"porca puttana" imprecò sigfrid. Era con la sua navicella proprio in mezzo allo spazio e proprio quando stava per attivare l'iperguida per saltare in un altro sistema per poter raggiungere Machine city, ma proprio durante l'andata un motore si era surriscaldato facendo esplodere uno dei razzi con un'ala. Sigfrid stava tenendo le mani strette sul volante cercando di mantenere la quota. Ormai stava scendendo a grande velocità su un pianeta. "Dai funziona motore, funziona" sbraitò cercando di contenere l'ascesa della navicella. La sua paura non era cadere, era la possibilità che l'atmosfera potesse distruggere l'unico mezzo che aveva. Il pianeta era piccolo, solo qualche migliaio di kilometri quindi poteva sperare che l'atmosfera fosse meno potente. Sigfrid superò l'atmosfera e si schiantò a grande velocità contro una pianura di quel luogo. Si attivó l'hairbag, ma il colpo alla testa lo sentì forte comunicazione. Grugnì e uscì dalla navicella cadendo rovinosamente sul suolo esausto. Tutto un tratto si mise inginocchiato e vomitò. Si mise una mano sulla fronte. "Merda" disse vedendo il sangue sul palmo. Stava sanguinando e se non si cauterizzava la ferita, rimanere lì era l'ultimo dei suoi problemi. Prese il dispositivo geiger e scandagliò il pianeta. Era senza radiazioni e il clima era un po' freddo ma comunque tranquillamente sopportabile. "Cazzo mi sa che vomito di nuovo"brontolò tenendosi la mano nel ventre. Prese dal bagagliaio delle garze e se le legó sulle fronte. Dopodiché guardò l'ala destra, aveva il motore che andava a fuoco ed era totalmente da buttare. Prese un estintore e spense il fuoco. E non solo quello era rotto, la capsula per usare l'iperguida era danneggiato, la bombola della benzina è in avaria e la radio e ogni mezzo di comunicazione è stato distrutto non poteva chiamare Cipher o Arthus.
"Meraviglioso"disse dando un calcio al suolo. Prese dal bagagliaio fucile e se lo lego alla vita, e spada laser dietro alla schiena. Cominciò a vagare per il pianeta con il fucile in mano. "Mhhh magari se trovo un mercante riesco a comprare dei pezzi di ricambio e andarmene da sto buco di culo di pianeta" disse cercando con lo sguardo un mercante. Dopo un ora lo trovò. Si avvicinò a lui e questo lo saluto con tre braccia. "Salva due braccia come ti posso aiutare". Era un Etroano, proveniente da Etran 04. Probabilmente era un mercante sotto il governo di questo sistema. "Emm...salva mi servirebbe: un pieno per un navicella piccola mercantile, un sistema di comunicazione tipo-7, un motore per l'Ala destra, e una cella per l'iperguida" elencò Sigfrid. Era una bella spesa, costava in tutto 100.000 unità e aveva in totale 102.000. Lo avrebbe lasciato al verde. L'alieno mugolò poi attraverso il raggio traente richiamo la navicella e lui gli diede un occhiata. "Con tutto sono 200.000 unità" proclamò. "Quanto?" Urlò Sigfrid. "Per un motore merdoso?". L'alieno alzo le mani indifferente. "Hanno alzato i prezzi, qui ci capitano solamente i pirla che hanno fanno incidenti". Sigfrid si irrigidì. "Prego?". L'Etroano ridacchiò mordendo un erbetta. "Se non hai i soldi fa nulla, tanto quando arriverà sera si raggiungerà quasi lo zero assoluto e morirai come un sorcio infreddolito, ti prenderò le unità, i vestiti, gli organi utili e i pezzi utili della navicella" disse ridacchiando. Sigfrid si finse dispiaciuto. "È un peccato". L'alieno dubbioso incaricò lo sguardo sempre mordicchiando l'erbetta. "Per cos-". Prima che finisse sigfrid gli piantò la sua matita appuntita dritta dritta in una delle sue cavità nasale. L'alieno urlò per il dolore mentre con le meni colpiva Sigfrid. Purtroppo per lui la sua razza aveva tante braccia ma poca forza. Grondava sangue arancione sembrava aranciata. Sigfrid continuò ad accoltellare il naso dell'alieno finché non crollò a terra, a quel punto cominciò a dargli calci fino al distruggergli il cranio. Il cervello era grande quanto una nocciola. "Felice che abbiamo trovato un accordo" esordì felice sporco di liquido arancione mentre si andava a recuperare i pezzi per la sua nave. Tutto un tratto sentì il petto del cadavere lampeggiare, si avvicinò e vide che era un cardiofrequenzimetro. "Oh cazzo avrò compagnia". Dato che era un commerciante del governo se moriva la polizia lo sapeva e sarebbe arrivata a proteggere o a recuperare le merci. Sigfrid cominciò a modificare i pezzi mancanti della sua navicella uno per uno in fretta e furia ma proprio mentre stava per istallare il motore, sentì il rumore di motori poco distante da lui. Senza perdere altro tempo mollò la navicella lì e si nascose nella merce del commerciante. Un'enorme navicella (o meglio abbastanza grande per contenere 5 persone) scese sul suolo e uscirono fuori 5 persone, in divisa da combattimento bianca e spada laser bianca. Raggiunsero il cadavere e lo esaminarono. "È morto sul colpo, ma la navicella dell'assassino è qui, non deve essere lontano". Sigfrid osservò le tute, sono di altissime generazione e reggono bene le spade laser e i fucili, di sicuro sarebbe stato disastroso un attacco frontale. Ma gli venne un idea, prese il telecomando della sua navicella (assomiglia al controller dell'Xbox One) fece uscire i cannoni della sua navicella e cominciò a sparare i suoi laser. Ne colpí due uccidendoli sul colpo prima che gli altri potessero realizzare cosa stesse accadendo. Gli altri tre ricettero dei colpi sui punti più corazzati dell'armatura, ammaccandoli e facendoli volare per terra. Ora erano fuori dalla portata del nemico ma sono vulnerabili. Sigfrid velocemente spense i cannoni, uscì dal suo nascondiglio fece uscire la katana laser e diede il colpo di grazia a due pattuglie che non si erano ancora riprese. L'ultimo era in piedi con la spada laser bianca in pugno. "Fatti sotto terrorista anarchico figlio di puttana" disse esordendo lo ad attaccare. Sigfrid vedendo la frattura nel suo elmo sull'occhio capì dove doveva colpire per vincere. Dalla fondina divise il suo fucile i due pistole e ne prese una. Ora aveva katana e pistola. "Morirai in dodici mosse" disse prima di attaccare. Ci fu scontro con le spade ma purtroppo il soldato era di un altro livello e gli fece cadere la katana laser e pistola dopo appena 10 fendenti. Il soldato lo prese per il colletto pronto a dargli il colpo di grazia. Ma sigfrid gli piantò nell'occhio la matita di prima facendolo barcollare all'indietro e sanguinare abbondantemente, subito dopo riprese la spada laser e gli tagliò la testa. L'aria cominciò a farsi fredda. Rubò tutto quello che la navicella poteva trasportare (anche quello dei poliziotti) riparò la nave e partì più ricco di prima.