decima pagina

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Cara famiglia.

Vi ringrazio, per poco ma vi ringrazio.
Mi avete cresciuto bene, non direi mai di no ma mi avete sempre detto che mi avreste accettato per quello che sono... ma non lo avete fatto.

Sono stato un bambino felice fino a quando non mi avete abbandonato, poi è stato tutto un inferno. Voi non avete idea di tutti i marchi, le botte e le minacce che ho ricevuto io tutti i giorni... se solo lo aveste saputo, se solo aveste saputo che vostro figlio stava male con se stesso.

Scusatemi, scusatemi di avervi recato dolore o di avervi umiliato,, volevo solo essere me stesso senza fare del male a nessuno. Mi avete umiliato anche voi, mi avete detto che sono uno sbaglio della natura, che non dovevo mai nascere e che l'unica cosa che mi spettava era la tortura... spero che ora siate felici.

Non avrò più la possibilità di vedervi, spero voi stiate bene, ricordatevi che vostro figlio vi ha aspettati per mesi e mesi per un vostro possibile ritorno ma nulla, non avete mai osato scrivermi, informarvi della mia situazione o almeno bussare alla mia porta... che razza di genitori siete stati?

Spero che mio fratello stia bene anche lui, non lo sento da tanto tempo e so che non gli avete mai permesso di parlare con me solo perché avrei potuto "infettarlo" come dicevate voi. Ho comprato per lui alcuni regali, li trovate nel mio armadio, vi prego dategli tutto... ormai non posso più "infettato".

Dal vostro figlio Jimin.

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