Rumori assordanti.
Urla.
Sirene riecheggianti.
Avevo gli occhi ancora assonnati e la gola secca dal sonno, vedevo persone correre ovunque alla ricerca di qualcosa, come se non sapessero il perché si trovassero lì, a quell'ora della notte, in quel caos che accompagnava l'atmosfera frenetica e oppressiva di Roma.
''Bisogna subito portarlo via'' un'infermiera urlava continuamente, con l'intento di farsi sentire da coloro che dovrebbero essere i suoi colleghi ma che sembravano non curarsi di lei.
''Sono stati avvertiti i familiari?'' uno dei poliziotti intervenne.
''Non ha voluto avvertirli, ci ha chiesto di chiamare solo quel ragazzo lì' l'infermiera mi indicò leggermente con il capo, continuando ad urlare senza sosta.
Ero li, bloccato, ancora non cosciente dell'accaduto, finchè non realizzai.
Vidi il mezzo che tanto mi era familiare, scaglionato in mille pezzi per la via principale di Trastevere.
''Ragazzo conosci questa persona?'' il poliziotto venne vicino a me iniziando a farmi diverse domande.
Appena mi avvicinai e capii di chi si trattasse, il sangue mi si gelò, il cuore cessò di battere e le ginocchia mi abbandonarono, facendomi crollare a terra come se tutte le forze che avessi per stare in piedi, si fossero volatilizzate, come se mi avessero dato una spinta cosi forte da scaraventarmi a terra senza che io potessi rendermene conto.
'Si agente' finalmente risposi, scoppiando in lacrime poco dopo.
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ACATALEPSY
RomanceNon mi piacciono le descrizioni, tolgono la sorpresa di scoprire il libro, quindi vi lascio con questa frase che spero vi invogli a leggere ciò che ho scritto. Quando delle volte dare un senso ai sentimenti, non è necessario. BUONA LETTURA