Ultimo giorno prima della partenza

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<alzati! Pigrona> dice mia madre dal disotto mentre io sto ancora dormendo,e devo andare a scuola perché oggi sarà l'ultimo giorno in cui ci andrò prima dell'erasmus;vado in quarta liceo linguistico, e andrò per due mesi a Londra nella cittadina di Holmes Chapel, (si lo so se ve lo state chiedendo li proprio lì ci abita Harry Styles, si il cantante della famosa band degli one direction ma sinceramente non fa per me, non mi fanno impazzire però devo dire che cantano veramente bene e qualche canzone mi piace e la ascolto). Scusate non mi sono ancora presentata sono Adele Cataldi,ho 17 anni ma ne compio 18, il giorno del 2 maggio, fisicamente non sono tanto alta (1.65), sono giusta di corporatura ne troppo magra ne troppo grassa.
Ho capelli lunghi fino sotto le spalle, color miele, occhi verde scuro.
Mia madre continua a chiamarmi facendomi girare le palle perché io preferirei stare nel mio letto al caldo e continuare a dormire ma purtroppo con molto dispiacere mi alzo e vado verso la cucina dove mia madre mi ha preparato la colazione. Dopo aver mangiato, vado verso camera mia e mi prendo la roba da vestire, intimo pulito e jeans con camicia nera e rossa con una felpa nera sopra è cosi mi infilo sotto il getto d'acqua cald che mi rilassa i muscoli. Dopo essere uscita dalla doccia, mi asciugo i capelli e mi vesto. Poi infine mi trucco leggermente con:fondotinta,mascara e un po' di matita. Esco dal bagno e mi dirigo nel salotto di sotto, mi metto le scarpe(Jeffrey Campbell) e saluto i miei genitori e mio fratello e mi dirigo verso la scuola sempre con le mie cuffie nelle orecchie perché senza la musica non potrei vivere. Appena arrivo nel cortile della scuola noto da lontano il mio gruppetto di migliori amici:Giulia,Francesco,Yuri,Riccardo,Edoardo e Chiara.Corro verso di loro e li saluto tutti abbracciandoli, gli voglio a tutti un mondo di bene perché loro mi stanno sempre accanto nei momenti più bui. Nello stesso momento in cui sto per aprire bocca, suona la campanella e decidiamo di entrare però noi non siamo tutti nella stessa classe,io sono con:Chiara,Yuri e Riccardo mentre gli altri sono in un'altra classe,ma poi ci incontriamo all intervallo.Noi quattro entriamo in classe e ovviamente c'è già la professoressa di italiano. Oggi è un giovedì ed è uno dei giorni che odio di più perché ci sono due ore di italiano, una di arte, una di geometria(materia molto interessante per i miei gusti)poi abbiamo inglese e infine abbiamo spagnolo. Durante le ore di italiano sto davvero attenta perché se la prof ti dovesse interpellare e chiedere qualcosa sull'argomento e tu non sai rispondere perché non sei stato attento ti manderebbe dalla preside e sinceramente non ne avrei tanta voglia. Così passano le ore di italiano e arriva l'ora di arte in cui spiega il romanticismo, ma io non sto attenta per niente,infatti la comodità di essere nelle ultime file è questo, che ti puoi addormentare o non seguire la lezione che nessuno se ne accorge. Così vola anche l'ora di arte. Poi l'ora di geometria. E finalmente ecco l'aspettatissimo intervallo dove c'è leggermente più libertà. Così io e miei amici andiamo  a trovare gli altri che sono nella parte opposta della scuola e ci si mette parecchio a raggiungerla così non appena li abbiamo salutati ci tocca ritornare indietro di corsa perché è già risuonata la campanella. Ora c'è l'ora di inglese, a me piace molto la lingua inglese perché comunque è la lingua dove tutti possono comunicare e poi io vado anche bene quindi sono a posto.Infine arriva l'ora di spagnolo che se non fosse per la professoressa che è una gran rottura di coglioni,sarebbe tutto meraviglioso. Durante quest'ora dovemmo fare un esercizio in classe ma io non riuscivo a comprendere bene una parola così lo chiesi alla prof.<prof, mi potrebbe dire il significato di questa parola che io non la so?>
<certo perché adesso io sono il vocabolario di tutti se lo volevi sapere dovevi stare attenta invece che parlare!> questa è fu la sua risposta ma io non stavo parlando affatto, io l' ho sempre detto che ha le allucinazioni. Così dopo il rimprovero della prof per una cosa che non avevo fatto suonó la campanella che segnó la fine delle lezioni di scuola.
Nel pomeriggio sarei ritornata a scuola con le mie amiche per vedere con chi mi avessero mandato a Londra visto che domani mattina presto sarei partita per l'erasmus.
Intanto me ne ritornavo a casa per riposare un po' e preparare le valigie perché mi sarei portata via l'intero armadio. Nel viaggio di ritorno ovviamente mi misi le cuffie perché loro ci sono sempre a farmi compagnia.

// questa è la mia prima storia, non so se come inizio potrebbe andare//
:)

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