CAPITOLO 2

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*presente*

Mi risveglio nel letto con ancora la luce della lambadina accesa, devo essermi addormentata mentre leggevo

"Maddison scendiiii" mi urla mia madre da sotto così mi alzo e mi vesto.
Mentre scendo sento un odorino molto invitante così appena varco la soglia della cucina chiedo
"Che hai preparato di buo-"
"Crucio!"
"Protego maxima!" urlo, mia madre rimise a posto la bacchetta
"Brava tesoro" si avvicina e mi posa un bacio sulla guancia
"Grazie" dico tranquillamente, sapevo che mia madre mi avrebbe lanciato un incantesimo, lo fa quasi sempre, dice che mi serve a stare sempre sull'attenti ed effeti ha ragione perché essere un mangiamorte comporta a dover stare sempre pronti a tutto.

"Pronta tesoro?" mi chiede posando sul tavolo i pancakes ancora fumanti con la cioccolata e i lamponi
"Per cosa?" chiedo corrugando la fronte mentre taglio la mia colazione
"Per andare ad Hogwarts, no?" dice lei ovvia facendo alla fine la sua solita risatina, io sbianco di colpo

Sono già finite le vacanze?!

"S-si, credo..." dico incerta
"Non dirmi che ti sei dimenticata di nuovo" dice cercando di non scoppiare a ridere, ma io non mi trattengo e scoppio e lei con me.

Finito di mangiare vado su in camera a preparare il baule con tutte le mie cose.
Stavo per chiuderlo quando mia madre bussò prima di entrare e mi porse un sacchetto, lo aprì e vidi scritto sulla confezione "giorno dopo" sbiancai

"Ma-mma..." ho gli occhi spalancati quasi che mi escono
"Volevo prenderti i preservativi ma non sapevo che taglia avesse il ragazzo" dice tranquilla, io ero sempre più scioccata
"MAMMA!" sbraito e lei si mette a ridere
"Tesoro non voglio diventare nonna adesso!" si giustifica e io la caccio da camera mia, io sono sempre più scioccata dal comportamento di mia madre.

Una volta messo in borsa tutto e sì, anche le pillole, scendo saluto mia madre e mi smaterializzo in un vicolo buio vicino la stazione, vado vicino ad un signore seduto ad un tavolino pieno di fiori e dissi la password

"Posso trovare qui un piccolo planetario?" chiedo calcando sulla parola planetario
"No mi dispiace signorina, però magari può andare a questo indirizzo" mi risponde il signore porgendomi una busta con dentro il mio biglietto
"Grazie lo stesso" rispondo prendenola e lui fa segno con il capo e mi incammino dentro la stazione e oltrepasso tranquillamente il muro per arrivare al binario 9¾.
Mi guardo un po' in giro e vedo un sacco di primini correre eccitati e uno mi colpì il baule facendolo cadere e non mi chiese neanche scusa
"Testa di minchia" dissi in tono flebile. Non mi sembrava il caso di discutere con delle piccole teste di cazzo, lasciamoli godersi questo momento fin che possono perché poi mi divertirò io a spaventarli.

Il capotreno fa il secondo fischio e tutti si sbrigarono a salire compresa io, mi dirigo verso le ultime cabine e ne presi una vuota facendo un incantesimo così che nessuno potesse entrare e darmi fastidio.
Misi il mio baule nel suo scompartimento e con la bacchetta feci comparire la mia uniforme con il mio libro, le cuffiette e l'mp3 per ascoltare la musica.
Metto la l'unifore inizio a leggere fino a quando non sento un bussare insistente alla porta della cabina cosi alzo lo sguardo e vedo mio cugino

cosa vuole adesso?

"Muoviti siamo arrivati" mi urla dall'altra parte
"Ok arrivo" dico a mia volta facendo scomparire tutto e prendendo da sopra la mia testa il mio baule per poi incamminarmi con tutti dentro il castello.

Una volta entrati la McGrannit a noi ragazzi dal secondo anno in poi ci fece andare in camera per sistemare le cose prima dello smistamento mentre i primini facevano il giro della scuola.

