stupid fights, good solutions

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"no, maria, tu non puoi fare in quel modo!!"

disse sabrina urlandole contro.
erano l'una di notte a casa di maria, avevano finito di registrare la puntata di tu si que vales in live, in cui la bionda aveva fatto ingelosire sabrina facendo parte ad un'esibizione di una donna. avevano litigato già prima in camerino, per loro era la normalità litigare per cose banali.

"perché? tu lo fai sempre ed io non posso farlo per una santa volta? dimmi, ti dà fastidio eh..?"

la bionda si avvicinò di più a lei che, ad ogni passo che faceva, l'altra si irriggidiva di più.
sabrina fece di tutto per non guardarla negli occhi ma fu un tentativo invano, in quanto non faceva che fissare le labbra di maria.

"la mia situazione è diversa, sono abituata da anni a persone che mi stanno dietro a farmi i complimenti, cazzi e mazzi...ma quando qualcuno lo fa con te mi dà fastidio! me dà fastidio il fatto che so' attratta da te, perché quest'attrazione non l'ho provata mai con nessuno, nemmeno con mio marito, maria!! sono dipendente da te!! mi danno fastidio tutti quei sentimenti che si accendono quando siamo nella stessa stanza o anche a sentire la tua voce!! mi dà fastidio quando qualcuno ti nomina e il mio cuore inizia a battere così velocemente che ogni volta sembra andare in tachicardia!! mi dà fastidio il tuo modo di fare, il tuo comportamento, la tua risata quando sono incazzata con te e tu te stai sempre lì a riderme in faccia. non ti sopport-".

urlava ancora, tuttavia, la fece zittire baciandola. la mora, dopo vari tentativi di fuga, si abbandonò al bacio lasciando che la lingua di maria entrasse a contatto con la sua facendola sussultare.

la fece sbattere contro il muro che aveva dietro le spalle, e mentre alzava una gamba fino al fianco della bionda per avvicinarla di più. scese più in basso e le iniziò a lasciare vari baci sul collo seguiti da qualche succhiotto sotto la mandibola, portava una mano dal fianco di sabrina fino al gluteo che strinse mentre l'altra la fece scivolare sulla coscia che era attaccata al suo fianco.

"voglio baciarti tutta."

disse maria con voce roca al suo orecchio, staccando le labbra per riprendere fiato, che sabrina sentì all'orecchio e le portò dei brividi in tutta la schiena.

"c-ce l'ho ancora con te"

la bionda fece finta di non aver sentito e riprese a baciare sabrina, prendendola in braccio, e portandola in camera da letto.
la fece sdraiare sul letto mettendosi a cavalcioni su di lei e in un batter d'occhio sabrina le sbottonò la camicia e la lanciò da qualche parte sul pavimento.

la mano di maria accarezzava delicamente la schiena di sabrina coperta da un vestito che pochi secondi dopo fu lanciato sul pavimento,  seguito dai reggiseni di entrambe.

la bionda abbassò il capo e incominciò a lasciare segni indelebili sulla pelle dell'altra che aveva il respiro pesante.
maria iniziò a massaggiare i seni di sabrina facendo indurire i capezzoli, e all'altra scappò un gemito.
voleva di più. voleva che la bionda la facesse sua.

maria continuò a scendere con la sua fila di baci fino ad arrivare al basso ventre dove si fermò per un po', abbassando lentamente l'intimo che infine cadde anch'esso da qualche parte sul pavimento.

prima di continuare la sua discesa baciò la mora facendo danzare le loro lingue all'unisono. senza avvisarla maria infilò due dita nella sua entrata e sabrina lasciò andare un gemito, che venne soffocato dalle labbra della bionda ancora attaccate alle sue.

continuò a spingere dentro di lei, che si stava impegnando per non far uscire un'altro gemito, e scese con la testa in giù fino ad arrivare al clitoride che leccò con la lingua prima di stringerlo fra le sue labbra e succhiarlo.

sentiva sabrina gemere sempre più forte, e per lei questo era la musica più bella che avrebbe voluto sentire tutti i giorni a tutte le ore.

la mora afferrò i capelli dalla testa della bionda ancora seppellita tra le sue gambe e li strinse per farle capire che era prossima all'orgasmo.

e così fu, dopo alcune spinte sabrina venne urlando il nome di maria, che successivamente si staccò dal suo clitoride ed uscì da lei per poi stendersi al suo fianco.

"sei proprio... "

fece sabrina ma non finì la frase perché stava cercando di ricomporsi dopo l'orgasmo che le fece avere maria.

"sei ancora arrabbiata?"

disse maria con fare provocatorio e con un sorriso sulle labbra.
sabrina la guardò per poi posare le sue labbra su quelle dell'altra.

"li mortacci tua... chapeau maria, chapeau"

la donna di pavia rise mentre la mora si sistemava sul suo petto.
dopo poco calò un silenzio nella stanza, poiché entrambe si addormentarono, l'una abbracciata all'altra.

forever, till forever falls apartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora