Capitolo 3

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Capitolo 3


Sarah si scosse turbata.

-Cosa vuoi da noi? Cosa vuoi dal mio bambino? Cosa vuoi fare?- Gridò Sarah angosciata. Non sapeva dove fosse o chi fossero quegli uomini, non capiva chi fosse la persona che aveva davanti, come sapeva del bambino? Chi era? Cosa voleva?

L’uomo le si avvicinò di nuovo e cercò di sistemarle i capelli dietro l’orecchio ma lei si divincolò e gli sputò in un occhio. –Non mi toccare!- gridò Sarah.

L’uomo si mise a ridere, poi le tirò uno schiaffo.

-Taci zoccola!- gridò lui –Forse non hai capito che qui sono io quello che comanda! Pensi forse che prima o poi qualcuno verrà a prenderti? Pensi forse che qualcuno ti cercherà? Ti sbagli mia cara! Non sono un allocco, ti ho seguita, ti ho studiata. Conosco ogni dettaglio della tua vita! Cosa credi penseranno i “tuoi amici” quando arriveranno su quella spiaggia? Cosa penseranno quando troveranno il corpo di quel ragazzo… mi scappa il nome… Bartowki!- disse l’uomo sottolineando con particolare crudeltà quest’ultimo nome. –Io penso che si faranno un’idea di quel che è successo: una povera, fredda e spietata Sarah Walker, senza più una vita, che decide di mettere fine alla causa del suo dolore! In quanti lo avranno pensato?-

Il viso di Sarah si riempì di lacrime che scendevano una dopo l’altra, sempre più veloci. Il respiro le mancava, la testa le scoppiava e il suo cuore…. Quel cuore che finalmente aveva ritrovato la sua pienezza in pochi secondi si era svuotato del tutto, al ricordo del tocco della mano di Chuck che le scivolava cadendo sulla spiaggia. Quell’uomo che l’aveva tanto amata e che aveva visto morire, così pensava, sotto i suoi occhi, senza poter far nulla, senza riuscire a gridargli il suo amore. La speranza iniziò a scivolarle via, assieme alle lacrime. Guardò tristemente la sua pancia, dove sapeva, nel segreto, stava crescendo un piccolo esserino che per qualche oscuro motivo aveva attirato tanta crudeltà. Perché quell’uomo lo desiderava così tanto? Cosa aveva quel piccolo ammasso di cellule di così speciale?

-Addormentatela! Sono stufo di sentirla urlare!- disse l’uomo facendo un cenno ai suoi scagnozzi. Questi colpirono Sarah con un sedativo che in mezzo alle lacrime, dolcemente si addormentò.


Casey e Morgan erano al castello e avevano immediatamente contattato la Beckman.

-Siamo in una situazione ad alto rischio! Non sappiamo da chi, come e per quale motivo sia stata rapita l’agente Walker, sempre che questo sia successo. Tutti gli agenti della CIA sono stati mobilitati per la sua ricerca, ma per ora non siamo ancora riusciti a rintracciarla. Sembra che sia scomparsa nel nulla. Colonnello Casey, agente Grimes, dovrete assicurarvi che nessuno si avvicini a Chuck. Niente e nessuno deve entrare nella sua stanza, qualcuno ha tentato di ucciderlo e non sappiamo chi sia, questo significa che potrebbero provarci di nuovo, e lui potrebbe essere l’unico a sapere qualcosa di quanto è successo. A proposito… Abbiamo novità riguardo alle sue condizioni?-

-Devon ha detto che è uscito dalla sala operatoria. se non ci sono complicazioni dovrebbe essere salvo ma non possiamo sapere tra quanto si sveglierà e potrebbe non ricordare più nulla…- spiegò Morgan.

-Abbiamo provato a rintracciare il cellulare di Walker per mezzo del dispositivo gps?- Chiese Casey

-Degli agenti sono stati abilitati appositamente per questo, dovremmo ricevere i risultati a breve- Disse il generale.

In quel momento un agente entrò nell’ufficio della Beckman e le sussurrò qualcosa all’orecchio mentre la faccia del generale iniziava a lasciar trasparire sempre più chiari segni di preoccupazione.

-Colonnello, agente, sembra che la situazione sia più complessa del previsto… Il gps di Walker, sebbene acceso, risulta non rintracciabile dai nostri satelliti, questo può significare solo una cosa: dovunque sia, Sarah non si trova sul suolo americano… 

Chuck vs Together AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora