Rosso e Blu

Paura del buio

Il buio rende tutto fottutamente uguale.
Non importa se sei in una stanza colorata o scura, se è piena di foto o squallida, se è grande o piccola: appena il cielo si annerisce e spegni la luce, tutto svanisce e ti senti all'interno di un microscopico e soffocante buco, che ti spinge verso il basso, tra i tuoi pensieri più temuti.
L'oscurità è di per se un concetto macabro, che crea ansia e spaventa molta gente, ma non è quel tipo di oscurità dato dall'intensità della luce o dalla sua assenza più totale.
Si tratta piuttosto di un blackout mentale, un momento in cui l'interruttore principale della nostra mente si spegne andando in tilt, ma il cervello rimane attivo, a duello con il mostro peggiore di sempre: la paura.
La paura irrompe dentro di noi quando ci rendiamo conto di non essere più in grado di controllare quest'assenza di luce interiore.
Il nero ci risucchia e si porta dentro tutti i tormenti di una vita.
È nel buio che emerge ogni cosa.
Questo risulta più chiaro della stessa luce, palesa davanti situazioni che con l'interruttore acceso non avremmo mai notato.
Dunque, dato che l'essere umano tende a fuggire dalle cose note, il buio fa paura.
Una madre che perde un figlio non smette mai di pensarci -per carità-, ma dopo anni, le giornate passeranno senza quel pensiero per la testa e, giunta la sera, spente le luci, la valanga si ripresenterà.
E sarà tremendo, come la prima volta.
Temere il buio è nell'indole dei più coraggiosi.
I coraggiosi di cuore, quelli che hanno la forza di stare alla luce e, poi, di rabbrividire in sua assenza.
Il coraggio di affrontare quei mostri anche senza il controllo della mente è disumano, è per pochi.
Quindi, se avete paura del buio non siete pazzi, non siete stupidi e non siete immaturi, piuttosto siete forti.