Capitolo tre: Biblioteca

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"Allora, come va?"

Ginny Weasley e Hermione Granger sedevano ad un tavolo ai Tre Manici Di Scopa mentre sorseggiavano due  burrobirre.

"Bene."

Hermione alzò lo sguardo per incrociare gli occhi verdi dell'amica Grifondoro seduta di fronte a lei.

Ginny inclinò la testa e la fissò come per dire "so che mi stai mentendo".

"Hermione, puoi dirmi tutto.. davvero." disse Ginny quando allungò le braccia per stringere le mani di Hermione.

"Io.." Hermione aveva gli occhi lucidi, sapeva che sarebbe scoppiata a piangere pronunciando quelle parole che avrebbero esternato il dolore fino a quel momento represso dentro e che aveva limitato a se stessa.

"Io... mi sento in colpa.
Sono una persona così egoista, avrei dovuto spiegare loro la situazione e magari trovare un'altra soluzione."
Le lacrime cominciarono a bagnare il viso di Hermione, mentre lei tentava di asciugarle con il tovagliolo che Ginny le aveva dato.

"No, no e no." iniziò poi Ginny alzandosi dal suo posto, per raggiungere Hermione. "Tu sei la persona meno egoista che possa esistere al mondo, e sono sicura che se hai preso questa decisione è perché ci hai riflettuto con tutta te stessa il più possibile. Solo che ora il genio maligno che è in te ti fa sentire in colpa." finì poi.

"Genio maligno?" disse Hermione ridendo mentre aveva ancora qualche lacrima in viso.

"Che c'è? Mi sono data alla filosofia" Ginny alzò lo sguardo e guardò Hermione con fierezza.

"Oh davvero?"

"Certo che si." La Weasley fece un occhiolino e poi sorrise quando vide che anche sulle labbra di Hermione si stava formando un tenero sorriso.

"Vieni qui" disse poi Ginny abbracciando la compagna.

"Ti voglio bene"

"Grazie per esserci sempre" fu Hermione a parlare.
Si strinse un po' di più all'amica mentre le sussurrava nell'orecchio un altro "grazie".

"A cosa servono le amiche?" disse poi Ginny allontanandosi da lei per guardarla negli occhi, e per poi ritornare a stringerla tra le sue braccia.

"Ci vediamo domani a lezione, vero?" disse poi Ginny prima di andarsene per raggiungere Neville e Luna al lago Nero.

"Ehm si, certo" disse poi Hermione con tono esitante.

Nell'esatto momento in cui entrò in sala grande vide Harry e Ron seduti al tavolo dei Grifondoro.

Non voleva raggiungerli, voleva andare in camera per studiare e prepararsi per il compito di Difesa Contro Le Arti Oscure con Piton, però Harry le aveva detto di venire a cena perché c'era una cosa importantissima di cui doveva parlarle.

La spaventava molto in realtà, quando Harry aveva qualcosa da dire era la maggior parte delle volte riguardo Voldemort e dopo quello che aveva fatto a causa sua voleva evitare di sentire quel nome per un po', ma sapeva di non poterlo fare dato che la guerra era sempre più vicina e da un momento all'altro i mangiamorte avrebbero potuto attaccare il mondo magico.

"Hey" Hermione si rivolse ai due amici che stavano discutendo tra di loro a bassa voce, mentre lei prendeva posto affianco a Ron.

"Finalmente Hermione!" Ron si girò verso la compagna che le sedeva affianco.

"Sei qui, è importante." Harry parlò ad Hermione principalmente, sicuramente perché Ron era già informato della "cosa".

"Harry.." fu Ron ad interromperli, sembrava dubbioso e titubante riguardo a ciò che Harry le avrebbe detto "forse non è il caso di parlarne..forse è meglio aspettare per il momento"

"Da un'altra prospettiva" - DRAMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora