《Scusatemiii ho una marea di visite mediche! Quindi non riesco a pubblicare tutti i giorni ^^》
Eri immersa nei tuoi pensieri dentro un libro che avevi trovato in una foresta, strano vero? Il contenuto era particolare: usava metafore, similitudini e sinonimi per descrivere un periodo simile a quello che stavi passando. Ma comunque non dai molto peso, perché è difficile trovare qualcuno con il tuo stesso dolore.
<<è bello il libro?>>
<AH ECCHE È SEMPRE INFARTI MI FAI PIJA TESORO SEI BELLO E TUTTO MA CEH CI TENGO ALLA VITA MIA SAI>
Con poca sorpresa era Tomioka. La sua bocca era cambiata da una linea dritta a una sorta di sorriso, che provocava una sorta di nausea al pilastro dell'insetto.
<vuoi venire in missione con me? È brutto stare soli, però se non vuoi dopotutto sei un pilastro posso capire..>
<<ok.>>
<ok>
Vi incamminate, non riesci a credere che sia reale, vale come appuntamento? Giusto per chiedere, non si sa mai.
Il demone era un pezzo forte. Perché era circondato da sottoposti ma comunque in compagnia di un pilastro tuttob è possibile.
La giornata era praticamente una missione dopo l'altra.
Eri piena di energie.
Fino a che non si fa sera.
Avete trovato una foresta. Non come quella della famiglia ragno.
Non sentivi le gambe.
Ma non per via dello sforzo che hai fatto per distruggere quei demoni.
Ma perché con lui non sentivi nulla. Solo una sensazione tanto dimenticata.
Le stelle erano così belle che le volevi toccare.
Ma era più bello il fatto che le ritrovavi nei suoi occhi. La sua luce era ritornata.
Potevi anche morire in quel momento avevi visto tutto...
Ti sentivi talmente carica che volevi continuare a combattere.
Combattere per tenere quella luce accesa per sempre.
Vi sedete su una collina.
Tu invece ti distendi su quei fili d'erba morbidi.
Lui volta lo sguardo in basso verso di te...
<<la luna è bella vero?>>
I tuoi occhi brillano più di ogni stella in questo mondo di oscurità.
<lo è sempre stato>
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《Per chi non ha capito^^》
<Ogni inizio ha la sua fine>
Dissi per poi guardare di nuovo le stelle. Il ragazzo non capì all'inizio, provocò una sensazione di pericolo in lui, come se dovesse proteggere qualcosa o qualcuno.
