"I looked at him...and I saw myself"

41 3 4
                                    

Non importa chi siamo o da quale mondo proveniamo nel grande schema delle cose che qualcuno chiama "destino".
Quello che possiamo sapere per certo, però, è che la vita ci verrà a prendere, e quando lo farà ci saranno solo due esiti possibili: o cadremo restando però ancora intrappolati nel mondo dei viventi oppure sarà decretata la nostra fine.

Quello che possiamo sapere per certo, però, è che la vita ci verrà a prendere, e quando lo farà ci saranno solo due esiti possibili: o cadremo restando però ancora intrappolati nel mondo dei viventi oppure sarà decretata la nostra fine

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non l'avrei detto mai che sarei stato in grado di provare qualcosa d'incomprensibile e totalmente estraneo a me stesso fino a poco tempo fa, eppure eccomi a viverlo e riviverlo ancora una volta come fosse la prima.
Il tempo è un concetto strano: non sono passate che poche ore eppure sembra allo stesso tempo trascorsa contemporaneamente un'intera esistenza da quando hai vinto.
Non ho potuto far altro che rivedere la scena in loop cercando di comprendere, finendo però solo per sentirmi in totale balìa di questa sensazione.
Fa male, davvero tanto, ma non è lo stesso dolore che provi combattendo quando vieni ferito fisicamente.
Che cos'è quest'emozione, dannazione?
Perchè viene fuori solo ora strisciando fuori da chissà quale meandro sconosciuto del mio essere per darmi il colpo di grazia ed annientarmi?

Mi chiedo se tu avresti saputo spiegarmi che mi sta succedendo, mentre sono costretto a scontrarmi di nuovo con la realtà: hai scelto la tua strada senza esitazioni e non è finita come sarebbe stato giusto.
Mi hai sconfitto grazie a questa tua determinazione per cui in fondo ti ho sempre rispettato e a causa di ciò non condivideremo mai più il campo di battaglia.
Niente più provocazioni durante i duelli o i miei deboli e patetici tentativi di allargare i miei orizzonti volendo comprendere qualcosa di più su di te e su quegli stupidi esseri umani di cui tu fai -anzi, ormai dovrei dire facevi- parte.

Tutto perchè in maniera beffarda e poetica questa vittoria ha finito solo con lo scavare la tua fossa.
Per quale motivo questa volta è stato il vincitore, colui che di norma dovrebbe ergersi sui vinti, quello che alla fine ha finito col morire?
Perchè?
Perchè io invece sono ancora qui ed ho dovuto assistere alla tua caduta?
Perchè non sono stato nemmeno capace di rendere meno dolorosa la tua fine?
Perchè...?
Non penso abbia senso chiedere risposte ad una qualche divinità, perchè per esperienza di bariano -ed ora nuovamente anche di umano- so che nessun Dio è interessato all'inferno che mi sta sconquassando dall'interno come un vero e proprio terremoto esistenziale.
Per l'unico Dio che abbia mai conosciuto -quel figlio di puttana di Don Thousand- siamo solamente strumenti per rinascere, quindi sicuramente a lui non interesserebbe minimamente quello che sta accadendo qui e non so se gli umani abbiano un qualche Dio a cui appellarsi, ma so che probabilmente se esistesse finirei per ucciderlo a mani nude per averti lasciato morire.

So solamente che sono ancora più solo di quanto già non fossi.
Non ho avuto nemmeno il tempo di conoscerti e di capirti, nemmeno il tempo di provare a superare le nostre divergenze e il nostro schieramento in questa guerra.
Mi odio per questo.
La carta del drago tra le mie mani risplende di luce dorata illuminando la tua eterea figura riversa sul suolo lunare quasi come a riservarti un ultimo addio.
Riesco a vederla anche attraverso le palpebre chiuse e gli occhi annebbiati dalle lacrime che cadono al suolo senza che io tenti di fare qualcosa per fermarle.
Quella fastidiosa luce mi ferisce gli occhi, quindi cerco ancora di più di non fissarla direttamente abbracciandomi le gambe e nascondendo la testa tra di esse.
La maledetta speranza che quel drago si ostina a voler proiettare mi disgusta e infligge ulteriori ferite alla mia anima già in frantumi.
È troppo tardi. È anche per colpa tua se lui non c'è più.
Prima d'ora non ho mai odiato un drago, eppure a quanto pare c'è una prima volta per tutto, nella vita.
Ogni mia certezza e consapevolezza sta crollando, e mi trovo impotente dinnanzi al vero me stesso che sta riemergendo.
Non so come gestire questa cosa, non so cosa fare, tutto questo mi sta uccidendo.
Forse per colpa di questa ferita morirò anch'io...
Sì, mi andrebbe bene così, non credo sarebbe così male...
Alla fine lo sconfitto di questo duello non eri tu, quindi sarebbe toccato a me scomparire...
Ma la vita non è mai giusta, e quest'oggi ne ho avuto l'ennesima riprova.

Dragon Shrine // Galaxymastershipping (Kite x Mizar) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora