Nelle tenebre della Disney ☀️

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

Iniziamo con un nuovo capitolo dedicato a questo grande classico. È anche il primo capitolo dell'anno... mi commuovo! Sono mille parole, precise, quindi vi intratterrò per un po'.

Avremo la versione originale della storia, tante curiosità, easter-eggs e... una proposta di matrimonio.

Direi di non aggiungere altro e iniziare proprio dalla storia originale.

Le varie versione de "La bella addormentata" iniziano tutte più o meno come le conosciamo: con la nascita della principessa e le fate che le portano i doni. Le prime iniziano a donare cose come grazia e bellezza, ma poi arriva la più anziana che interrompe i festeggiamenti.
Eh già perché Malefica nei racconti non era la cattiva, ma semplicemente più anziana. Talmente anziana che, non avendo avuto più notizie di lei  da molto tempo, tutti erano convinti che fosse morta, motivo per il quale non era stata realmente invitata.
Come sappiamo lei non prende bene la notizia e decide di maledire la principessa dicendo che si sarebbe punta con un arcolaio e sarebbe morta. Un'altra fata che dava un dono alla principessa dopo di lei, decise di modificare il sortilegio concludendo con "cadrà in un sonno per cento anni, dopodiché potrà essere svegliata da un principe".
Eh già, cento anni. Non come nel film che nel giro di pochi giorni tutto si risolve. E soprattutto nessuno ha parlato di vero amore. D'altronde come si può definire "vero amore" un principe con cui Aurora ha cantato solo una canzone nel bosco?
Ad ogni modo per impedire l'avvenimento della maledizione vengono eliminati i fusi dal regno, ma nei racconti originali Aurora non si farà mai chiamare Rosaspina e soprattutto non andrà mai a vivere in una casa nel bosco con le fatine.
Resterà a palazzo e sarà lì che un giorno incontrerà una vecchietta con un arcolaio. Curiosa di provarlo, si punge e cade addormentata.
Poi vabbè come sappiamo le fate fanno crescere dei rovi intorno al castello per renderlo secondo loro più sicuro.

La fiaba del 1340, ambientata all'epoca dei Greci, è incentrata sulla principessa Zellandine e il suo amore per Troylius.
Il padre della ragazza vuole mettere l'amante a dura prova facendo cadere la figlia in un sonno profondo. A questo punto Troylius non sveglia la ragazza con un bacio, ma la mette incinta. Insomma uno stupro a tutti gli effetti... manco quello di Biancaneve se ci pensate.
Sarà poi il figlio (in qualche modo a noi sconosciuto) a svegliare la madre, Zellandine.
Sapete il colmo? La storia si conclude con il matrimonio tra i due.

È Perroult, nel 1697, a scrivere la versione che noi conosciamo. Con il bacio che interrompe il sortilegio e il principe che aveva saputo della maledizione della principessa, perché abitava vicino al castello.

C'è però una possibile storia finale.
La principessa e il principe si sposano e hanno due figli (Aurora e Giorno). Devo dire nomi molto originali.
Ad ogni modo, diventano i nuovi regnanti. Il re aveva tenuta nascosta la nuova famiglia alla madre, poiché era discendente ad una stirpe di orchi divoratori di bambini.
Quando scopre la verità decide di vendicarsi e per farlo fa visita all'allegra famigliola.
Chiede al cuoco di cucinarle i nipoti e la regina, ma lui non riuscendo a compiere tale atto l'inganna preparandole carne di agnello, capretta e cervo. Riferimenti a Biancaneve pt. 2.
La donna scopre l'inganno e prova nuovamente ad eliminare la famiglia preparando una vasca di vipere.
A quel punto torna il re, il figlio di questa pazza psicopatica insomma, che era partito nel frattempo, e scopre ciò che la madre stava organizzando.
Lei, umiliata, decide di buttarsi nella vasca di vipere.
Un finale davvero profondo e adatto ai bambini, direi.

Ma proseguiamo con le nostre amatissime curiosità!

1. Ma vi siete mai chiesti qual'è il vero significato del racconto? Beh, la storia decisive tutte le fasi della vita della donna (secondo naturalmente le restrizioni dell'epoca in cui è stata scritta e adatta dalla Disney). Da bambina infatti nonostante le premure dei genitori (doni e feste) è destinata all'adolescenza (maledizione). Da questa brutta fase uscirà solo grazie all'arrivo dell'amore (principe) per passare alla fase della vita da madre. La vecchiaia, invece, è rappresentata dall'anziana fata o dalla donna che lavorava con l'arcolaio.

2. Walt Disney sognava di realizzare un film in cui i protagonisti finiscono per ballare tra le nuvole. Ci aveva provato sia con "Biancaneve e i sette nani" che con "Cenerentola", ma in entrambi i casi non fu possibile. Ci riuscì per la prima volta con "La bella addormentata nel bosco" e riprese questa tecnica anche per "La Bella e la Bestia" e "La principessa e il ranocchio".

3. Aurora è ispirata alla diva Audrey Hepburn che all'epoca aveva vinto l'Oscar per il cult "Vacanze Romane" (1954).

4. Questo film in un primo momento fu un vero e proprio flop economico. Costato ben 6 milioni di dollari, gli incassi non decollarono sin da subito.

5. Parto dicendo che nella versione originale le fate erano sette, dettaglio che ho preferito omettere in precedenza per parlarne proprio adesso. Aggiungerei dicendo che le tre fate note nel film, secondo W. Disney dovevano essere tutte uguali. Risultando piatte agli animatori, furono create diverse tra di loro, come le conosciamo.

Proseguiamo con due easter-eggs che come sempre adoro cercare in rete!

Okay il finale sulle nuvole... ma copiare la stessa coreografia mi sembra troppo. Come potete vedere sia Aurora e Filippo che Belle e la Bestia fanno gli stessi passi, il giorno del loro matrimonio. Tirchioni, basta risparmiare sulle animazioni!

Come avrete notato ho nominato più volte Biancaneve in questo capitolo. Vi stupisco se vi dicessi che si nota una gran somiglianza tra il suo uccellino e quello di Aurora? Secondo me è un dettaglio innocente, ma lasciatemi la vostra nei commenti.

Ad ogni modo concluderei questo capitolo nella maniera più romantica possibile: con una proposta di matrimonio.

Vi lascio il video con l'idea davvero fantastica di questo ragazzo. Chi non vorrebbe una proposta così?

Grazie di tutto e a presto!