Amici era giunto al termine.
Quel programma che tanto avevano sognato, l'immagine che avevano creato nella loro mente sul talent che avevano sempre seguito dalla tv delle loro rispettive case non aveva rispecchiato esattamente i canoni di Christian e Mattia.
Per Mattia era stato un susseguirsi di incomprensioni ed ingiustizie, per non parlare della goccia che fece traboccare il vaso. E che goccia. L'infortunio al piede lo obbligò ad interrompere, almeno momentaneamente, il suo sogno. Non poteva scegliere tempismo peggiore.
Per Christian, Amici era stato un susseguirsi di alti e bassi, tante erano state le batoste che aveva ricevuto, per non parlare degli insulti. E davvero non riusciva a comprendere il senso di prendersela con dei ragazzi che erano lì solo per inseguire il proprio sogno.
Inutile stare qui ad elencare tutto ciò che il programma aveva sbagliato nei confronti di entrambi. L'unica cosa da dire è che no, non era stato per niente come quello che prevedevano i loro piani.
Eppure, non avevano previsto neanche il loro incontro. Non avevano previsto che l'uno sarebbe entrato così facilmente nella vita dell'altro. Non avevano neanche considerato di affezionarsi così tanto. Nemmeno per sbaglio. Alla fine, non erano andati lì per rendere possibile il loro sogno?
La danza. Nient'altro. A Mattia bastava la danza, a Christian bastava la danza. E allora perché, perché aveva fatto così male interrompere un percorso che avevano iniziato, senza volerlo, insieme?
Forse perché condividere lo stesso sogno non è mai così scontato. O forse perché spronarsi a vicenda è sempre meglio di spronarsi da soli.
Si erano mancati, tanto, troppo. Ma perché? Perché la mancanza di una sola persona riesce a mutare totalmente il modo in cui affronti una determinata situazione?
Troppe erano le domande senza risposta, ma una risposta definitiva effettivamente non c'era. E ormai forse era inutile pensarci.
Perché Amici era finito e loro non avevano perso tempo per riabbracciarsi. L'avevano fatto, stretti più che mai, con gli occhi serrati per evitare che fuoriuscissero le lacrime e due dei sorrisi più sinceri che avessero mai rivolto a qualcuno.
Christian aveva con sé due valigie, una grande ed una più piccola. La cosa divertente era che quella grande era piena zeppa dei vestiti del biondo, quelli che gli aveva lasciato in casetta. Era giunto il momento di ridarglieli, forse. In realtà aveva già organizzato un discorso nella sua testa per convincere l'altro a lasciargli almeno quella maglietta che tanto gli piaceva, magari anche quei pantaloni così comodi che sicuramente non avrebbe trovato da nessun'altra parte.
Mattia gli aveva detto che poteva restare da lui a Bari anche per tutta l'estate, Christian però non voleva sentirsi un peso. A togliergli quell'assurda idea dalla testa ci aveva pensato Giulia, la madre di Mattia, che non vedeva l'ora, quasi più del figlio, di ospitare Christian e finalmente conoscerlo per bene. Aveva già pensato a cosa cucinargli, gli aveva chiesto i suoi piatti preferiti e, il giorno prima dell'arrivo di Christian in quella casa, aveva acquistato tutti gli ingredienti per quei piatti che sarebbero stati una delizia. Aveva anche deciso di comprare un po' di quel cibo spazzatura che neanche lontanamente, di norma, sognava di mettere nel carrello. Ma non voleva far mancare davvero nulla a Christian e Daniele, che l'aveva accompagnata, non avrebbe mai creduto di poter invidiare la premura che la sua stessa mamma aveva nei confronti di un ragazzo con cui neanche aveva mai parlato dal vivo.
E così era stato, Giulia l'aveva accolto come se avesse sempre fatto parte della sua famiglia e a Christian erano crollate quelle stupide paranoie che era solito farsi. Aveva mangiato ogni cosa che gli aveva cucinato, spesso facendo anche il bis. Mattia guardava quelle buffe scene sorridendo e cercando di nascondere quel lieve imbarazzo che la situazione gli procurava. Perché dai, era una situazione alquanto buffa. Era anche carina, ma questo preferiva tralasciarlo.
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heart's desire || zenzonelli os
FanfictionMattia e Christian mi hanno fatto tornare la voglia di scrivere, quindi ho deciso di creare una raccolta di one shots. Non so che piega prenderà, non so quante saranno, so solo che ho voglia di riportare qui i viaggi che compie la mia mente. Ovviame...