Era una giornata come altre ad Alfea.
Musa e le amiche stavano andando a lezione, il loro quinto anno era appena iniziato.
La fata della musica non immaginava nemmeno che in quella giornata, dopo tanti ripensamenti, Riven le avrebbe fatto la più grande di tutte le sorprese.
Lo specialista proprio in quel momento nel campo d'addestramento di Fonte Rossa stava parlando con gli amici.
«Ragazzi sono pronto a fare il grande passo. Voglio chiedere a Musa di sposarmi» esordì lui cercando di mostrarsi più tranquillo che mai.
Per un attimo le sue parole sorpresero i ragazzi, ma Sky gli si avvicinò dandogli una pacca su le spalle: «Allora dovresti andare a chiederglielo, ma prima dobbiamo organizzare il momento speciale» prese il telefono e chiamò a Bloom attendendo che la ragazza rispondesse: «Pronto, Sky?»
«Ciao Bloom, ascoltami attentamente. Allontanati dalle tue amiche devo dirti una cosa...» la ragazza incuriosita si allontanò dalle ragazze che la guardarono perplessa.
«Cosa c'è di tanto urgente Sky?»
«Riuscite ad organizzare entro un ora qualcosa di romantico nel giardino di Alfea?» quella domanda lasciò perplessa la ragazza per alcuni minuti: «Sì, certo. Perchè?»
«Riven vuole chiedere a Musa di sposarlo» rispose alla fine lo specialista alle domande della sua ragazza.
«Wow... va bene lascia fare a me. Terremmo nascosto tutto a lei, sarà una giornata magnifica» disse Bloom eccitata all'idea di organizzare quella sorpresa per l'amica.
Terminata la chiamata la ragazza corse via e andò a parlare direttamente con la preside Faragonda. Bussò la porta e attese la risposta: «Avanti»
«Preside Faragonda, avrei bisogno di chiederle un permesso speciale per questa giornata» disse Bloom chiudendosi la porta alle spalle.
«Potrei sapere come mai hai bisogno di questo permesso?»
«Vorremmo organizzare una sorpresa per Musa. Riven vuole chiederle di sposarlo e vorremmo usare il giardino di Alfea per rendere tutto perfetto» le parole della ragazza convinsero la preside che disse: «Molto bene. Convocherò Musa per parlarle di alcune cose ed eviterò che possa scoprire cosa state preparando»
«Ci serve solo un ora Preside Faragonda»
«Su, su vai e di a Musa che vorrei parlarle»
Bloom annuì e lasciò la stanza tornando dalle amiche: «Musa la Preside vorrebbe parlarti. Ha chiesto di raggiungerla nel suo ufficio»
«Come mai?» domandò lei perplessa.
«Non lo so, ma sembrava urgente» rispose Bloom.
La ragazza sospirò e andò a parlare con la preside.
Bloom rimasta con le amiche sorrise: «Ragazze dobbiamo organizzare qualcosa di romantico nel giardino e abbiamo solo un ora di tempo»
«Perchè tutta questa fretta?» domandarono loro.
«Perchè Riven arriverà qui tra un ora per chiedere a Musa di sposarlo» aggiunse Bloom.
Stella allora disse: «Cosa stiamo aspettando?»
Poco dopo tutte e quattrofurono in giardino e dopo esser diventate fate riuscirono a preparare tutto quanto per l'arrivo degli specialisti che non tardarono ad arrivare.
«Ehi ragazze!»
«Ciao ragazzi. Vi stavamo aspettando» dissero correndo tra le loro braccia.
«Dov'è Musa?» domandò Riven guardandosi intorno.
«Eccola sta arrivando» disse Tecna indicando il portone della scuola.
«Riven!» esclamò lei raggiungendolo di corsa per poi abbracciarlo e baciarlo.
Lo specialista ricambiò il suo bacio avvolgendole i fianchi con un braccio: «Ciao, Musa»
Stella per rendere le cose migliori con la sua magia cambiò i loro abiti.
«Stella cosa significa?» domandò Musa notando i nuovi abiti che la ragazza gli aveva fatto indossare.
«Musa...» la voce di Riven la fece voltare, ma quando lo vide inginocchiarsi il suo cuore perse alcuni battiti.
«Riven, cosa?»
«Vorresti farmi l'onore di diventare mia moglie?» disse lui mostrandole l'anello che aveva scelto a posta per lei.
Per un attimo solo rimase in silenzio, ma poi un enorme sorriso apparve sul suo volto: «Sì!»
Riven le mise l'anello al dito e poco dopo si ritrovò seduto in terra con Musa che lo abbracciava felice.
Passarono quella giornata a festeggiare l'evento.
Per organizzare il matrimonio c'era ancora molto tempo per ora Riven e Musa volevano solo pensare al presente.