la cena

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ARIANNA POV

Andai in camera e tirai fuori dei vestiti perchè più tardi sarei dovuta uscire con reg. Tirai fuori un top bianco e una gonna corta sempre bianca.

Mi vestii mi truccai. Misi eyeliner mascara e rossetto rosa opaco. Presi una borsetta e andai in sala comune dove c'era reg che mi aspettava. Insieme a lui c'erano anche tutti gli altri.

R:cazzo,vuoi farti scopare ancora prima di uscire?
A:il bello lasciamolo a sta sera.

Dissi facendogli l'occhiolino.

As:ma non ti vergogni ad andare in giro vestita così?
A:no,piuttosto tu non ti vergogni a girare con quella faccia da cazzo che ti ritrovi?

Dissi piegando la testa di lato con sguardo divertito mentre gli altri ridevano. 

As:sei solo una puttana.
A:vedo che quello che ti ho detto qualche giorno fa ti è entrato da una parte e ti è uscito dall'altra. Cara se proprio ci tieni ti faccio sperimentare tutto un'altra volta poi voglio vedere se mi dai ancora della puttana.
As:ma lo sei.

Tirai fuori la bacchetta e con tutta calma mi avvicinai a lei,la presi per la maglia e le tirai un pugno facendola cadere. Quando era stesa per terra le lanciai un crucio. Risi.

A:cucciola fa male?
As:s-si t-tanto.
A:pensa un po',non mi importa.
M:abbassa la bacchetta finirai nei guai.
A:certo che no perchè lei non aprirà bocca vero?

Dissi rivolgendole un sorriso falsissimo.

As:n-non dirò niente ma per favore basta.

Iniziò a uscire sangue dal naso così mi piegai sulle mie ginocchia di fianco a lei e le tirai un'altro pugno dritto sul naso. Le accarezzai il viso ridendo e poi mi alzai.

P:mi preoccupi arianna.
A:e perchè mai cosa c'è che non va sono solo io.
M:tu non vai sei cambiata troppo e in peggio.
A:se io sono così è per colpa tua riddle caro vorrei ricordartelo in caso te lo fossi dimenticato.
M:ce l'ho presente arianna.
A:black per te è meglio riddle.

Uscii con reg e andammo ai tre manici di scopa bevemmo qualcosa e poi tornammo . Andammo in camera e scopammo,come ormai facevamo quasi tutti i giorni.

A:cazzo.

Dissi esausta.

R:già.
A:ora io dovrei andare a prepararmi visto che c'è la cena con lumacorno.
R:mh che vestito metti?
A:non lo so. Uno non troppo scollato forse.

Cercai un po' quando trovai un vestito nero.

Cercai un po' quando trovai un vestito nero

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R:non troppo scollato.

Disse imitando la mia voce.

A:vabbè è l'unico un po' più coperto che ho.
R:vediamo come ti sta poi si vede.

Andai a mettermi il vestito. Mi misi eyeliner mascara e rossetto rosa.

R:mamma mia che figa.
A:lo so.
R:mh sisi ora muoviti che io sono già pronto.
A:va benee.

Uscimmo e ci dirigemmo in sala comune dove trovammo harry e herm che ci aspettavano.

Herm:ma quando sei figa.
A:perchè tu? Hai visto quanto sei bella.
H:gliel'ho detto.
R:ora basta complimenti e andiamo.
A:piccolo nessuno ha fatto i complimenti a te.
R:no nessuno.
A:beh sei stupendo anche tu.

Dissi lasciandogli un bacio sulla guancia. Sorrise e poi andammo da lumacorno.

A:buonasera professore.
L:buonasera signorina vada pure con gli altri.
R:buonasera signore.

Salutarono tutti e quando mi resi conto che lumacorno per altri intendeva pansy blaise draco e riddle mi girai e andammo da un'altra parte lontani da loro.

L:venite sedetevi.

Mi sedetti e di fianco a me ritrovai pansy e riddle la cena si prospetta lunga.

M:pensi che prima o poi la finirai di fare la bambina.
A:io non faccio la bambina. Tratto voi come avete trattato me.
M:non fai altro che cacciarti nei guai come i bambini fanno per attirare l'attenzione.
A:quindi tu pensi che faccio così solo perchè voglio attirare l'attenzione vero. Scusa ma mi fai ridere.
M:e allora perchè lo fai eri una brava ragazza.
A:appunto ero quindi l'unica persona che devi incolpare sei tu. Sono cambiata riddle.
M:vabbè tanto continuerai a dare la colpa a me non è vero.
A:certo perchè è colpa tua.

Continuai a mangiare scambiandomi qualche sguardo con reg. Ci guardavamo e sorridevamo.

M:state insieme?
A:dio la finisci di rompere chiudi la bocca.
M:ti ho fatto una domanda.

Disse mettendo una mano sulla mia coscia.

A:prima cosa leva quella merda dalla mia gamba.
M:rispondimi.
A:no.

Strinse di più la coscia iniziando a salire verso le mutande.

A:se non levi quella mano ti spacco la faccia.
M:spaccamela.
A:l e v a.

Dissi scandendo ogni lettera. Lui non mi ascoltò e iniziò a massaggiarmi.

M:devi fare quello che ti dico. Se ti faccio una domanda tu rispondi.
A:ma visto che sono cazzi miei non ti dirò una parola pervertito.

A quella parola scostò le mutandine e infilò due dita.

A:riddle sposta quella fottuta mano.
M:tanto ti piace.
A:chi lo dice questo.
M:io,e anche il tuo corpo sembra dirlo.

Andò avanti a muoversi velocemente così mi alzai e andai in bagno. Mi appoggiai con le mani al lavandino. Alzai lo sguardo verso lo specchio e vidi che dietro di me c'era riddle.

An intertwined story.                            -MATTHEO RIDDLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora