na' poesia.

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*3 giorni dopo*
Oggi non ci vado a scuola ho lezioni poco importanti e ho deciso di passare la giornata all'IPM.
Spero di poter discutere con i ragazzi delle poesie che hanno scritto per il concorso, anche se ho qualche dubbio a riguardo, perché si sentono troppo "uomini" per qualcosa di così delicato ed elegante come la poesia.

*IPM: In classe*
A: Ciao..
C: we, zitti tutti è tornata a' peccerella
Prof: Ciro grazie per il tuo gesto di silenzio, ma credo che non ha bisogno di così tanta galanteria
A: *sorrido* signora Amelia, Volevo domandare ai ragazzi se avevano scritto na'poesia.
*silenzio da parte di tutti*
A: a questo punto scommetto di no..quindi possiamo continuare con la lez...
E: Arianna, l'ho scritta io na' poesia.. l'ho scritta pensando a te
*nella mia mente*
Edoardo ha scritto una poesia, e per lo più a me..okay da lui non me lo sarei mai aspettato, fa tanto il grande " la tigre" della situazione e invece ha anche un cuore..
Prof: ce la vuoi leggere Edoardo? te la senti?
E: l'ho scritta ppe lei, a' adda sentì *mi fa
l'occhiolino*

-Voglio chiagnere 'na lacrema,
annascunnuta a ll'uocchie
d''o munno indifferente
ca guarda e sse nne va.
Nun voglio parlà 'e niente
pecchè ogne pparola
è ssulo 'nu rummore
pe cchi nun vo' capì.
E 'o core mio suspira,
mme dice: "Nun dà retta,
parla cu mme sultanto".
E i' 'o stongo a ssentì.

T: si nu' poeta edoa, nu' grande poeta!
E: esagerato totò, nun è niente e' ca'
A: No, edoa ha ragione totò, si bravissimo, sicond me vincerai o' concorso a mani basse, te o' meriti
*gli sorrido* e lui ricambia il sorriso e mi manda un bacio, ecco ora mi sento in imbarazzo e credo di essere diventata tutta rossa aiuto.
Ad un tratto il mio sguardo finisce sul ragazzo dagli occhi azzurri ,non so ancora come si chiama, ma vorrei tanto saperlo,lui se ne accorge e distoglie lo sguardo da me, ha lo sguardo perso, e io lo conosco quello sguardo, è quello di chi dalla vita ha vissuto la violenza sulla sua pelle.
Distolgo lo sguardo da lui e mi rivolgo di nuovo ad Edoardo
A: mando la poesia al concorso e ti faccio sapere se arrivi in finale.

I ragazzi finiscono le lezioni perché è l'ora del pranzo, e dato che non posso mangiare con loro, mi ritrovo a mangiare un panino su una panchina del cortile.
Mi ritorna in mente la poesia di edoardo e il ragazzo dagli occhi azzurri e sento dentro di me due strane sensazioni contrastanti, interrotte da una voce..
N: tu si a' figlia e' Beppe, Arianna giusto?! o'chiatillo e carmine mi hanno parlato tantu e' te, io song Naditza.
A: si sono io *rido*
N: Senti, mi accompagni nella sala comune dell'istituto, ci sono o'chiatillo e cardio che stanno facendo le prove per il concerto della prossima settimana, accussì fai cumpagnia a me e nun te annoi quì.
*nella mia testa*
Cardio?! ma chi è cardio e che razza di nome è...però mi piacerebbe sentirli suonare,e poi ha ragione Naditza, cosa ci faccio quà tutta da sola senza fare nulla.
A: si, ci sto..

*sala comune*
*1 minuto prima dell'arrivo di arianna e naditza *
F: gianni, ascolta, il pezzo è pronto giusto?!
G(cardio): si, a' base è pronta filì?
F: Si, devo solo adattarla la pezzo...cominciamo?!

mentre salivo le scale ho iniziato a sentire la voce di un ragazzo che cantava una canzone trap ma allo stesso tempo profonda che mi ha subito colpito dentro, accompagnata da un pianoforte..
cavolo quanto sono bravi.
Appena varcata la porta della sala, l'ho visto...ho visto lui, il ragazzo dagli occhi azzurri, il ragazzo dallo sguardo perso.
È così si chiama cardio?!..beh un nome strano ma d'altronde nel cuore ci sono tutte le nostre emozioni più forti.
Aveva in mano il microfono e si stava raccontando attraverso la musica:

-🎵Agg cchiappat mazzat
E l'agg vist rà, pe strada, po a cas
Papà c vatt a mammà..🎵

le sue parole mi stavano toccando talmente tanto che stavano facendo tornare in me cose che pensavo di aver dimenticato o almeno ne ero convinta, ero li ferma immobile al tal punto da non accorgermi del mondo attorno, e l'unica cosa che feci è far scendere una lacrima.

G(cardio): Ei tutto okay?
A: non saprei sinceramente...ho solo ricordato cose che pensavo di avere rimosso dalla mia mente, ma evidentemente non è mai stato così...comunque tu e Filippo insieme spaccate di brutto..! E la canzone è davvero bella...
G: grazie mille..comunque io sono Gianni, ma ppe tutti quanti song Cardiotrap..
A: Cardiotrap..perché te chiamano accussì??
G: me chiamano accussì perché Cardis sta ppe Cardillo l'uccellino ro' boss, Cardio è o' core e trap è a' museca *ride*

*squilla il telefono *
A: pronto?
📞: Salve volevo informarle che la poesia che ci ha mandato questa mattina è passata in finale, ci vediamo domani mattina per le 10:00.

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Ore 9:00
Oggi è il gran giorno, edoardo ha la finale  di poesia, e la direttrice gli ha dato il consenso di participare e quindi io e mio padre lo accompagniamo,
D'altronde  io sono la sua musa ispiratrice un po' come quelle che invocano i poeti all'inizio della poesia.
Sto davanti al portone verde dell'IPM e lo sto aspettando, e sono già le 9:00 non mi piace arrivare in ritardo anche se puntualmente ci arrivo...ma eccolo che arriv...CON LA CAMICIA..io ho un'ossessione per i ragazzi con la camicia e lui è così bello...no aspetta l'ho detto davvero..
lui mi guardo e io abbasso lo sguardo, mi sento che sto andando a fuoco dalla vergogna.

*CONCORSO*
ci sono 3 ragazzi finalisti tra cui edoardo, gli fanno leggere la poesia e tutti applaudono, sembra piacere la sua poesia, ma appena escono i risultati..non è lui il vincitore, ma una ragazza sui 18 anni.
Organizzatore: Bene la cerimonia è finita ora tutti i presenti si sposteranno nella sala affianco per il rinfresco ,tranne i diretti interessati che resteranno qua per una breve intervista.
E: tu vai, arianna resta ca' cu me, adda esserci, è merito suo si sto ca'.
B: va bbene ma muovetevi.
*se ne va*
E: vieni cu me, te porto a guardare o' mare.
A: e l'intervista?
E: nun me ne frega nu' cazzo! *ride*

*al mare*
A: perché mi hai scritto a' poesia?
E: nun o' so, stavo scrivendo e teng pensato a te, o' sorriso toje...
mi sposta delicatamente i capelli dietro alle orecchie e mi avvicina a lui e all'improvviso mi ritrovo con le braccia in torno al suo collo mentre lui mi da un bacio.. quando realizzo cosa stava succedendo mi stacco di colpo..
A: dobbiamo andare, ci staranno cercando soprattutto mio padre.
Mentre stavo per andare la sua mano mi stringe il polso per non farmi andare via..
E: pari strana, cos'hai?
A quella domanda rimasi in silenzio, non sapevo dargli una risposta perché non sapevo neanche io cosa avevo, era stato tutto così strano e.. non so credevo di provare qualcosa.. non dico che non mi sia piaciuto, ma non ho provato quello che avrei voluto provare.
A: si, certo! *gli sorrido** lo prendo per mano*, daii andiamo o facciamo tardi!!.
E: subito capo*ride*

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