Un ultimo ballo

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Questa festa mi disgusta esattamente quanto quelli che si fingono grandi amici, ma alla fine ti parlano alle spalle. E non perché io non ami le feste, tutt'altro, probabilmente perché questo è un matrimonio, io mi sono appena mollata ed il mio ex ragazzo è qui, con una delle mie più care amiche.

Dopo tre anni spesi con qualcuno che, evidentemente, non mi amava abbastanza. In un colpo solo ho chiuso i rapporti con due persone che, fino a qualche mese fa, facevano parte della mia quotidianità, delle mie conversazioni, dei miei pensieri e dei miei affetti.

Tuttavia non ho ancora chiuso con l'Aurora che pensa che tutto questo possa andarle bene, che possa essere felice così lo stesso; non ho trovato la forza, o la grinta.

Al momento abbiamo ancora degli amici in comune ed io, da orgogliosa quale sono, ho deciso di presentarmi qui a testa alta. Il problema è che, dopo la prima ora di convenevoli generali, mentre facevo a zig zag nella sala per scansare le loro occhiate, adesso mi sono rintanata su un divano mentre sorseggio dello champagne. Sono sfinita, a lavoro è stata una settimana infernale, quel lavoro che ho accettato di fare per rimanere vicina a Roberto. Impiego che non mi piace, ma che adesso mi ha incastrata come un topo in gabbia. E tutto perché, per me, ciò c'era tra di noi valeva la pena da rinunciare ad altro. Avevo sempre creduto che Roberto fosse l'uomo della mia vita, sebbene il nostro rapporto assomigliasse in qualche modo al gelato al caramello.

A tratti dolce, avvolgente, a tratti ruvido e pungente.

Alla fine quel gelato si è sciolto come sotto il sole di agosto ed è finito tutto. Forse per me non del tutto, ancora non l'ho capito, nonostante sia stata una decisione presa di comune accordo. È difficile lasciare andare qualcuno per il quale si sono fatte delle scelte importanti, è come se ti sentissi un fallimento vero e proprio.

«Aurora stai benissimo!» La voce squillante di una mia coetanea mi scuote dai pensieri. Erica, nel suo meraviglioso abito a fiori, mi sorride.

«Ti ringrazio», mi stringo nelle spalle con indifferenza spostando la treccia dietro le spalle.

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