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Nel silenzio notturno della casa, avvolta nel pigiama di cotone ed in una copertina leggera posso finalmente dedicarmi al mio drama della settimana.
Premo play sul computer e mi lascio trasportare dalle melodie coreane e da quella lingua oscura, ma sempre più familiare. L'episodio mi travolge e alla fine sono in un mare di lacrime, è solo in questi momenti che posso lasciarmi andare all'emozione. Piango non solo per l'epilogo felice della storia d'amore di due adolescenti, ma in quelle gocce, inconsciamente, c'è tutto il mio stress, la mia malinconia e tutto quello che vorrei, ma che non avrò mai.

Sono una novellina del mondo asiatico, mi sono appena iscritta a gruppi dedicati, ho scaricato applicazioni di messaggistica, ma sono ancora estranea a tutto questo... è la mia nuova fissazione. Sí, funziono così, ogni mese o più ho una nuova fissazione, diventa per me come un'ossessione e quando credo di saperne abbastanza, passo alla prossima. Stasera, però, non mi basta leggere le trame dei drama che potrebbero incuriosirmi, non mi basta conoscere i nomi degli attori più famosi. Ho bisogno di sapere se i coreani sono davvero così, non che creda che escano dai drama, ricchi e romantici come dei principi, ma ho voglia di conoscere la loro cultura, le tradizioni e soprattutto il loro modo di approcciare ad una donna.

È notte, mi metto comoda ed inizio una breve ricerca su internet per capire quale applicazione possa fare al caso mio. Ne trovo una, sembra piuttosto famosa. La scarico, inserisco i miei dati, le mie foto migliori ed attendo la e-mail di conferma. Clicco il link ed è fatta. Sono dentro.

Mi accorgo subito che mi trovo su una sorta di app di incontri, anche se la descrizione degli utenti sembra molto simile alle mia "amicizia, scambio culturale, migliorare il mio inglese". 
Passo in rassegna i volti simpatici dei miei nuovi futuri amici coreani, un po' titubante esito nel cliccare sull'icona che mi porterebbe a parlare con uno di loro. Arriva, però, in mio soccorso una notifica in basso, in un'altra sezione dell'app. Clicco. Sono circa dieci utenti che hanno voglia di interagire con me. Bene, almeno non dovrò scegliere io. Inconsciamente ed ipocritamente ricambio solo i più carini.

Tempo qualche convenevole, qualche informazione su nome ed età e delusa chiudo il sito. Non so cosa mi aspettassi, ma avevo voglia di interagire, di creare una connessione o forse dentro di me speravo solo di vivere la mia favola.
Sguscio nel letto, lascio il cellulare con la localizzazione accesa. Magari domani sarà un giorno più fortunato per le nuove amicizie.

Di lì a poco avrei scoperto che le favole non esistono, che l'amore può esistere in ogni forma e che quello più potente è quello che fa solo male, male da morire. Non sapevo che quella sera avevo aperto la porta al mio inferno personale, alla mia dipendenza col volto di un angelo e l'anima del demonio.

Haram Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora