò Harry seduto, si mise accanto a lui e, senza fare movimenti troppo bruschi, lo abbracciò, facendogli appoggiare la testa al suo petto e iniziò ad accarezzargli i capelli.

"Harry, in questo periodo ti vedo strano, sembri sempre agitato, triste e spaventato, e non sapere cosa ti succede mi uccide, vuoi dirmi perchè ti comporti così piccolo?"

"io- non- Lou mi dispiace ma non posso dirtelo e non ne voglio parlare" rispose il più piccolo

"va bene amore. Sai, mi sono sempre chiesto perchè tu portassi sempre le bende" cercò di cambiare discorso Louis guardando le bende del piccolo, ma Harry si agitò ancora di più

"io- ehm- Lou io-" iniziò a balbettare

"Haz, stai tranquillo, stavo scherzando, anche se mi piacerebbe sapere il perchè"

Andava tutto bene...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora