[Chifuyu]
Questo mondo è così strano, oserei definirlo, incomprensibile.
In questo mondo, chi non ama, non vedrà mai le vere sfumature del mondo, perché, non vedrà proprio i colori.
Grigio, Grigio chiaro, Grigio scuro, Grigio luna, Grigio notte, e così via. Solo tonalità di grigio, di nero, e di bianco. Nulla di più.
Ma quando incominci ad amare, oppure, quando incontri la tua anima gemella, pian piano, il mondo comincia ad acquistare i colori. Più sei consapevole che l'amore sia vero, prima potrai ammirare il bel colore dei tramonti, il blu del mare, o un semplice alberi di ciliegio in fiore, con tutto quel rosa che lo ricopre.

Non so come, ma dalla seconda superiore, fino alla fine del terzo anno, incominciai a vedere i colori, che dopo la fine della scuola, scomparirono completamente.
Potei vedere il Ross dei ciliegi, il colore dei tramonti, e quello del mare. Ma ci sono colori, che non conosco; come quello degli occhi delle persone.
Non so il perché, ma per un anno e mezzo, i colori vennero a me gradualmente, ciò perché, non ero consapevole di amare, ed effettivamente, io non ero innamorato.
Ma comunque sia, voglio innamorarmi, soltanto per vedere il colore degli occhi della gente.
A dire la verità, sono sempre stato interessato al colore degli occhi, di una singola persona.
<<Mia madre dice che ho gli occhi, dello stesso colore del bronzo!>> esclamò una volta, fiero di se, e da allora, ebbi quella curiosità.
<<Baji-San, non vedo l'ora di vedere il colore dei tuoi occhi!>> ricordo che esclamai, di tutta risposta.
<<Ti prometto, che sarai il primo che li vedrà>> mi aveva detto infine lui.
Ma nonostante la sua promessa, non potei mai vederli, questo perché subito dopo la cerimonia del diploma, Baji-San, fu costretto a trasferirsi, e da allora, perdemmo ogni rapporto.

Il tempo passò, e adesso, ho ben 24 anni.
Mi chiamo Matsuno Chifuyu, e vivo a Tokyo, in una casa abbastanza grande, per una persona.
Lavoro in una pasticceria molto rinomata, e ad oggi, non sono più in grado di vedere i colori.
Mi sono sempre chiesto, grazie a chi, alle superiori, fui in grado di vederli. Vorrei sapere chi sia la mia anima gemella. Anche se ammetto, che mi basta l'amore di Peke J, il mio gatto, che ho dalla seconda media; nonostante sia un po' vecchio, gli voglio più bene, che a qualsiasi altra persona.
Ricordo bene il colore degli occhi di Peke J, di un giallo, così vivo, che farebbero invidia al sole.
Ammetto che odio vedere tutto monocolore, ma non sono così fissato dai colori, da uscirne pazzo, come molta gente fa.
Semplicemente, se dovessi rivederli, spine sarei molto felice.

Dopo aver messo da mangiare a Peke J, e dopo essermi lavato le mani, mi misi il giubbotto, e presi la metro per andare a lavoro.
E dopo i soliti 15 minuti di viaggio, arrivai a destinazione, così scesi, tirsi dritto, girai verso destra, e dopo qualche metro, apparve la pasticceria, così, entrai.
<<Buongiorno a tutti!>> salutai entrando, e togliendomi il giubbotto.
<<Buongiorno Chifuyu-San!>> ricambio il mio saluto Amy, e dopo di lei, anche il capo fece lo stesso.
Nonostante la pasticceria sia molto conosciuta, e abbia molti clienti, a lavorarci, siamo soltanto in cinque: Io, che sto principalmente alla cassa, ma do' pure una mano in cucina; Amy, che fa le pulizie, nonostante la sua giovane età; Yuzu, che fa il secondo turno come cassiera, e infine,il capo, e sua moglie, che sono i pasticceri.

Dopo aver sistemato un po' il locale, alle 7:00 in punto, aprimmo.
Le prime persone iniziarono ad entrare, principalmente uomini e donne sulla mezza età, che devono andare a lavoro.
Ma dopo una ventina di minuti, entrò un ragazzo alto, con dei lunghi capelli, e una faccia stanca.
<<Sono tornato a casa! Zio! Zia!>> incominciò a dire, e così, mi avvicinai a lui.
<<Scusi, sta cercando qualcuno?>> gli chiesi, e lui, mi sorrise.
<<Chifuyu? Si, sei Chifuyu vero!?>> mi chiese, e io, strizzai varie volte gli occhi.
<<Ehm... ci conosciamo?>> gli domandai, e lui, mi diede un colpo sulla spalla.
<<Un anno e mezzo di migliore amicizia buttata!?>> esclamò, e dopo pochi secondi, strabuzzai gli occhi.
<<Baji-San?>> chiesi, e lui annuì vivamente.
<<Ma come, e pensare che prima mi riconoscevi solo dal colore dei capelli>> continuò a dire, con tono vittimista.
<<Non vedo più i colori>> mi limitai a dirgli, e lui, cambiò espressione.
<Ah... no?>> mi chiese per conferma, e io annuii.
<<No>> riconfermai.
<<Be' comunque sia! Io sto cercando lo zio e la zia>> disse cambiando discorso, e io, lo assecondai.
<<Oh Keisuke! Da quanto!>> disse contenta la proprietaria, abbracciandolo, e il capo, dietro di lei. <<Sei fatto grande>> disse, e Baji-San, annuì.
<<Chifuyu-San, ti presento Baji Keisuke, nostro nipote. Avete la stessa età più o meno.>> continuò a dire la padrona, rido,ve così a me, e io, le sorrisi.
<<Lo so, eravamo migliori amici alle superiori>> la informai, e i suoi occhi, per poco non si illuminarono.
<<Ma come! Non lo siamo più?>> protestò Baji-San, e io, inclinai la testa. <<Baji-San, non ci sentiamo da anni>> gli feci notare, e lui non rispose.
Dopodiché, ripresi a lavorare.

<<Bene, allora spero che torneremo ad essere migliori amici>> mi disse dopo qualche ora Baji-San, e io, annuii.
<<Lo spero>> gli risposi semplicemente.








Ciao a tutti!💗
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💕
Scusate eventuali errori di battitura💓

[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮]🌈𝘀𝗵𝗼𝘄 𝗺𝗲 𝘁𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿𝘀🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora