Solo qualche coccola~

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Ero diventato un pomodoro.
Sul serio...?
E: "Uhm... Vedi... I-io... Andiamo in bagno eh? Si andiamo in bagno!" Dissi, cercando di aggirare la situazione.
Immaginavo che Venom l'avesse capito, ma chissene frega...

Decisi di andare davvero al bagno per farmi una doccia calda. Si, sapevo che era luglio e che le docce calde in estate sono proibite, ma facevo davvero fatica a fare una doccia fredda.
Di fronte alla doccia mi spogliai rapidamente ed entrai.
Venom, sapendo leggermi nel pensiero, sapeva bene che in certi momenti della giornata non volevo la sua compagnia, com'era giusto che fosse...
Cercai di riflettere sul sogno: sapevo che Venom non mi avrebbe letto la mente perché, per esempio, quando facevo la doccia, mi lasciava completamente in pace.
Però... Perché mi ero svegliato con un rossore assurdo? A me non era mai piaciuto Venom e mai mi sarebbe piaciuto!
Ma non era che... Ma dai, non potevo essermi davvero innamorato di lui!
Era un Simbionte, un parassita alieno! Era impossibile. Però... Se mi fossi davvero innamorato di lui...?
Come l'avrebbe presa se glielo avessi detto?
Mentre ragionavo e tentavo di capirmi, cercavo di rilassarmi... Sentivo l'acqua che mi scorreva addosso e i capelli erano fradici.
Mi diedi lo shampoo. Massaggiandomi la testa, riuscì quasi a calmare il mio animo che in quel momento era in subbuglio.

Rimasi dentro la doccia per un bel po', o meglio, più del solito. Si, mi stavo perdendo nei miei pensieri. Erano ormai giorni che mi veniva da pensare a Venom in un'altra tipologia di rapporto, ad una diversa dalla semplice amicizia, ma non volevo assolutamente cedere ai miei “stupidi” pensieri...
Alla fine conclusi, sorridendo, con un...
E pov: "Si. Sono innamorato di un parassita..."
E solo allora realizzai che ero ancora in doccia.
Mi affrettai ad insaponarmi e mi sciaquai nuovamente per togliere il sapone dalla pelle, ma accadde una cosa insolita: dei piccoli tentacoli spuntarono dai lati della mia cassa toracica, arrivando fino alla schiena e massaggiandomela.
Avevo il terrore che per tutto quel tempo Venom mi avesse letto la mente, ma lui non disse nulla, continuando a massaggiarmi.
V: "Rimaniamo ancora qui, Eddie..." Fece di punto in bianco, come a dire che avevo bisogno di rilassarmi ancora.
I massaggi alla schiena erano piacevolissimi, così mi appoggiai ad una delle pareti della doccia e mi lasciai trasportare da lui.
Ma venni sopraffatto da un pensiero, e speravo solo che non succedesse...
Decisi di parlargliene.
E: "Uhm... V, potresti... Evitare di guardarmi...? Per favore."
V: "Cos'è, fai il vergognino?"
Replicò.
E: "Non lo fare... VENOM NON-"
V: "Mh... Non male Eddie. È più lungo di quanto pensassi...~"
E: "LURIDO BASTARDO, TI AVEVO DETTO DI NON FARLO!"
Gridai.
Giurerei che in quel momento avrei voluto ucciderlo. Non aveva rispettato la mia richiesta di non guardare il mio corpo ignudo, e che dire...
Mi sentivo particolarmente in imbarazzo, ma da un lato...
Non sapevo bene quali sensazioni mi stessero comandando il cervello, in quel momento. Sapevo solo che c'era un miscuglio di pudicità e piacere, quest'ultimo causato probabilmente dal massaggio.
Arrossì per l'imbarazzo e sbottai di nuovo, rimproverando il mio amico.
E: "La prossima volta che mi guardi il membro ti uccido"

Alcuni dei tentacoli più grossi che Venom aveva fatto uscire dal mio corpo si arrotolarono dolcemente attorno al mio collo, facendomi dei massaggi sul trapezio.
Era più che rilassante... Soprattutto perché era V a farmelo! <3
Inclinai la testa all'indietro dal piacere e, senza volere, emisi un piccolo gemito.
Mi tappai velocemente la bocca per la vergogna, ma Venom sembrava non essersene accorto.
Credevo.
Non lo sapevo...

V: "Shhh... Non urlare... Siamo solo noi due qui, il ricordo del tuo bel corpicino lo avrò solo io in mente... E non sai nemmeno quanto è piacevole accarezzarti...~"
Sussurrò quel maledettissimo parassita. La sua voce era alquanto suadente e roca, che causavano una cadenza quasi... Sensuale?
Forse. Fatto stava che a quelle frasi che mi sussurrò, la soggezione crebbe a dismisura.
Arrossì ancora di più: sarò diventato un pomodoro, probabilmente.
Accidenti a Venom, lui ed i suoi trucchetti patetici! Tutto pur di farmi arrossire, huh?
Sentì una presenza nera e liscia accarezzarmi con foga sotto il mento, come ad un invito... Ma a cosa?
Era un corteggiamento?!?
Dio solo lo sapeva. Forse.
O meglio dire, solo V lo sapeva...

I tentacoli rientrarono nel mio petto: probabilmente il mio amico Simbionte aveva capito che ci stavamo tardando e non poco. Ne approfittai per uscire e finire di sistemarmi, vestendomi con una camicetta estiva, pantaloncini che arrivavano alle ginocchia, infradito e capelli ancora bagnati, ma quello poco importava, il caldo li avrebbe asciugati in poco tempo.

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