Buon Natale Cassie.

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James.

Stavo attraversando il corridoio a passi fermi e pesanti, le mani mi formicolavano, e non vedevo l'ora di fargliela pagare amaramente.

Volevo fargli provare quello che ha provato lei. Fargli passare una settimana di inferno, costretto a stare su un lettino, dolorante, e con il suo bel faccino del cazzo rovinato.

Quando le ragazze mi spiegarono con calma quello che Higs aveva fatto a Cassiopea, non so cosa mi ha contenuto, e fatto restare calmo, non rimasi calmo per molto però.

Chiesi a molte persone dove fosse quel pezzo di merda, ma nessuno sapeva dove fosse, forse la cosa giusta da fare era chiedere alla Parkinson, e così feci.

J: Dov'è.
Je:Cos-
J: Dov'è quel coglione del tuo ragazzo Parkinson.

Dissi senza farla finire di parlare.

Je: Siamo passati ai cognomi, James?
J: Potresti solo dirmi dove posso trovare il tuo fottutissimo ragazzo?

Dissi iniziando ad agitarmi.

Je: Che c'è, mmh? sei geloso?
J: Uh si, non sai quanto.
Je: Sai cos'ha fatto non è così?

Disse chiudendo il quaderno.

J: Dimmi dov'è.
Je: Ai tre manici di scopa..

J: Grazie, Parkinson.

Dissi cominciando ad andare verso la porta della biblioteca.

Je: Potter aspetta

Mi girai verso la Parkinson, sbuffando.

Je: Non fargli male..

Risi alle parole di Jennifer, e mi voltai.

Je: James ti supplico.
J: Spera e forse accadrà.

Era domenica, quindi non avevo bisogno del permesso per andare ad Hogsmade, presi il giubbotto, la sciarpa e i guanti, e mi avviai verso le carrozze che portavano ad Hogsmade.

Appena arrivai mi diressi ai manici di scopa, nel momento in cui entrai mi voltai da entrambi i lati del bar, cercando Higs.

E appena lo notai, mi levai i guanti, torturandomi le dita.
Mi avvicinai al suo tavolo, e lo presi per il colletto della camicia, non era proprio sobrio, chissà quanta burro birra aveva bevuto.

B: Che cazzo fai!?
J: Tu, lurido, schifoso pezzo di merda!

Le persone presenti nella locanda cominciavano ad avvicinarsi, erano più che altro studenti, gli anziani a quell'ora non c'erano mai.

B: Senti, ne possiamo parlare?
J: Parlare..

Risi. Voleva parlare?

J: Parlare un cazzo! Tu, non dovevi osare...TOCCARLA!
B: Senti, ok ho sbagliato, non se lo meritava..volevo solo sfogarmi.

Disse levando le mie mani dalla sua camicia, sistemando successivamente il colletto di essa.

Cominciai ad incazzarmi ancora di più, come poteva considerare Cassiopea solo uno sfogo...

J: Sai, dovresti essere un esempio, sei del settimo anno, hai gli esami..e qui intorno ci sono studenti di ogni anno, che magari pensavano che i ragazzi grandi fossero maturi, che stessero studiando per passare gli esami, ed avere un futuro decente. Quale sarebbe il tuo futuro? eh? Vuoi fare l'alcolizzato? VUOI PICCHIARE LE RAGAZZINE? ABUSARLE E FARLE DEL MALE, NON SOLO FISICO, MA ANCHE MENTALE?!

B: Come osi rivolgerti a me così!
J: E tu come osi toccare la mia migliore amica!

Lui si mise a ridere, guardando basso, oramai tutti stavano osservando la scena, il locandiere si faceva i cazzi suoi, come se non gli interessasse.

𝕄𝕪 ℍ𝕦𝕗𝕗𝕝𝕖𝕡𝕦𝕗𝕗 / James Sirius Potter / ita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora