SHARON
corro
corro veloce
mi volto per vedere come va la situazione, meglio non girarsi, gli sbirri mi stanno alle calcagna
ho commesso un errore, lo ammetto ma chillu strunz se lo meritava
corro ancora di più
corro nei vicoli di forcella, sperando di non trovare quello stronzo da queste parti
sto per girare l'angolo quando eccoli qui, mi hanno presa
ne sono tre, mi puntano la pistola
mi accascio a terra e mi mettono le manette...
mi sveglio di scatto
mi guardo intorno vedendo solo sbarre e celle, mi trovo al commissariato, domani dovrebbero portarmi all'IPM
Ho sognato il momento esatto di quando mi hanno arrestata, ho commesso vari errori in vita mia, e me ne sono sempre pentita, ma questo no, l'ho fatto per la mia famiglia, nessuno butta merda sugli Esposito, come dice sempre mio padre
meglio in galera a testa alta ca libbr chin e scuorn, questa è la nostra legge.
Vedo fuori dalle finestre che è giorno, questo vuol dire solo una cosa, IPM
Mi alzo dalla panchina toccandomi la schiena dolorante quando vedo un poliziotto venire verso di me, quindi mi avvicino alle sbarre poggiandomi sopra."allor maresciá, arò amma ij" dico io guardandolo in modo menefreghista, lui mi guarda di sottecchi per poi aprire la cella
"forza guagliuncè, oggi ti spostiamo all'IPM" dice lui girandomi di spalle mettendomi le manette, a quelle parole faccio un piccolo sorriso
non vedo l'ora di arrivare lì dentro.Mo vi starete chiedendo il perché non vedo l'ora, là dentro conosco quasi a tutti, poi li c'è il mio amato cugino, non lo vedo da un paio di anni, ovviamente io già ci sono stata all'IPM, quando avevo tredici anni e ne sono uscita quattordici, sono stata lì un anno per spaccio.
All'epoca mi trovarono con non so quanti grammi di droga addosso, dato che mi gestisco due piazze, una appunto nella sanità, mentre l'altra a scampia, con l'aiuto di alcuni fidati di mio padre.
La mia famiglia è la cosa più importante che mi sia rimasta in questo mondo di merda, ho solo mio padre, mia madre è morta quando sono nata io, infatti ogni volta mi so la colpa per questo, ma mio padre ogni volta mi dice di no, ma io continuo a pensarlo e lo penserò sempre.
Mentre sono immersa ancora tra i miei pensieri, sento la macchina della polizia fermarsi d'avanti ad un cancello enorme, solo dopo capisco che ci troviamo fuori all'istituto.
Il cancella d'avanti a noi subito si apre lasciando spazio ad un altro cancello, dove si riesce a vedere l'interno del carcere, questo posto lo conosco meglio delle mie tasche
Appena entriamo dentro vedo una figura femminile che mi viene in contro, solo dopo capisco che è Liz, quante ne ho passate con lei mamma mij.
Subito la porta si apre mostrando la figura femminile che mi guarda, inizialmente la guardò pure io, ma non ho il tempo di presentarmi che sento una voce alle mie spalle.
"ue Sharon Esposito" mi giro di scatto, quella voce la riconoscerei ovunque
appena mi giro vedo la figura abbastanza alta e snella di mio cugino, subito mi avvicino a lui abbracciandolo
Lo stringo forte tra le mie braccia sentendo il calore di casa, appena ci stacchiamo metto le mani sulle sue spalle guardandolo sorridendo, anche lui mi guarda sorridendo con gli occhi un po' lucidi
"uaa a bonanm e Edoardo Conte" dico io sorridendo guardando mio cugino in tutta la sua bellezza
"a sce lo sai che non mi fanno uscire da qua" dice lui, ma io subito assottiglio gli occhi guardandolo così dico
"azz però per andare da Carmela tua il tempo lo tieni eh" dico io facendo la finta gelosa, mi è sempre stata antipatica Carmela, ovvero la moglie di mio cugino e madre di loro figlio, io provo ad andare d'accordo con lei solo per il mio nipote, e si anche se io e Edo non siamo fratelli ci comportiamo come tali, infatti per me il figlio sarà sempre mio nipote, lo proteggerò ad ogni costo da qualsiasi cosa."ejaa nun fa a gelos mo" dice lui abbracciandomi di nuovo, così gli sorrido stringendolo forte
"ah però vedo che questi capelli so crisciut assaij eh" dico io guardandolo nascondendo una piccola risata
"e chi se taglij Sha" dice guardandomi, e nel mentre che lui parla giro lo sguardo guardando il resto del cortile, ci sono gli altri ragazzi nel campetto, ma subito mi salta all'occhio una specie di mosaico, con sopra però scritto Ciro con sopra una corona, inizialmente non capisco infatti mi giro verso Edoardo"pcchè sta scritto Ciro la ngopp?" domando guardandolo interrogativo
"nun o saij?" mi dice lui guardando altrove con lo sguardo perso, me io subito nego con la testa
"Ciro Ricci, è muort, o piecr l'ha ucciso" dice lui guardandomi con gli occhi un po' lucidi, so bene quando lui è Edo fossero amici
"azz e capit o piecr" dico io guardando gli altri ragazzi nel campo, quando però vengo interrotta da Liz che mi prende per un braccio portando lontana da Edo"Eduá c' vrimm aropp" dico io urlando verso il moro alle mie spalle
"va buon Sharon c' vrimm aropp" sento dire da lui, ma non riesco a girarmi dato che ci troviamo dentro l'istitutoSubito mi giro verso Liz guardandola sorridendo
"eja Liz non mi saluti neanche" dico io guardandola, lei mi sorride per poi abbracciarmi
"maró piccrè all'inizio non ti avevo riconosciuta, ma quand o scem e cuggint a itt o nomm tuoij so rimast" dice lei mettendo fine al mostra abbraccio
"ja mo andiamo dalla direttrice che ci stanno tutti la" dice lei guardandomi sorridendo, e io subito ricambio il sorriso
"eja allo muimmc, voglij salutá o comandant, a Gnnar, a Lino e pur a Beppe, dico io sorridendo dirigendomi insieme a Liz nello studio della direttriceAppena arriviamo fuori alla porta fermo subito Liz
"poro facciamo una cosa, tu non dire chi sono, voglio vedere se gli altri mi riconoscono ok?" dico io guardando la donna al mio fianco con un sorrisetto mentre le annuisce...
spazio autrice
ma buonasera bellissima gente
Sono tornata con una storia di Mare fuori, ma sto scrivendo altre sue storie su Amici, se volete leggerle già sapete
Comunque spero che questo primo capitolo vi piaccia, mo però voglio sapere, vi piace? hahaha
mo vado a scrivere un altro capitolo che ho tantissime idee haha.
un bacio cuori ✨
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fuori da questa cella// Ciro Ricci
RomanceSharon Esposito ha appena sedici anni, figlia del potente boss del rione Sanità a Napoli, lei è il padre sono le persone più temute nella loro zona, tutta Napoli li conosce. lei è stronza, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, fa parte dell...