Dato che ho finito prima del previsto e che non ho una compagna di stanza con cui parlare decido di andare a fare un giro in giardino.
Passo per i corridoi e incontro dei primini che mi chiedono delle indicazioni, io gli cerco di ignotare anche se praticamente mi stavano urlando dietro
"Avete rotto il cazzo, i vostri compagni saranno nel semminterrato per vedere la classe di Piton" mi giro di scatto sbraitandogli adosso
"E-e che scal-e dobbiamo pre-prendere?" chiede uno dei due balbettando
"Il secondo corridoio a sinistra da qui e la prima scala a destra" dico abbastanza seccata
"Graz-zie" e se ne vanno correndo, sorrido
"A quanto pare non hai perso il tocco" dice la voce inconfondibile di mio cugino
"A quanto pare no, da quanto sei qua?"chiedo
"Da quando hai iniziato a imprecare" dice ridacchiando
"Da un po' allora" dico anch'io ridacchiando e tirando fuori una sigaretta
"Vuoi?" chiedo
"Si ma non qua, sai non voglio rovinarmi la condotta come fa qualcuno qui presente" dice riferendosi chiaramente a me
"Fai come vuoi" dico accendendola
"Signorina Lestrange non si fuma nei corridoi!" mi urla qualcuno ma io in risposta gli alzo il dito medio e butto fuori il fumo
"Aaahh" sento lo sconosciuto sbuffare e andarsene battendo i piedi per terra
"Mad, Mad, Mad..." dice il biondino facendo oscillante la testa china
"Cosa?" chiedo non capendo
"Niente" risponde sorridendo
"Ok" dico semplicemente

"Hai già disfato i bagagli?" chiedo innocentemente
"Sì e ho fatto anche altro" rispose ammiccando
"Draco Lucius Malfoy!" Esclamo spingendolo
"Hey! mi hai fatto male" dice per poi fare il broncio
"Oh poverino il furetto si è fatto male!" dico con tono ironico per prenderlo in giro e entrambi scoppiamo a ridere.

Tra una risata e una presa per il culo arriviamo in sala grande in tempo per lo smistamento, come gli altri anni ci dividiamo, lui con i suoi amici e io beh, da sola.

La cerimona di quest'anno fu abbastanza veloce quasi tutti i bambini vennero smistati in grifondoro o corvonero ma una ragazzina in particolara mi colpì, sembrava una mini me, capelli poco più lunghi delle spalle, lisci ma in punta tendenti all'ondulato, occhi di un marrone misto verde scuro quasi impercettibile e una statura normale per la sua età.

Quando arrivò il suo turno alzai il capo e assistì a tutto lo smistamento, cosa che non facevo con nessuno ma questa ragazza aveva qualcosa che mi attraeva...
Venne smistata in serpeverde e, appena iniziò la sua camminata verso il tavolo, iniziò a cercare qualcosa facendo sorrere gli occhi lungo tutto il tavolo delle serpi, poi, come se avesse trovato quello che cercava proprio dove ero seduta io, incominciò a fissarmi e dopo poco ci ritrovammo faccia a faccia, nessuna delle due osava parlare, troppo occupate a squadrarci fino a quando io mi alzai e l'abbracciai, non sapevo neanche perché lo stessi facendo ma anche lei ricambiò senza timore.

Ad una certa però, percepii lo sguardo di tutti adosso, dai studenti ai professori così, strinsi la bimba di più a me in senso di protezione e subito tutti girarono lo sguardo.
Ci furono un paio di minuti di silenzio fin quando Silente tuonò con la sua voce profonda e raucha per via dell'età
"Che il pranzo abbia inizio" mentre lo diceva notai il suo sguardo preoccupato verso di noi, più che altro verso la bambina.

Entrambe nello stesso momento sciolsimo l'abbraccio e la bimba si accomodò vicino a me sulla panca di legno massiccio.
"Prima di tutto è stato strano e, secondo benvenuta nella casata delle serpi o, comunemente chiamata serpeverde" dico io cercando di creare una conversazione
"Grazie" mi risponde imbarazzata
"Io sono Maddison Lestrange, tu?" Il mio tono risulta più titubante del previsto per la sua reazione
"Io mi chiamo Ashley" dice
"Bene, iniziamo a mangiare sennò qua si raffredda" dico allungandomi per prendere una coscia di pollo, stessa cosa che fece lei.

Non so per come o per cosa ma sento che questa bimba diventerà un pezzo sempre più importante di me.

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Che ne pensate di Ashley?
Aiuterà la nostra protagonista o le mettera i bastoni fra le ruote in futuro?🖤

In equilibrio tra i pensieri - Mattheo Riddle ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora