Mi svegliai spaventata, era mattina, il sole splendeva, non c'erano nuvole in quel maledetto cielo, ma non ero in me, sentivo come un vuoto, un vuoto immenso che mi mangiava dentro, come il nero della penna che cade sul foglio e se non stai attento lo divorerà.
Dopo un paio d'ore arrivò papà mi disse che la notte stessa era successo un incidente, ma non mi disse
niente di più e niente di meno, solo questo, due parole per togliermi ogni dubbio, ma nella mia testa si crearono un sacco di domande.
Perché non mi vuole dire cos'è successo ?
Perché mi trovo in una camera che non è la mia camera ?
Perché non mi ricordo nulla ?
E sopratutto perché sono sola con papà, dove sono i miei amici ?
Papà mi guardò, mi sfiorò la guancia e mi disse;
Papà: Tranquilla tesoro tutto si risolverà e tutto ritornerà come prima, le nostre vite saranno migliori, tutto sarà migliore, ogni singola cosa, e nessuno, NESSUNO potrà permettersi di giudicarci, quello che siamo e saremo, ci vorrà solo un po' di tempo tesoro mio.
: Papà non capisco che vuoi dire, papà...
Venni interrotta forzatamente, mi mise un fazzoletto che mi copri bocca e naso, mi addormentai e da quel momento in poi nero.