Cosa ci faceva Marcus qui. Perchè mi aveva rinchiusa. Cosa volevo da me. Stavo per urlargli contro di farmi uscire quando lui disse -come stai?-. Che domanda banale. -starei meglio se tu mi dicessi cosa vuoi da me e perchè sono qui-
-è semplice da quando Jeanine ha iniziato la sua caccia ai divergenti io volevo aiutarla. Ma essendo il capofazione degli abneganti non potevo fare molto, così ho cominciato a fare ricerche per conto mio. Feci passare alcune persone per morte, proprio come ho fatto con te, e le ho portate qui. Qui ci sono sia GP che GD...-
-Aspetta, aspetta come fai a sapere dei GP e GD?- lui si mise a ridere.
-credi che io sia stupido. Sospettavo fin dall'inizio di tua madre. Il modo in cui cercava di proteggere i divergenti mi fece insospettire sempre di più. Finchè un giorno non la scoprì insieme a un ragazzo. Lì seguì e capì immediatamemte che si trattava di un divergente. Lei l'aiutò a uscire dalla recinsione e a quel punto capì che lei era un'infiltrata. La presi e la obbligai a dirmi tutto. Si doveva fidare di me. Infondo lei non ha mai sospettato di me. A quel punto le chiesi di mettermi in contatto con il dipartimento e lei lo fece. Chiesi a Devid maggiori informazioni sui GP e da quel momento cominciai a fare ricerche su di voi-
Ancora non capivo cosa ci facessi in quel luigo. -e io che cosa centro in tutto questo?-
Mentre se ne andava disse -lo scoprirai-
Se ne andò, mi lasciò in quel posto da sola... almeno vredevo
***
Il tempo in questo posto non passava mai. Non so cosa fare, allora comincio a camminare per vedere se ci siano delle scritte sulle pareti. Non c'era niente. Ma... c'era una finestrella con altre sbarre infondo alla parete laterale. Come è possibile che non me ne fossi resa conto. Mi avvicinai e da li intravidi una stanza simile alla mia. Doveva essere un'altra cella. Cercai di vedere se ci fosse qualcuno, ma la finestra era troppo piccola per poter avere una larga visuale.
-C'è qualcuno?- ma non ricevetti nessuna risposta. -Io mi chiamo Tris- . Ma che stavo facendo, ero totalmente impazzita.
Quando mi alzai e mi allontanai dalla parete senti una persona pronunciare il mio nome.
-Tris sei tu?- disse la voce. Doveva essere un ragazzo. Quella voce mi sembrava famigliare. Sembrava quella di Will. No ma cosa andavo a pensare. Will era morto, lo avevo ucciso io, l'ho visto morire. Mi avvicinai nuovamente alla parete -Si sono io. Tu mi conosci? Come fai? Ti potresti avvicinare alla fessura nella parete in modo tale che io possa vederti?-.
Sentì dei rumori nell'altra stanza e poi vidi un ragazzo avvicinarsi alla fessura. Oh mio dio non poteva essere...
-Non dirmi che non mi riconosci. Sono io. Sono Will.-