DOPO UN PO'
ho appena finito di vestirmi, ho tante domande che vagano nella mia testa a cui non so darmi risposta.
«sono arrivate le pizze!»sento Nicolas mentre apre la porta dell'ingresso, mentre scendo lo vedo seduto ad aspettarmi
«hei»mi dice mentre fa un sorriso
«ciao» gli dico ricambiando quel sorriso, nessuno dei due parla che imbarazzo ma qualcuno in quel momento rompe quel silenzio
«senti Glen io non so cosa pensi di quello che è successo, per-»lo interrompo
«tranquillo possiamo andarci piano, so cosa hai passato con Jonathan non voglio fare lo stesso»gli dico mentre lui mi prende la mano
«grazie»dopo un po' sentiamo qualcuno bussare mi alzo e vado ad aprire
«si può sapere dov'eri finito? la mamma è preoccupata e non parliamo di papà»mi urla
«Glenda stai tranquilla non ho 5 anni e per di più ti ricordo che ho la caviglia slogata, aspetta prendo le mie cose e andiamo»gli dico mentre gli faccio un cenno di entrare
«ciao rossa»gli dice Nicolas appena la vede entrare
«hey nic»ricambia il suo saluto
«possiamo andare, ci vediamo domani»gli dico mentre apro la porta
«a domani»sono soddisfatto di questa giornata, specialmente per un motivo, mentre penso a questo senza accorgermi inizio a sorridere come un ebete.
«a cosa pensi?»mi chiede Glenda
«bhe si da il caso che tuo fratello abbia perso la verginità»gli rispondo
«o mio Dio, mi stai dicendo che tu e Nicolas»
«esattamente. Però non farti strane idee, ci stiamo andando piano»gli dico girandomi verso di lei
«di solito non si scopa subito»ribatte
«sta zitta che siamo arrivati»riprendo parola mentre ci avviciniamo alla porta
«mi raccomando boc-»
«bocca chiusa, lo so sta tranquillo»
dopo questo entriamo, vedo papà sul divano e mamma vicino alla porta dell'entrata con uno sguardo furioso
«ciao»gli dico mentre faccio un sorriso forzato
«ti sembra l'orario per rientrare?»mi dice con un tono parecchio arrabbiato ma anche preoccupato
«Tiff ormai è grande lascialo stare, ci saranno motivi perché non è rientrato prima»sento papà mettersi in mezzo
«ah si? sentiamoli allora»ribatte mamma
«forse avrà conosciuto una ragazza, forse avrà ucciso qualcuno ma non vedendo sangue ne dubito o si sarà semplicemente divertito»gli risponde papà, mentre quei due iniziano a discutere io e Glenda andiamo di sopra
«perché domani non lo fai venire a mangiare qui?»mi chiede mentre si siede sul mio letto
«ma sei impazzita?! chissà cosa penserà papà»gli dico mentre metto la maglia del pigiama
«non ti ho detto di dirgli che è il tuo ragazzo, lo fai venire a pranzare qui facendo finta che siate amici»mi dice mentre fa un sorriso
«prima cosa non è ancora il mio ragazzo, seconda domani gli chiedo ma penso che accetterà visto che starà a casa da solo»gli rispondo mentre lei scende dal letto e si dirige verso la porta
«sai che dovresti dirlo a mamma e anche a papà, io lo scoperto quello che sei e ti accetto perché non c'è niente di male, però lo devono sapere anche loro lo sai che lo dico perché ti voglio bene e non voglio che ti succeda qualcosa»mi dice mentre inizia ad avere gli occhi lucidi
«sta tranquilla ho tutto sotto controllo, per il momento»gli dico per poi alzarmi e andare verso di lei per abbracciarla
«va bene, buonanotte»mi dice per poi staccarsi e va verso camera sua
«notte»riprendo parola per poi chiudere la porta
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who am I?
Fanfictionragazze/i questa storia non segue molto la trama del film perché parlerà un po' di Glen e delle sue piccole "avventure" della sua adolescenza