La Zona Rossa

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Dopo quei due mesi passati completamente chiusi dal mondo quasi perdemmo l'abitudine di uscire.. Avevamo anche paura di salutare i vicini non c'erano più i contatti che da me vengono chiamati carnali.. Non c'era più voglia di dare un abbraccio a un amico.. Eravamo tutti immersi in questa ipocondria generale... La paura si era impossessata di noi e ci eravamo chiusi nei nostri rifugi.. Potevamo uscire una volta a settimana mascherati, con delle mascherine chirurgiche per andare a fare la spesa.. Non potevamo far visita ai nostri familiari.. Non potevamo andare da un amico.. Non potevamo dimostrare il nostro affetto con un abbraccio... Io a quei tempi già fumavo e per fumare una sigaretta uscivo la notte fuori casa per trovare una boccata d'aria... A volte mi mettevo in macchina senza accendere la radio perché ormai a tutte le ore parlavano del Covid19. Beh gli avevano dato un nome ma ancora si sapeva poco.. Le persone che si contagiavano Stavano davvero male e i morti continuavano a salire... I medici sono quelli che se la sono vista proprio male... Non sapevano come affrontare la situazione e facevano turni estenuanti... I virologi sono stati grandiosi in un anno sono riusciti a trovare un vaccino.. E da lì iniziammo a respirare di nuovo... La vita inizio a ingranare e tornammo quasi a una vecchia routine anche se dovevamo fare attenzione... Tenere sempre il disinfettante in borsa e la mascherina in faccia... I bar e i ristoranti iniziarono ad aprire quasi  normalmente e io ricominciai a lavorare. In quel periodo lavoravo con un mio amico di nome Marco lui era un pigrone e mi diceva sempre :"Valeria fosse per me potrebbe anche richiudere tutto così continuo le serie su Netflix" é sempre stato un ragazzo fuori dagli schemi amante della solitudine e io il suo opposto gli stavo sempre vicino anche fuori dal lavoro.. Eravamo pappa e ciccia l'unico di cui mi fidavo realmente.
Poi c'era Dennis anche lui uno dei miei più cari amici con cui passavo le serate a fumare sigarette e a mangiare in macchina quando i ristoranti erano chiusi andavamo al supermercato e divoravamo tutto in macchina... La mia punto era diventato il nostro rifugio da tutto e sopratutto dal covid. Ci divertivamo un mondo io e lui soli contro il mondo... Non aveva un buon rapporto con la famiglia, in realtà con suo padre perché lui era gay e aveva paura che non l'avrebbe accettato. In realtà all'inizio non lo disse a nessuno.. Neanche a me poi si prese coraggio. Ma io lo sapevo già ma non mi importava rimaneva il mio amico è l'avrei difeso da tutti. Ogni sera era tappa fissa al supermercato perché non gli piaceva stare a casa e gli promisi che un giorno avremo avuto una casa nostra e che sarebbe cambiato tutto... Lui era fantastico studiava lettere già a quei tempi e scriveva poesie... Faceva dei ritratti anche stupendi.
ho sempre desiderato un ritratto nostro ma non glie l'ho mai chiesto. All'epoca era single e cercava disperatamente l'amore... Aveva paura che non potesse trovarlo perché si avvicinavano solo persone che volevano rovinare il suo animo... Io gli dissi che non doveva cercare e così Dennis trovo l'amore  un ragazzo stupendo che gli apri gli occhi e crearono una splendida coppia...

la mia esperienza Covid19Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora