Pennello Lily E Menzogne A Colazione

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Ho detto che sto migliorando, ripeto.
Sto migliorando: tutto risplende, la vita assume colore.
Non lo noti anche tu questo mio cambiamento?
Sto migliorando ma tu non lo toccare il mio corpo che poi senti i nervi irrequieti sotto le mani e ti fanno senso. Mi porto cautamente un mano al petto. Si, cautamente perché gli altri non devono vedere. Le palpitazioni rimbombano nelle mie orecchie e il cuore mi sale in gola; deglutisco. Gioco con le mie dita e spero che nessuno lo senta, il mio cuore. Lo stomaco mi brucia, l'ansia getta fuoco su benzina: rade al suolo e deteriora ogni mio punto di forza. Le ginocchia mi fanno male, sembra si stiano per staccare. Ed io spero, spero che non mi facciano crollare in terra. Che poi mi si sbucciano e devo disinfettare anche quelle di ferite e la fioritura dei Fiori di sangue dovrò attendere. Eppure la fioritura sarà bella, anzi mi correggo, essa sarà incantevole. Mi solleticheranno la pelle e sorriderò seppure penserò: "Dio che fastidio".
A quel punto Cuore e Mente su campo di battaglia discenderanno e scateneranno uno dei peggiori emicrania mai avuti.
Però li lascio là, quei Fiori di sangue.
Farò riposare sulla mia pelle quegli armoniosi grappoli di piccola taglia ed aggraziati d'un profumo tutto loro.
Io i fiori non li so amare, ascoltare o sentire però mi piace immaginare che abbiano un buon odore. Gli ho prestato attenzione e nella loro crescita vi ho visto l'amore incondizionato dato da numerosi colori. Poi gli ho prestato ancora un po' di attenzione e all'apparizione dei baccelli ho dovuto assistere e addio ai miei cari Fiori ho sussurrato. Le ferite son guarite! Son guarite eppure una sola lacrima salata bagna una rosacea cicatrice ed essa si riapre. Mi si offusca la vista.
"Che io ci stia ricadendo?" Mi chiedo. Impossibile.
Mi metto nel letto, son stanco e devo riposare.
I miei muscoli non hanno intenzione di rilassarsi e la mia immaginazione mi sta facendo dannare.
Mi dice:
"Guarda bene, non sei solo."
Si ferma e poi riprende:
"Non chiudere gli occhi, resta vigile."
Le notti insonni mi fanno sentire come un militare in trincea; poche scelte a disposizione e tanti rimorsi ad attanagliare lo stomaco.
Se mi sparassi in testa sarebbe più facile, un colpo e tutto è andato.
Condanno chiunque m'abbia fatto un tale codardo, son sicuro che nel mio essere testardo qualcuno m'ha donato l'arte d'essere un pavido ragazzo troppo composto per aver problemi a cui trovare una risoluzione.
Mi si tappano le orecchie e ad esso segue il silenzio e cazzo, cazzo! Vorrei staccarmi la testa dalle spalle! I timpani sento diventare pesanti ma il ronzio non pare aver intenzione di cessare. Mi accascio al suolo, mi siedo sul pavimento e porto la testa tra le mani.
"Respira" mi dico.
"Inspira" mi ripeto.
E dopo non molto mi ritrovo in apnea.
Mi aggrappo ai polmoni, pregandoli di lasciarmi respirare pienamente ma ad issarmi ne graffio uno dei due e questo per vendetta mi fa tornare a mancare di respiro. Risvegliano Cuore il quale senza nemmeno preoccuparsi di salutare tutti gli altri organi a lui vicini, aumenta la frequenza cardiaca.
Tic tac, tic tac.
Il rumore delle lancette dell'orologio proprio non lo sopporto, lo prendo e lo scaravento per terra.
"Perché non posso respirare!?"
Chiedo all'oggetto inanimato come se risposta potessi aspettarmi.
"Perché ti sento battere nella gola?
Non temi d'essere scoperto?" E lui mi ignora.
Mi ignora e ad un imminente svenimento mi trascina. Mi risiedo al suolo, sfinito come non mai e un Fiore di sangue mi porto alla bocca.

FIORI DI SANGUE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora