Quanto è bello il mare, le onde che litigano per arrivare alla riva, anzi è come se facessero l'amore e quando arrivano alla riva esauste si lasciano andare.
Mi girai dal lato opposto del telo da mare e presi un pugno di sabbia, strinsi forte il pugno e lo lanciai dentro l'acqua, sparì, ma in quel momento mi venne in mente un flashback, un ricordo, un ricordo sbagliato, li chiamo così, perché sono sbagliati, non sono mai successi o almeno è quello che mi fanno credere i medici.
***
Vidi una ragazza che faceva il bagno con un ragazzo, sembravano felici ma poco dopo sempre la ragazza cercò di affogarlo, provò a tirarlo fuori, ci provò, ma fù come se lei fosse bloccata, non riuscì e pianse, lui continuò a dimenarsi, provò ad uscire dall'acqua ma non ci riuscì, la ragazza uscì dall'acqua e il ragazzo incominciò a galleggiare, lei corse via...
***
Feci un grande sospiro, i ricordi sbagliati sono sbagliati e devono rimanere sbagliati, tutti i medici che mi hanno visitata mi hanno detto che sono perfettamente in forma, non ho nulla, ma allora come si spiega tutto questo, a scuola mi prendono tutti per pazza, la pazza della città.
Presi lo zaino, il telo da mare e mi diressi verso la fermata del bus.
Mi sedetti sopra la panchina e incominciai a mangiare la mia barretta al cioccolato, avevo sete, ma mi resi conto di aver dimentico la bottiglietta d'acqua a casa, sentivo di morire, quando ad un certo punto un ragazzo mulatto mi si avvicinò.
X: Ehi, senti avresti un accendino stavo accendendo la mia sigaretta ma mi sono accorto di non avere l'accendino.
: Mmm non ho nulla, mi spiace.
X: Scusami che maleducato, piacere Jamal, ma tutti mi chiamano J.
: Ah molto piacere J.
Distolsi lo sguardo non avevo voglia di conversare con un estraneo, magari mi stava parlando solo per poter dire ai suoi stupidi amichetti di aver parlato con la pazza e mettere in giro altre dicerie stupide.
Jamal: beh non mi vuoi dire il tuo bellissimo nome ?
: Senti te lo dico ora e non te lo dico più, non voglio parlare con te solo perché così potrai dire su di me altre cazzate come fanno tutti perciò basta puoi andartene.
Jamal: Oh non pensavo la prendessi così sul personale, ma non ti conosco nemmeno perché dovrei dire certe cose su di te.
: Perché se mi conoscessi le metteresti in giro, dio mio con chi sto parlando.
Jamal: No, scusa non intendevo quello, volevo semplicemente dire che non ho nessuna intenzione con te, perciò se ti sei fatta strane idee non fartele perché non voglio fare o dire niente su di te e su nessun'altro, sono nuovo qua e stavo cercando di fare amicizia, tutto qua.
: Ah scusami pensavo fossi quei soliti...vabbè Nora.
Jamal: Bel nome Nora, non si sente molto dalle mie parti.
: Da dove vieni ?
Jamal: Vengo dal Texas.
: Bel posto e come mai qui a Redwood ?
Jamal: In realtà non lo so, è voluto venire mio padre, credo per lavoro, ma io preferivo rimanere in Texas, insomma lì ho tutto, amici, parenti, non so se mi capisci.
: Sì, ti capisco perfettamente, è brutto lasciare un posto a cui sei affezionato e sopratutto parenti.
Jamal: Già è stato difficile...
Mi girai per vedere se l'autobus stesse arrivando ed eccolo là, finalmente giunto a destinazione.
Jamal si sedette affianco a me e facemmo amicizia, ci scambiammo i numeri di telefono e finalmente realizzai di avere un amico, un amico reale, non le mie stupide fantasie, ma bensì una persona vera.