sporca.

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Ormai sono passati due mesetti da quando mia madre,beh si..lei è scomparsa. Sono sola,completamente sola.
Non smettevo mai di farmi delle domande,mille domande che mi frullavano in testa.

perché è scappata?
l'avrà rapita qualcuno?

Mille domande e nemmeno una minima risposta. La scuola continuava e si stava anche avvicinando il periodo natalizio,che sinceramente non volevo che arrivasse perché sarei stata sola anche per natale,chi lo sa,chi lo può sapere se tra due secondi esatti suonano al mio campanello e mi ritrovo davanti proprio lei? chi lo può sapere.

tutte stronzate,tutte.

Il campanello suonò,scesi dal mio letto che ormai aveva una fossa per quanto tempo io ci stetti.
Suonarono di nuovo,e ancora e ancora e ancora.
"cazzo sto arrivando,purtroppo ho delle fottute scale in casa mia porca troia"

apri e davanti a me vidi lui.
"oh ciao Sison."
nessuna risposta,mi bloccai.
"sai fa un po' freddino posso entrare?"
lo feci entrare senza ancora rivolgergli la parola.
"non sai quante case ho dovuto suonare per trovare la tua." disse togliendo il cappotto e posando il capello dentro una tasca di esso.
"emh,perché sei qui?" dissi.
"buh,volevo vederti"
"ok adesso che mi hai vista,puoi anche andare"
"non penso proprio" disse avvicinandosi a me con aria di sfida.

io mi allontanai spontaneamente senza nemmeno fiatare.
"che vuoi? non ti avvicinare."
"oh Sison,hai paura?" disse ridendo e mordendosi subito dopo il labbro inferiore.
"io? paura di uno come te? nah" e invece un po' ne avevo. E subito dopo pensai ad una frase che lo portasse fuori dai binari.
"mi dai fastidio per questo mi allontano"
"ammettilo,che ti faccio impazzire"
"si sì come no,ora se non ti dispiace vado in camera mia e tu te ne puoi anche andare,favoribilmente a fanculo ma mi basta che tu te ne vada dalla mia vista." sputai acida.

Sali i primi tre scalini e mi senti stringere il polso destro.
"che cazz-" provai a dire lui mi tirò a se.
"lo so che mi guardavi quando  parlavo con Dominique" disse aggiungendo un sorriso malizioso alla fine del nome di quest'ultima.
"n-non..non è vero!" dissi non guardandolo. Mi prese il viso con le sue mani per alzarmelo e obbligandomi a guardarlo.
"devi guardarmi quando ti parlo Sofy"
"Sofy?"
"non ti piace? preferisci la mia puttana" sorridendo.
"ma se mi chiamassi con il mio nome?"
"ah ma come sei noiosa,me ne vado" mi lascio si giro e stava per aprire la porta.

"Carl!"
"si?"si giro sorridendo come uno stupido,appunto lo era.
"il cappotto e il cappello?" rissi sorridendo ironicamente.
"oh,già"li prese e si recò alla porta aspettando che io gli dicessi di rimanere e invece..
"cosa aspetti? aspetta forse non sai come si apre una porta,te lo mostro io se vuoi"
"cazzo Sofy davvero non vuoi che resti?"
"no,via dalle palle" dopo questa frase,il caos.

Si girò verso di me,mentre si avvicinava pericolosamente. Mi tirò i capelli fortemente stringendoli con una sola mano e con l'altra mi prese per il collo facendomi così finire sul pavimento,in men che non si dica lui era sopra di me e io completamente bloccata.

"oh sofy,sofy!" disse mentre lasciò la presa dai miei capelli e facendola scendere nella mia pancia.
"Carl non provare a toccarmi!" dissi alzando la voce.
Di scatto quest'ultimo mi girò velocemente e mi diede un forte schiaffo nel sedere.
"AIA!" dissi mentre sobbalzai immediatamente.
"ne vuoi ancora?" disse mordendosi il labbro,in tutto ciò ero messa a pancia in giù e potevo vederlo con la coda dell'occhio.

"Carl lasciami stare,CAZZO!" dissi urlando via l'ultima parola. Mi lasciò i polsi visto che quando mi aveva girata me li tenne fermi,anzi,immobili. Mi iniziai ad alzare,ma lui mi blocco di nuovo.
"eh no signorinella ora vedi" disse mentre mi rigirava dalla sua parte. Incontrai i suoi occhi gelidi,potevo sentire fin da qui il freddo che tenevano dentro,così azzurri nel bordo e all'interno bianchi,bianchi come la neve.

"mi consumi facendo così Sofy" disse sorridendo.
"emh..la-lasciami stare" dissi dimenandosi.
mi bloccò di nuovo e sta volta mi prese per i polsi e me li fece tenere sopra la testa,con l'altra mano iniziò a scendere verso l'inizio della mia intimità.
"carl,st-sta fermo!" dissi dimenandomi come non mai. Mi tenne ferma meglio così da bloccarmi completamente e non farmi più muovere nemmeno un muscolo,strinse anche la presa hai polsi.

Arrivò al bottone del jeans che indossavo,lo sbottonò pian piano,poi abbassò la zip. Iniziò ad entrare una mano delicatamente,così da farmi sentire uno stormo di farfalle che svolazzavano nel mio stomaco e mille brividi sulla schiena,sobbalzai al suo tocco,era freddo ma allo stesso tempo dava molto calore. Scese fino in fondo,poi iniziò a muovere la mano,sfergando contro la mia intimità.

"oh sofy,sei così bagnata"disse leccandosi il labbro.
"Ca-Carl..Smett-ila!" cercai di dire anche se con scarsi risultati perché lui era troppo concentrato a fare ciò.
"sta zitta"
"carl,ti pr-prego smettila" dissi,sentivo quasi le lacrime scendere e iniziare a rigarmi le guance rosse,perché non sono mai stata toccata da nessuno,cioè non ho mai avuto l'occasione per innamorarmi e di conseguenza fare ciò,quindi dopo aver subito questo mi sentivo sporca,so che non è tanto quello che mi sta facendo Carl però mi sentivo lo stesso sporca.

Lui cercò in ogni modo a far entrare un dito,ma visto che non avevo mai fatto nulla,le mie parti intime rifiutavano ogni sua mossa. Iniziò ad entrare piano piano e appunto stava iniziando ad andare più dentro.
"ti piace?"
"Carl..mi f-fai male,ti prego b-basta" dissi esausta di questa situazione. Mi scese una lacrima che appunto lui notò subito,dopo ciò tolse subito la mano e mi fece alzare così da farmi sedere sul pavimento.

"Sofy scusami io.."
"TU UN CAZZO,FUORI DA CASA MIA!!!" non volevo stare a sentire altro da lui,è una merda umana.
"Sofy per favore"
"VIA!"
prese le sue cose e andò via.

I'm obssess with himDove le storie prendono vita. Scoprilo ora