Io e Mikey ci conosciamo sin da quando siamo piccoli,abbiamo tanti se non tutti gli amici in comune,i nostri posti preferiti sono gli stessi e ci conosciamo meglio di chiunque altro.
Se devo essere sincera,l'inizio di questa amicizia é abbastanza strana..
Non mi ricordo molto visto che ero piccola,ma riesco comunque a raccontarvi come é andata più o meno la prima volta in cui ci siamo incontrati.Si,c'era la neve e faceva terribilmente freddo,avevo perso i miei guantini e le mie mani mi davano l'impressione di essere trafitte da tantissimi aghi. C'era una festa,una grande festa..io ed i miei genitori eravamo andati nella piazza principale che era costernata da bancarelle e decorata da luci. Mi piegai per osservare un cucciolo di gatto mentre loro si erano immischiati nella folla,non riuscivo più a trovarli. Potete immaginare la mia preoccupazione,le mie lacrime calde entravano a contatto con l'aria pungente,mentre le mie urla soffocate dal mio pianto infantile non venivano udite da nessuno.
"Mamma!" "Papà!"
O meglio non vennero udite dai miei genitori,ma in compenso mi si avvicinò un bambino,"perché piangi?",(non capisco ancora il perché di quel mio comportamento inizialmente sgarbato),mi ricordo che lo guardai male. Probabilmente perché pensavo volesse portarmi via il "mio" gattino, "questo gatto é mio",dissi con una leggere avidità nel mio tono.
"Ok..ma perché piangi?" ripeté con un'espressione ferma in viso,non volevo contraddirlo anche perché mi avevano sempre insegnato ad essere gentile con gli altri.
"Ho perso i miei genitori",le lacrime incominciarono a rigarmi nuovamente il viso, "e mi fanno male le mani,ho perso i miei guanti".
Lo vidi sollevato dalle mie risposte,era una persona così matura anche piccolo...mi ricordo che mi sfoggio un sorriso talmente caloroso che l'aria gelida sembrava essere diventata tiepida,prese il gattino e me lo mise in braccio.
Dopo un po' di tempo riuscimmo a ritrovare i miei genitori,che colsi a cercarmi tra la folla,come io stavo facendo minuti prima.
Corsi ad abbracciare i miei genitori, che mi fecero tenere il gattino (credo che me lo permisero per lo spavento che si erano presi)
"Mamma,papà c'è anche un mio amico" mi girai indietro,ma al posto di quel dolce bambino ora c'era un ammasso di persone che facevano la fila per un'offerta speciale.
Se n'era andato...
Chi l'avrebbe mai detto che un bambino incontrato in una terribile nottata invernale,sarebbe diventanto la mia persona?Lo incontrai giorni dopo al parchetto,i miei mi avevano lasciato lì mentre andavano a fare la spesa al supermercato che si affacciava proprio su di esso.
Si ricordò subito di me e passammo ore a giocare,successivamente questi incontri divennero un'abitudine,quasi un dovere.I could never hurt you
(Capitolo 2)
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I could never hurt you
Fanfiction"I know i said that i could never hurt you" MikeyxReader (in corso)