ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 4: "𝕄𝕒𝕘𝕟𝕖𝕥𝕖"

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Dopo l'ultimo litigio qualcosa fra me e Draco si ruppe. Eravamo sempre uno alla gola dell'altro, sempre a cercare qualcosa che ci avrebbe rovinato la giornata. Facendo cosí Pansy e le sue amiche non avevano nemmeno tempo per intromettersi almeno. "Y/n!" Me ne stavo tranquilla sulla fontana a leggere il libro di pozioni, alla ricerca di qualcosa che potesse tornarmi utile. I due gemelli Wesley si misero seduti ai miei lati. Andando avanti con il tempo feci amicizia con i due, nonostante la loro fascinazione nello scoprire da cima a fondo Hogwarts con la probabilitá di essere espulsi. Effettivamente ero molto curiosa anch'io, ma per il momento preferivo semplicemente ascoltare le storie dei due. "Che cerchi?" Mi chiese Fred guardando il libro. "Una nuova arma per la guerra?" Chiese l'altro subito dopo. "Sí, avete idee?" Risposi concentrata, girando la pagina. "Dipende da che cerchi. Potresti creare una cacca-bomba, puzzerà per settimane!" Consiglió George ridendo. Feci una faccia nauseata e scossi la testa, ho il ragazzino troppo alle calcagna e sentire la puzza ogni volta non sarebbe stato il massimo. "Potresti invece pensare alla trasfigurazione, magari puoi farlo diventare femmina per un giorno!" Offrí l'altro fratello. "Sarebbe divertente, ma non credo di essere cosí brava da riuscirci." Risi divertita. Mi serviva qualcosa di piú subdolo e semplice, ma ancora non sapevo cosa. "Potremmo rubare un molliccio e lanciarglielo addosso." Continuó l'altro. "Ok, adesso state esagerando. Ricordatevi che essere espulsa non é nelle mie prioritá." Commentai, finalmente staccando gli occhi dal libro. "Parlando del diavolo..." Commentó Fred, facendo cenno di guardare verso un lato del cortile. Draco, Vincent e Gregory si trovavano sotto un albero a spettegolare mentre ci guardavano, chissá che stava architettando. "Certo pure tu ti sei trovata una bella capa tosta con cui combattere." Disse George, dandomi una pacca sulla spalla. "Le cose facili non sono per me. E poi senti chi parla!" Esclamai indignata. "Eccolo..." Mormoró sotto voce l'altro gemello, girandosi dall'altra parte. Vidi il trio avvicinarsi sgignazzando, Vincent mi salutó di nascosto da dietro Malfoy. Mi grattai la nuca imbarazzata, il gigante cercava spesso di attirare la mia attenzione, ma riceveva solo insulti da Draco. "Dinuovo con dei schifosi Grifondoro, Y/l/n? Hai due nuovi fidanzati?" Chiese lui a braccia conserte, con un ghigno stampato in faccia. "Perché ti interessa cosí tanto? Sei geloso?" Chiesi ricambiando lo sguardo, mentre Gregory faceva effetti sonori di baci. I due gemelli se ne stavano zitti a guardare la scena, curiosi di provare sulla loro pelle i piú famosi battibecchi di Hogwarts, quelli miei e di Draco. "Non me ne puó fregar di meno, dopotutto i perdenti stanno sempre con altri perdenti." Ribatté il biondino, facendo un cenno con la testa ai Wesley. "Come vuoi, almeno non gli sto a baciare il culo tutto il tempo come fai tu con Harry." Alla mia risposta il viso di Draco si contorse. "Ti sfido a ridirlo, mezzo-sangue." Mormoró con un tono basso. Con un sorriso di sconfitta abbasai gli occhi e ritornai sulle pozioni. "Era quello che immaginavo." Sussurró compiaciuto il biondino. "Allora, che vuoi?" Chiesi dopo un momento, vedendolo ancora lí a fissarmi. "Mi servi." Ammise senza teatríe. Sia io che i gemelli ci guardammo un secondo stupiti, che vorrebbe mai il Principe dei Serpeverde da... Me? "É un nuovo modo di ficcarmi nei guai? Sappi che non farei mai il tuo lavoro sporco, chiedi a Pansy." Dissi alzandomi e chiudendo il libro sonoramente. "Vieni." Senza dire molto altro Draco mi prese per il polso destro e mi trascinó con se, dicendo agli altri due del suo gruppo di lasciarci soli.

Quando finalmente arrivammo in un punto morto nei corridoi per la casa dei Serpeverde, Draco finalmente mi lasció andare e si giró verso di me. Ancora non ero del tutto sicura se questa era tutta una farsa o meno, ma Malfoy sembrava convincente. "Hai sentito della partita, vero?" Mi chiese lui con uno sguardo indecifrabile. "Sí, quella dove grazie a te e alla tua infallibile lingua biforcuta abbiamo perso?" Chiesi con un sorriso sarcastico. Ero anche presente alla partita, mi piaceva guardarlo allenarsi mentre lanciava occhiatacce di tanto in tanto. Era come vedere il proprio criceto farsi gli affari suoi nella gabbietta. Quindi sí, vidi proprio la partita insieme a tanti altri. Deve averlo ferito particolarmente perdere in quel modo stupido, soprattutto dopo la ramanzina del suo capitano. "Sí, metti anche il dito nella piaga." Commentó lui. "Sempre." Risposi a comando. Draco cacció un sospiro, guardando ovunque tranne che nei miei occhi. "Sei l'unica insopportabile che conosco, oltre a Potter, devi rendergli la vita impossibile." Ordinó finalmente, sembrava stesse chiedendo a qualcuno di sposarlo da come agiva. Non sapevo se essere sorpresa alla sua richiesta d'aiuto o essere sorpresa nel sapere che mi odiasse quasi come Harry, sembrava un sogno irraggiungibile. Con uno sguardo punzecchiante mi misi a braccia conserte, "Malfoy, perché mai dovrei aiutarti?" Chiesi basita. "É ovvio, siamo dei Serpeverde e dovresti aiutare la tua casa! E poi non vuoi toglierti di mezzo Pansy? L'unico modo é dimostrare che sei davvero una Serpeverde." Spiegó lui con un ghigno, era il suo solito cercare di ricattare in questi modi traversi. Peccato che pensasse che fosse cosí semplice con me. "Davvero mi stai ricattando con Pansy?" Chiesi indignata, mi aspettavo di piú. "Sappiamo tutti che ti sta rendendo la vita impossibile." Disse lui con uno sguardo di vittoria. "Senti quà..." Mi avvicinai a lui, guardandolo fisso negli occhi, come di solito faceva lui con me. "Tu ti vai a prendere le tue responsabilitá e Pansy puó anche andarsi a fottere. Non provare a ricattarmi mai piú." Il viso del ragazzo si contorse subito. "Te ne pentirai, mezzo-sangue!" Commentó, prima di andarsene. Improvvisamente piú in avanti vidi una porta aprirsi ed il professor. Piton uscí dall'aula delle pozioni, guardando verso Draco e poi spostando lo sguardo su di me, insospettito. "Spero ci sia stata una buona ragione per tutto il trambusto." Chiese lui. Trambusto? Al massimo il ragazzino si era arruffato tutto. Mi grattai la nuca e provai a guardare l'uomo negli occhi, stranamente non avevo paura. Certo il suo lunatismo ed aperto disprezzo verso gli alunni mi urtava a non finire, per non parlare della sua preferenza ovvia verso Malfoy. Ma questi sono problemi a cui non c'è soluzione. "Le solite paturnie di Draco." Risposi onestamente. Il professore fece un cenno quasi invisibile con la testa in concordanza, anche lui non poteva negare il comportamento del ragazzino. "Allora ritornatene agli affari tuoi." Mi scacció lui, ritornando nell'aula. "Che favola stare in questa casa!" Esclamai tra me e me, il sarcasmo che usciva a cascate da tutti i pori. Tutti quanti erano cosí austeri, non mi sorprendeva che avessimo la peggior reputazione. Vabbè, io non ero di certo un'eccezione.

Dopo quello strano incontro, tutto ritornó come prima. I gemelli Wesley aprirono persino un banco di scommesse per chi avrebbe vinto nei prossimi litigi, tra me e Draco. Per quanto mi sentissi usata, era divertente come idea e ricevetti persino richieste su nuove cose su cui litigare. Ovviamente non ne tenni in mente nemmeno una, ma rimaneva comunque divertente. Il problema era che spesso non c'era mai un vincitore, tra me e Draco c'erano solo insulti liberi, con qualche conversazione semi-decente in mezzo. Era ovvio che non mi avesse piú chiesto nessun minimo favore, e onestamente é meglio cosí. Un altro anno passó quasi indisturbato e questa volta la preparazione al ritorno a casa fu meno difficile in tematica di tempo, ma fu pesante perché la voglia di andarmene era ancora meno dell'anno precedente. Cosa avrei fatto senza le avventure dei gemelli o gli insulti di Malfoy?

"Muoviti, mezzo-sangue!" Stavo tranquillamente camminando verso il treno, quando all'improvviso Draco mi diede una spallata da dietro, sorpassandomi. "Che problema hai, Malfoy!?" Esclamai irritata. Andavano bene le parole, ma urtarmi ad un livello fisico non era proprio nelle mie carte. Improvvisamente ritrovai la mano di Vincent sulla mia spalla, ancora cercava in qualche modo di avvicinarsi, ma era intrappolato in mezzo alla mia furia e quella del suo fantastico amichetto, rendendogli quasi impossibile la missione. "Tutto okay?" Mi chiese prendendo la valigia dalle mie mani. "Buona idea Vincent, gliela possiamo buttare fuori dai finestrini!" Esclamó Draco dall'entrata del treno. "Che idiota, non si rocorda che non c'é abbastanza spazio?" Mormorai tra me e me, facendo ridere il gigante accanto. In qualche modo alla fine si decise in modo naturale che avremmo affrontato il viaggio insieme, ritornando ai posti dello scorso anno. "Quest'anno é stato un inferno." Commentó Gregory, aprendo una ciocco-rana. Dai gemelli sentíi che Ron e Harry si trasformarono nelle vesti dei due giganti davanti a me, Malfoy non sembrava sospettare di nulla. Mi limitai ad annuíre, per quanto finalmente la mia missione aveva portato i propri frutti, in cambio ricevetti il dono dell'insonnia, grazie a quella s- poco di buono di Pansy. E soprattutto dovevo anche spiegare perché avessi i capelli verdi ai miei. Alla fine decisi di tenerli per dispetto, facevano anche pan-dan con la casa Serpeverde e l'uniforme. "Non dirlo a me, mentre voi eravate occupati a non fare niente ho dovuto far vedere io a Potter chi comanda." Rispose il ragazzo, riservando un pezzo di rancore per me. "Bella idea il serpente, peccato che é riuscito a smontarti pure quella." Ammisi, anche se sapevo che Piton c'entrava qualcosa in quella volta nella classe dei duelli. "Non me lo ricordare! Tu che hai fatto nel frattempo, huh? Dovresti solo stare zitta!" Ribatté con la voce stridula. Sembrava un Chihuahua che abbaiava. "Io, caro, ero occupata a romperti le scatole e a sopportare la tua fidanzatina. Un viaggio di piacere, direi." Risposi con sarcasmo, mettendo da parte tutte le volte che i gemelli riuscirono a convincermi ad accompagnarli in alcune avventure. "La mia fidanzatina? Pansy non é la mia fidanzatina!" Esclamó disgustato. "Come fai a sapere che parlo di lei, allora?" Lo stuzzicai. "É... É ovvio! L'unica che hai dovuto sopportare é lei... No?" Rispose tutto affannato. Come al solito diedi il mio 'mhm' di accondiscendenza e mi rilassai sul sedile, lasciando i tre parlare per conto loro. Mentre fissavo il vuoto improvvisamente il sonno finalmente riuscí ad acchiapparmi, quand'era l'ultima volta che dormíi in modo decente?

"Y/n..." Non sapevo per quanto riuscíi ad appisolarmi, finché... "Y/n!" Vincent non mi sveglió. Lui e Gregory erano in piedi con le loro valigie in mano e mi resi conto che ero praticamente a peso morto sulla spalla di Draco. Mi misi subito seduta aspettandomi un sermone, ma invece il ragazzino dormiva in pace. C'era qualcosa di cosí toccante nel vederlo vulnerabile, nel vederlo sereno nel mondo dei sogni. "Draco, devi scendere." Mormorai, toccandogli la spalla. Il biondino si sveglió subito, a mia differenza, e non perse tempo per alzarsi. "Perché non mi avete svegliato prima voi due!?" Inizió subito a rompere ai due giganti. "C-ci abbiamo provato, ma non ti sei svegliato!" Rispose Gregory, prendendo subito anche la valigia di Draco. Tutti e tre si avviarono subito all'uscita, prima che il treno ripartisse. "Alla prossima, mezzo-sangue ."

˜"*°•.˜"*°•𝕋𝕙𝕖 ℙ𝕦𝕣𝕖 𝕒𝕟𝕕 𝕥𝕙𝕖 ℍ𝕚𝕕𝕕𝕖𝕟•°*"˜.•°*"˜ [Draco X Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora