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"Facciamo entrare la sfidante, Luna"Da quel momento il mio cervello si spegne,muovo le gambe entrando nello studio sperando di non sbagliare

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"Facciamo entrare la sfidante, Luna"
Da quel momento il mio cervello si spegne,
muovo le gambe entrando nello studio sperando di non sbagliare.
"Accomodati pure Luna" mi dice con tono dolce la De filippi.
Cerco di tirare su un sorriso, ma l'ansia si sta impossessando del mio corpo.
"Allora, questa sfida è stata richiesta da Rudy, chiamando sul palco Luna che è una cantautrice con già due brani pronti, "ricca di talento e capacità" come la descrive lui. Dice che Elisabetta non spicca tra gli alunni, e crede che una prova in più per vedere se si merita questo banco non può farle che bene, giusto Rudy?
Domanda interrogativa Maria al professore, che conferma il tutto dicendo che sarà una bella sfida.
Cerco di sforzarmi per dimostrami tranquilla, ma tranquilla non sono affatto.
Entra il giudice, che afferma di voler cominciare da me.
"Canti "Good 4 u", un tuo inedito"
Annuisco leggermente, cercando di mettere tutta l'adrenalina in corpo nella voce.
"...Well good for you, i guess you moved on really easily"
Finisco così di cantare, sentendomi gli occhi addosso dei professori, degli alunni della scuola, di Maria e di Elisabetta.
Sento di aver dato il mio meglio, mi sentivo sicura e mi sono mossa bene sul palco, questo basta.
Canta successivamente Elisabetta, una cantante che stimo molto e che seguo dall'anno scorso, mi dispiacerebbe molto essere io a mandarla fuori.
Quando il giudice conferma di avere la decisione tra le mani, io e Elisabetta ci avviciniamo e le faccio i miei complimenti, cercando di non mostrarmi intimorita dall'esito finale.
"Tutte e due hanno delle fantastiche voci, ma una delle due mi ha fatto dire "questa è una cantante" e questa è Luna, mi dispiace Elisabetta."
Appena sento il mio nome sento le gambe tremare, ma rimango composta abbracciando la ormai vecchia alunna della scuola.
Dopo essersi congratulata con me, Maria, decide di leggere la mia scheda descrittiva compilata ai casting.
"Sono una ragazza complicata, lunatica (scusate il gioco di parole) e molto timida e riservata, ma quando mi fido di una persona divento tutto il contrario.
Odio farmi vedere debole, per questo spesso mi chiudo in me stessa.
Il canto per me è il riposo in una vita frenetica, è un po' la casa che posso portarmi sempre dietro ovunque io vada.
Sono nata a Montecarlo, ma ho vissuto per 5 anni a Londra, due in Germania e dai 16 anni sono in Italia.
segni particolari: non ho mai capito cosa bisogna scrivere in questo spazio. "
Legge in modo impeccabile la conduttrice, lasciandosi andare a una risata pronunciando l'ultima frase.

"Bene ora vai pure a sederti Luna, sarai vicino ad Alex. Non credo sia un problema, siete molto simili quindi penso che potrai sentirti a tuo agio. "
Afferma la De Filippi ridendo mentre io mi avvicino al banco alla sinistra di questo "Alex".
Lui allunga la mano verso di me, complimentandosi dicendo che trova il mio inedito una bomba.
Lo ringrazio dicendo che, avendoli seguiti anche da casa, ricordavo il suo inedito come spaziale.
Poi mi presento a Luigi e Carola, i due ragazzi dietro di me, che si complimentano immediatamente.
Qualche altro ragazzo e ragazza si complimenta con me durante le pause, ma di nomi ne ricordavo ben pochi se non quelli impressi guardando le puntate da casa.
Ero felice e ne ero consapevole, e decisi di non farmi scappare questa felpa per nulla al mondo, a costo di tenermela con le unghie e con i denti.
La puntata andò avanti, tra varie battutine e litigi dei prof ( in cui per fortuna non venni tirata in mezzo), ma commentai qualche battutina e litigio con Alex e Carola, che si stavano impegnando per farmi sentire già ben accolta.
Una volta finita la puntata entrammo in casetta, era enorme e sicuramente più bella di quello che si vede in tv.
Venni subito accerchiata dalla maggior parte dei ragazzi, curiosi di conoscermi e disponibili nel prendermi le valige e farmi fare il giro della casa. Mi hanno accolta come se fossi già una di famiglia e non posso dire di non esserne felice, ma la parte più introversa di me in queste situazioni si fa sentire facendomi arrossire immediatamente, accompagnandomi con una piccola risata.
Per fortuna, una voce maschile che identifico come quella di LDA, disse: Attenti che la soffocate, lasciatela respirare, non la traumatizziamo dal primo giorno"
Scoppio successivamente a ridere alla battuta del napoletano ringraziando poi i ragazzi che mano a mano si erano tolti dalla mia visuale, lasciando spazio solo alla ballerina classica Carola, nonché mia compagna di stanza, che mi accompagnò dicendomi che li avrei trovati di la dopo essermi sistemata.
Ho adorato il fatto che mi abbia lasciato i miei spazi, quindi decido subito di andarmi a fare una doccia per metabolizzare ciò che era successo in quella giornata così surreale.
Una volta uscita mi misi un top bianco e dei pantaloni della tuta, lasciando i capelli morbidi legati in un semplice mollettone, per poi sdraiarmi nel mio letto, chiudendo gli occhi.
All'improvviso mi venne in mente di attaccare le foto che avevo portato, erano alcune con le mie due migliori amiche e altre con mia mamma.
Mi misi in ginocchio sul letto e presi lo scotch, ma una voce mi fece balzare dallo spavento: "Bello il tatuaggio" disse Alex sullo stipite della porta, appoggiandosi ad essa. Successivamente guardai il ragazzo interrogativo, non capendo a quale si riferisse e cosa l'avesse portato a portare la sua attenzione in questo modo particolare su di me.
"quello sotto la linea del top, cosa c'è scritto?" Continuó tranquillo notando il mio stato di confusione.
"Dreamer" risposi io sicura, girandomi del tutto verso di lui.
"È bello. In ogni caso, non ci siamo presentati del tutto prima, ma dato che saremo compagni di banco penso che possa essere utile. Piacere, sono Alex.
"Luna, piacere"
"Ok, Luna, è pronto a tavola."
" Va bene, andiamo" risposi io, alzandomi e seguendolo dato il mio poco senso di orientamento in una casa così grande.
Una volta a tavola io mi sedetti vicino a Carola e Nicole, con di fronte a me Alex e Luigi. Iniziammo a chiacchierare e fui felice di rispondere a qualche domanda su di me che venne fatta dai miei compagni.
La sera stessa, dopo aver insistito per aiutare a lavare i piatti, mi misi sul divano nel giardino posteriore con una tisana calda in mano.
Appena seduta, la porta appena chiusa da me si aprì.
Era Carola che, energica come avevo notato essere prima, si sedette accanto a me.
Nel mentre che aspettai il raffreddamento della tisana chiacchierammo molto, ed ebbi modo di apprezzare il suo enorme interesse per la mia musica.
Per mezza notte lei decise di andare a letto, rassicurandomi di andare a dormire presto.
Io aspettai li, bevendo la mia tisana, che il sonno prendesse parte di me. Ma esso sembrava solo un ricordo lontano.
La porta si aprì di nuovo e io, pensando che fosse nuovamente Carola che mi aveva detto sarebbe tornata se non fosse riuscita a dormire, mi girai verso la porta sorridendo.
Trovai davanti però una figura inaspettata: c'era Luca, LDA, sulla porta. Si sedette automaticamente accanto a me, e iniziammo a chiacchierare. Mi chiese di aiutarlo a fare una tisana, e arrivammo fino all'una, quando poi io decisi di interrompere la conversazione e andare a dormire.

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Eila! Primo capitolo iniziato con il botto. Pensavate che fosse Alex a entrare dalla porta vero? Ve la farò sudare... In ogni caso, spero che il capitolo via sia piaciuto e ci vediamo presto con il prossimo!
Se avete consigli o cose del genere non abbiate paura a scrivermi, le critiche costruttive sono sempre ben accette!
A prestissimo!

complicated|| alex; amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora