18.||𝐵𝑒𝑛𝑗𝑎𝑚𝑖𝑛 𝑒 𝑡/𝑛||

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T/n faticò a prestare attenzione alle varie lezioni quella mattina.
I suoi pensieri erano tutti focalizzati sulla notte che aveva trascorso con Peter e, il fatto che lui fosse seduto di fianco a lei non migliorava la situazione.
Ma fortunatamente la lezione di letteratura era l'unica che t/n avrebbe avuto con Peter, dopo non lo avrebbe visto più.
Inoltre, tra sole due settimane avrebbe avuto il primo esame di biologia e doveva cominciare a studiare per riuscire a prendere il massimo dei voti.
Non aveva intenzione di rimandare nessuna prova, perché sapeva che poi avrebbe dovuto fare tutto insieme.

"T/n." sussurrò Mj, distraendola dai pensieri.
Lei scosse la testa per ritornare alla realtà e poi guardò la sua amica.
Per un attimo si era persino dimenticata di star partecipando ad una lezione.

"Dimmi."

Peter era seduto di fianco a lei, quindi Mj avrebbe dovuto parlare con un tono di voce molto basso.
"Vuoi scendere dal pianeta Peter e ritornare sulla terra? Non hai preso nemmeno un appunto."

T/n spostò lo sguardo sul quaderno aperto sul banco.
Mj aveva ragione. La pagina era completamente bianca, e t/n non aveva nemmeno aperto l'astuccio per prendere una matita.
"Mj, non dire queste cose vicino a lui." sussurrò imbarazzata.

"Anche Peter è perso nel suo mondo, sicuramente non ha sentito nemmeno una parola."

Ma Mj aveva ragione anche in quel momento.
Anche Peter, come t/n, stava pensando a quello che era successo la notte scorsa.
Ma i suoi pensieri erano del tutto negativi.
Aveva la sensazione di aver approfittato di lei, nonostante t/n fosse cosciente, e stava cominciando a pentirsi amaramente di quella situazione.

Quella mattina, non appena t/n entrò in classe, accennò un semplice saluto con la testa.
Non si parlarono per niente e la situazione divenne ancora più imbarazzante non appena t/n si sedette di fianco a lui.
Guardarono il cellulare per quasi tutto il tempo, ma poi arrivarono Mj e Ned a salvare la situazione.
T/n era fortunata ad avere quasi tutte le lezioni insieme ai suoi amici, così avrebbe potuto chiedere gli appunti.

"Mj, giuro che ti tiro un pugno se non la smetti di parlare di quello che è successo questa notte." sussurrò t/n.
La sua amica si fece sfuggire una risatina. T/n non era capace di fare del male nemmeno ad una mosca. Era la persona più buona sulla faccia della terra.

Mj stava per rispondere a quella minaccia con una delle sue solite battute, ma poi la sua attenzione fu catturata da Peter che si alzò bruscamente dalla sedia per uscire dalla classe.
I tre amici si guardarono confusi.
T/n sapeva che questa cosa aveva a che fare con lei, infatti non sapeva se andare a controllare che cosa stesse succedendo al suo amico o se continuare ad "ascoltare" la lezione.
"Ned, tu sai che cosa gli prende?" chiese t/n.

Lui scosse la testa.
"Questa mattina era di buon umore, non so cosa gli sia preso." rispose.

"T/n, forse dovresti andare da lui. Tu sei l'unica a cui lui probabilmente potrebbe raccontare qualcosa."

Lei rimase in silenzio per qualche secondo. Era la cosa giusta da fare? Loro due si erano a malapena guardati quella mattina, e t/n era abbastanza sicura che Peter la avrebbe mandata via se lei si fosse avvicinata a lui.
Ma forse Mj aveva ragione. Forse t/n sarebbe riuscita a parlare con lui.
"Ok." si limitò a dire, per poi tirare un respiro agitato poco prima di alzarsi e di andare via.

T/n non sapeva da dove cominciare a cercarlo.
Probabilmente, la prima cosa più sensata a cui pensare, era il fatto che lui potesse essere andato in bagno per prendere un po' d'aria, o forse era ritornato nel suo dormitorio.

Così t/n cominciò a cercare proprio da lì.
Si recò nel dormitorio maschile pochi secondi dopo, riuscendo a trovare miracolosamente la strada, e poi bussò alla porta.
"Peter!" lo chiamò da fuori.

Ma nessuna risposta.

"Peter, sei lì dentro?" chiese.
T/n avrebbe potuto urlare quanto voleva dato che tutti gli studenti erano a lezione e nessuno di loro stava dormendo. Quindi non avrebbe rischiato di svegliare nessuno.

Ma proprio come pochi secondi fa, lui non rispose.

Così t/n si arrese e andò a cercare in bagno.

T/n camminò per il lungo corridoio mentre spostava lo sguardo sulle varie porte chiuse, dove probabilmente qualche professore stava facendo lezione.

Non appena t/n girò l'angolo, ecco che si ritrovò immediatamente di fronte alla figura di Peter.
T/n deglutì rumorosamente, e indietreggiò di qualche passo fino a ritrovarsi bloccata contro il muro.
Non avrebbe fatto nulla per andare via da quella situazione.

"Ciao." sussurrò lui, sorridendo.

T/n arrossì.
"Ciao." disse anche lei.

Restarono a guardarsi per diversi minuti, senza sapere bene che cosa dire.
Peter stava solo pensando a quanto fosse bella quella mattina, e si era anche dimenticato quello che voleva dire.

"Perché mi guardi così?" chiese lei, timidamente.

"Nulla." rispose lui, senza smettere di sorridere.
"Credo di aver esagerato con i succhiotti." aggiunse.

Con il pollice cominciò ad accarezzare i segni violacei che lui aveva lasciato sul collo della sua ragazza.

T/n arrossì di colpo a quel contatto, sentendo una scarica di brividi lungo tutto il suo corpo.
Desiderava stare di nuovo con lui, forse più di qualsiasi altra cosa al mondo.

"Ragazzi, che ci fate qui?"

Una voce estranea interruppe il loro momento romantico/imbarazzante.
"Potrei farti la stessa domanda, Benjamin." rispose Peter sbuffando infastidito, mentre si allontanò a malavoglia da t/n.

Con questo gesto Benjamin ebbe libera visuale sui segni che aveva t/n al collo.
"E quei succhiotti? Quelli non sono miei." chiese gelosamente.

T/n sbiancò di colpo alle parole di Benjamin, infatti guardò Peter, che capì tutto all'istante.

La cicatrice.

🕸🕸🕸

Salve!

Come va?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e se è così fatemelo sapere. Non ho dato il massimo per questa parte, quindi vi chiedo scusa. :(
Cercherò di farmi perdonare con gli altri capitoli.

Domanda: le ultime due parole vi hanno sorpreso molto, eh? 😏

Ciao ciao! ♥️





𝑊𝑒'𝑙𝑙 𝑚𝑒𝑒𝑡 𝑎𝑔𝑎𝑖𝑛||𝐏𝐄𝐓𝐄𝐑 𝐏𝐀𝐑𝐊𝐄𝐑 𝐗 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora