capitolo 1

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Anche lo scorso martedì ero dai Callers. Da più di un anno bado ai loro bambini, Steve e Jay, due gemelli di dieci anni, ma dal carattere molto diverso: Jay è un ragazzo molto introverso e responsabile mentre Steve è un ragazzo molto vivace.

L'altra sera, però, avevo lasciato la bici a casa ed ero venuta in pullman. Aveva nevicato troppo : per quanto io sia temeraria, anche d'inverno, l'altra sera faceva troppo freddo anche per me.

Arrivando davanti a casa loro mi era sembrato di vedere una figura vestita di nero passarmi vicino. E non è stata l'unica stranezza della serata.

Entrando in casa salutai i Callers che erano in ritardo per uscire e appoggiai il giubbotto sulla poltrona all'ingresso. Poi corsi in bagno: mi scappava la pipì.

Poi andai a salutare i bambini che stavano guardando la tv, ma non ottenni risposta.

All'inizio pensai che fossero strani a causa del maltempo ma poco dopo capii che non era così, non appena vidi il messaggio, che mi aveva mandato la madre dei bambini, sulla morte di Lidia, la migliore amica dei gemelli, cosa che mi sconvolse perchè non ne sapevo nulla.

Per cercare di rallegrarli un po' gli chiesi se volessero qualcosa in particolare e loro mi chiesero se potessero continuare a guardare la tv. Io risposi che non era un problema e che sarei andata a preparare qualcosa per la cena in cucina.

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