James Douglas Morrison, o semplicemente Jim, com'è sempre stato per i suoi fan che ancora gli portano fiori sulla sua tomba parigina, nasce a Melbourne, in Florida, Usa, l'8 dicembre del 1943. Cantautore, icona del rock, poeta, leader carismatico della band The Doors: probabilmente il gruppo rock americano più importante della storia. Ha incarnato simbolicamente la contestazione giovanile sessantottina deflagrata dall'ateneo di Berkeley e giunta poi in tutta Europa, diventando per tutti una delle icone della rivoluzione di costumi degli anni '60, la quale ha trovato il suo sbocco politico nelle contestazioni pacifiste contro la guerra in Vietnam.
Profeta della libertà, ha pagato con la vita i suoi eccessi, fatalmente contrassegnati dall'abuso di alcole e droghe. Jim Morrison è, con il chitarrista Jimi Hendrix e la cantante Janis Joplin, uno dei tre rocker caduti nella cosiddetta "maledizione della J", caratterizzata dalla morte per tutti e tre i musicisti all'età di 27 anni e in circostanze mai del tutto chiare.
Autoproclamatosi il Re Lucertola, icona sessuale evocante Dioniso, divinità delirante e senza regole, Jim Morrison è stato anche e soprattutto un poeta, con due raccolte di versi di discendenza beat, ancora oggi lette e apprezzate non solo dai suoi fan, ma anche da una certa critica senza paraocchi. A lui e al suo nome si legano brani ormai storici del rock, come "The End", "Break on Through (To the Other Side)", "Light My Fire", "People are strange", "When the music's over", "Waiting for the sun" e "L.A. Woman". Nel 2008 inoltre, il cantante statunitense è stato posizionato al 47° posto tra i 100 migliori cantanti di sempre, stando alla nota rivista Rolling Stone. Un contributo importante al mito di Jim Morrison inoltre, lo ha dato senz'altro il regista Oliver Stone, con il suo film "The Doors", uscito nel 1991 e molto apprezzato dal pubblico. Nella parte del cantante troviamo l'attore Val Kilmer.
Andando alla sua stretta biografia, va detto che il piccolo Jim non è un bambino facile. Risente dei continui spostamenti, causa il lavoro di suo padre, George Stephen Morrison, un influente ammiraglio della Marina degli Stati Uniti d'America il quale, molti anni dopo, si troverà nel Golfo del Tonchino, al momento del famoso incidente che avrebbe offerto agli Usa il pretesto per muovere guerra al Vietnam. Sua madre è Clara Clarke, ed è una casalinga, figlia di un noto avvocato. James cresce insieme alla sorella Anne Robin e al fratello Andrew Lee: un'educazione severa per lui come per i suoi due fratelli, con i quali non legò mai. Tutti e tre cambiano spesso scuola e amicizie, costretti all'instabilità.
Appena tre anni dopo la nascita di Jim, da Pensacola, in Florida, la famiglia Morrison si trasferisce a Clearwater, sul Golfo del Messico. L'anno dopo, nel 1947, sono a Washington prima, ed a Albuquerque poi. Ed è proprio durante uno di questi spostamenti, in automobile, che Jim Morrison vive una delle esperienze che più lo segna nel corso della sua esistenza, fonte di ispirazione per diverse canzoni e, soprattutto, poesie. A detta dello stesso Morrison infatti, nel 1947 lui e la sua famiglia si trovano impelagati in un incidente, mentre percorrono il deserto tra Albuquerque e Santa Fe, nel Nuovo Messico. Qui, il piccolo Jim scopre per la prima volta la morte, scorgendo sulla strada una moltitudine di corpi appartenenti ad un gruppo di lavoratori indiani, della tribù Pueblo, molti dei quali insanguinati. Più in là, lo stesso cantante americano asserirà di aver sentito l'anima di uno shamano morto in quell'incidente entrare dentro di lui e influenzarlo per il resto della sua vita.
Ad ogni modo, la famiglia continua i suoi spostamenti. Arrivano a Los Altos, in California, dove la futura rockstar comincia le scuole elementari. Tre anni più tardi scoppia la Guerra di Corea e il padre deve andare al fronte. Le conseguenze sono un nuovo trasloco, questa volta a Washington, nel 1951. L'anno successivo poi, si stabiliscono a Claremont, vicino a Los Angeles.
Nel 1955 il piccolo Morrison è a San Francisco, nel sobborgo di Alameda, dove prende parte all'ottavo anno di scuola. Due anni dopo, comincia il nono anno, rivelando tutte le sue qualità d studente modello, divoratore di testi filosofici e letterari, tanto da meritarsi alcune menzioni d'onore.
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DIARIO DI UN RAGAZZO RIBELLE
General FictionLa moda passa, lo stile resta, l'idea del ragazzo ribelle ha sempre affascinato e continua ad affascinare tutte le adolescenti e non. un esempio su tutti..James Dean.