Discoteca

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Timothée Chalamet as himself

Harrison Osterfield as himself

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Harrison Osterfield as himself

I miei occhi si spalancano improvvisamente

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I miei occhi si spalancano improvvisamente. Con un movimento istintivo mi volto verso l'orologio e sì, sono fottuta: segna le 8:30.
«Cazzo.» sbraito, portandomi una mano alla bocca per sbadigliare.
Mi catapulto in men che non si dica dal mio comodo letto e mi reco subito verso il bagno, dove mi sciacquo il viso con della rigenerante acqua fresca e lavo i denti. Lascio cadere verso il parquet il mio pigiama in raso, seguito poi dagli slip e, successivamente, apro il getto della doccia attendendo che quest'ultima si riscaldi. Lascio partire la mia solita playlist mattutina, e finalmente il mio corpo entra a contatto con la bollente acqua della doccia, facendomi subito sussultare. Il tutto accompagnato da White Ferrari di Frank Ocean in sottofondo.
Questa mattina avrei dovuto raggiungere il
campus universitario alle 9 in punto, ma mi sa proprio che salterò la prima lezione dal momento che sono già le 8:45, e a causa delle note di questa canzone, ci vorrà ancora un po' di tempo.
Dopo aver fatto scorrere via i miei pensieri insieme all'acqua, decido di uscire dalla
doccia dopo circa 10 minuti. Avvolgo il mio corpo snello nell'accappatoio e mi reco verso la camera, dove apro le ante del mio ampio armadio per cercare qualcosa di comodo e caldo da mettere questa mattina, dal momento che all'esterno oggi ci sono soltanto 6 gradi. Afferro un maglione color crema, abbinandolo a dei jeans a zampa di elefante neri e delle dr. Martens del medesimo colore, successivamente prendo la borsa che utilizzo solitamente per andare al campus, e inserisco al suo interno i libri di testo che mi saranno utili durante la giornata, accompagnati dagli auricolari, le sigarette e le chiavi di casa.
Scendo al piano di sotto e, dopo aver mangiato una mela, esco finalmente dalla mia abitazione, chiudendomi la porta alle spalle e preparandomi psicologicamente a una nuova giornata di merda.
«Andrà bene, fatti forza» mi rassicuro, mentre giro la chiave nella porta per l'ultima volta.
Frequento il 3 anno di psicologia in uno dei migliori campus degli Stati Uniti, e questo lo devo ai miei genitori che giorno dopo giorno hanno fatto moltissimi sacrifici per me. Qui ho conosciuto tante persone con cui ho legato dal primo istante in cui ci siamo incontrati, in particolare Addison, la mia migliore amica, mia sorella, colei con cui condivido ogni attimo della mia vita, anche il più banale. E poi c'è il nostro gruppo, senza il quale non sarei quella che sono oggi; loro mi hanno accolta e mi hanno fatto sentire apprezzata finalmente.
Vivo a New York da ormai 2 anni, pertanto sono dovuta crescere in poco tempo e mi sono dovuta adattare rapidamente alla solitudine, perché vivere soli è proprio questo, in fondo; ma non ho mai protestato a riguardo dal momento che ho deciso io stessa di trasferirmi in un appartamento tutto mio. I miei genitori, invece, vivono a Londra, per cui ogni qualvolta io necessiti di un semplice abbraccio mi ritrovo ad affrontare un volo di 7 ore in men che non si dica, ed è così dannatamente complicato stargli lontana, ma probabilmente mi serve solo pensare che tra poche settimane li raggiungerò per festeggiare il compleanno di mia madre. Ciò mi provoca un sorriso istantaneo, ma devo immediatamente abbandonare i miei pensieri una volta ritrovatami dinanzi alla grande struttura verso la quale mi sono recata.
Abbasso lo sguardo verso l'orologio e segna le 9:20, così sbuffo e, successivamente, apro la mia borsa per afferrare il pacchetto di Marlboro Gold e fumare una sigaretta. Me la porto alle labbra, facendo così un primo tiro, e avverto prontamente il sapore di tabacco in bocca. Sblocco il mio cellulare e decido di inviare un messaggio ad Addison, tanto per sapere dove si trovi in questo momento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 19, 2022 ⏰

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Before nightfall - Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora