Cin cin

60 11 6
                                    

Il tuo destino fu segnato fin da subito, grazie a quel colore che per secoli hanno ritenuto una caratteristica demoniaca: i capelli rossi.
Ma tu, del diavolo, non hai niente.
Eppure, quel diabolico destino decise di farti morire con il rosso dei tuoi capelli, il rosso del tuo corpo insanguinato, e il rosso del mio cuore, ormai pesantemente graffiato. E per riuscirci, il fato aveva graffiato proprio tanto.

Il rosso.
Cos'è il rosso?
Prima di conoscerti, lo odiavo.
È il colore della sofferenza, del sangue, ma anche dell'amore.
L'amore?
E cos'è l'amore?
Sei mai stato innamorato, Odasaku?
Quando ti feci questa domanda non mi rispondesti. Credevi ch'io fossi ancora un bambino? Che non potessi capire? Forse mi associavi a uno di quei piccoli, quelli che andavi sempre a trovare.
Da ubriaco sorridevi così tanto quando mi mostravi le loro foto, o parlavi degli ultimi teneri avvenimenti tra di voi. Una bella famigliola, devo dire.
Ero così geloso di quei bambini.
Ma di ciò sapevi anche tu, perché parlavi di quei mostriciattoli solo quando non riuscivi a capire, data la leggerezza che l'alcol dà a tutti.
Ed io, invece, ero lucidissimo, quando lo facevi. Io ricordo ogni parola che hai detto a loro e non a me.
Perché eravamo solamente compagni di lavoro.
Dovevamo -dovevo- essere professionale. Non potevo mica condividere con te un legame affettivo, come sicuramente avevi tu con quei bambini.
Non eri né mio padre né un amico.
Ma ora ti considero l'amico più grande che abbia mai avuto.
Perché è così.
Cos'è il rosso? Dopo che ci conoscemmo, non lo sapevo più. So solo che non riuscivo ad odiarlo.
Ma volevo, lo volevo, lo volevo così tanto.
Nonostante fosse stato quel dannato colore a rovinarti, non potevo pensare che fosse il male dopo aver visto i tuoi capelli, e allora l'associai l'amore.
Il rosso è amore?
No.
Lo è solo il rosso dei tuoi capelli.
Ma io tutt'ora non so cosa sia l'amore.
L'amore è affetto?
E cos'è l'affetto? Che sono gli abbracci?

Gli abbracci tu, non me li hai mai dati.

Ora ne avrei così tanto bisogno.

Hah.
Dovevo pensarci prima.
Haha.
Ora non si può più tornare più indietro.
Hahah. Hahaha.
Cavolo..
Ho perso di nuovo.
Questa volta, almeno, ho riso di più.
Come pegno della mia sconfitta, ti dedico il rosso di questo bicchiere (come se non te ne avessi già dedicati altri in quest'ora solitaria).
Oh, no. Aspetta.
Tu sei speciale, te ne dedicherò due.
Tre...
Quattro...
Cinque... cin cin, Odasaku.

nonostante non sia venuta come
volevo, ma l'importante è far sof-
frire dazai /j spero renda bene    
l'idea che mi sono fatto sul loro
rapporto (platonico obv).

Il rosso dei tuoi capelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora