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Simone pigola.

Quando è assonnato, quando è in imbarazzo, quando è triste.

Lo stronzo pigola.

Caccia fuori una vocina talmente dolce e due occhioni lucidi che Manuel vorrebbe soltanto schiantarsi contro lo spigolo più vicino per evitare di arrossire.
O baciarselo.
O entrambe.

Simone però riesce anche a raggiungere ottave che Manuel manco si sogna, la maggior parte delle volte lo fa mentre gli urla contro qualcosa.
Manuel lo sa bene, ma Simone evidentemente decide che quello è il momento buono per ricordarglielo, mentre mena lo stronzo di turno - che poi Manuel non lo sa se questo è stronzo o no, sa solo che lo deve menà.

Simone gli urla di nuovo contro che so vedermela da solo Manuel, fatti i cazzi tuoi.
Manuel sa bene anche questo, ma se ne fotte largamente, intanto dosa i pugni in modo tale da far male senza però interrompere subito il divertimento.
Tira un cazzotto ben assestato che lo fa ghignare e che spacca il muso di quello stronzo, così ce pensi du volte prima de bacià Simone.

Lo stronzo si lamenta e qualcuno tira su Manuel da sotto le ascelle, lui scalcia in aria un paio di volte come un coglione prima di essere rimesso a terra. Di lì è tutto un po' un caos,  Simone lo tira via verso il bagno prima che riesca a fare altro, che l'infermeria sarà sicuramente occupata, dice.

Manuel sogghigna di nuovo, Simone gli spiaccica un fazzoletto zuppo sotto l'occhio sinistro e lo guarda male.

"Sei un coglione."
Manuel alza le spalle, fin lì niente di nuovo.

Simone non demorde, e quando mai.

Gli viene quasi da ridere, a Manuel.

Ma Simone è abbastanza incazzato, non gli sembra il caso di ridergli in faccia.

"Guarda tu questo co sta faccia de minchia, cazzo te ridi?!" ops.

Si toglie il fazzoletto spappolato dalla faccia e lo butta nel cestino, "Niente Simò, che me rido? N'ce sta niente da ride. Io a quello lo dovevo menà e basta perché s'è baciato il ragazzo mio. Che dovevo fa, glie dovevo fa n'applauso?"

Simone incrocia le braccia al petto, che Manuel non lo fa apposta, ma un pochino si distrae.

"Me la potevo vedé da solo"
Manuel alza le spalle, di nuovo, "Che pensi che non lo so? Me so n'cazzato. E poi non te la volevo lascià la soddisfazione de menà a quello. Ceh, da quando uno se bacia co n'altro senza manco chiede? - si blocca, poi si gira, - perché non ha chiesto, vé?"

Simone lo fissa, alza un sopracciglio, "ma che, sei geloso?"

Manuel deglutisce, avvampa, ma non nega, "ha fatto la scoperta dell'anno. No eh nun me guardà così. Finiscila".

Simone sorride, lo abbraccia, pigola.
Che se Manuel fosse stato un ghiacciolo sarebbe già na pozzanghera. Eppure non ce se sente tanto lontano, mentre stringe Simone.

Che fine.

Simone pigola. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora