III

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Non c'è vergogna
Nell'amare,
Amarsi,
Esplorando noi stessi
Consapevoli di noi.

Non c'è vergogna
Nello sfiorare le note segrete
Della musica di un corpo
Che ci appartiene.

Non c'è vergogna
Nel sorridere per le carezze
Ad un corpo
Che in notti buie
Senza chiedere
Un mostro ha preso

Dilaniato
Usurpato.

Non c'è vergogna
Nel sanare le ferite
Con la spensieratezza.

E i nostri sospiri saranno
Balsamo per curare il male.

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